Al cinema dal 26 settembre, “Vivere” è il nuovo film drammatico firmato da Francesca Archibugi
Francesca Archibugi, David di Donatello per “Verso sera” del 1990 e firma di “Lezioni di volo” e “Il nome del figlio”, torna al cinema con il drammatico “Vivere”.
Nelle sale italiane dal 26 settembre, “Vivere” (presentato nella sezione Fuori Concorso Fiction al Festival di Venezia 2019) vede nei panni dei protagonisti Micaela Ramazzotti, Adriano Giannini e Roisin O'Donovan, impegnati a vivere la frenesia dell’oggi.
“Vivere”: la trama
Ambientato in una periferia di villette a schiera, “Vivere” racconta le vicende della famiglia Attorre: Luca (Adriano Giannini), giornalista freelance e frustrato che fatica a vendere i suoi articoli ai giornali, e Susi (Micaela Ramazzotti), ballerina impegnata a insegnare danza a signore in sovrappeso. E poi Lucilla, una sedicenne tranquilla e piena di fantasia ma affetta da una grave forma d’asma bronchiale.
Sullo sfondo d’una Roma magnifica e incomprensibile, la loro vita scorre tranquilla e senza scossoni fino a quando arriva Mary Ann (Roisin O'Donovan), una studentessa irlandese di storia dell’arte, chiamata dalla famiglia come ragazza alla pari e come babysitter per Lucilla. Nel corso della sua permanenza, lunga un anno, Mary-Ann entrerà nelle dinamiche famigliari, scoprirà amicizie e amori leciti e illeciti, e capirà che il confine tra il bene e il male può essere molto sottile.
“Vivere”: il cast
Protagonisti di “Vivere” sono Micaela Ramazzotti e Adriano Giannini.
Attrice classe 1979, Micaela Ramazzotti fa una prima comparsa a 17 anni in “La via degli angeli” di Pupi Avati, per poi esordire come protagonista in “La prima volta” di Massimo Martella. Il pubblico la nota però per la prima volta nella commedia horror “Zora la vampira”, al fianco di Carlo Verdone, mentre alla 63ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia riceve il premio Wella Cinema Donna come attrice rivelazione per “Non prendere impegni stasera”. Il vero successo arriva tra il 2008 e il 2010 con “Tutta la vita davanti” (sul cui set conosce il futuro marito, Paolo Virzì), “Questione di cuore” di Francesca Archibugi e con “La prima cosa bella” di Paolo Virzì, che le vale il David di Donatello come migliore attrice protagonista.
Attore e doppiatore, Adriano Giannini esordisce in “Alla rivoluzione sulla due cavalli” di Maurizio Sciarra. Alternando ruoli al cinema e in serie tv ai suoi lavori da doppiatore, è nel cast di “Un matrimonio da favola” di Carlo Vanzina, “Una donna per amica” di Giovanni Veronesi e “Baciami ancora” di Gabriele Muccino.
Nel cast anche Massimo Ghini e Marcello Fonte. Il primo è nel film d’esordio di Paolo Virzì, “La bella vita”, e recita in “Senza pelle” di Alessandro D'Alatri, in “La tregua” di Francesco Rosi, in “Un tè con Mussolini” di Franco Zeffirelli e ne “Il pranzo della domenica” di Carlo Vanzina. Marcello Fonte è invece celebre soprattutto per il suo ruolo in “Dogman” di Matteo Garrone per cui vince il Prix d'interprétation masculine al Festival di Cannes, l'European Film Awards per il miglior attore e il Nastro d'argento al migliore attore protagonista, e viene nominato al David di Donatello come miglior attore protagonista.