L'attore, intervistato da Entertainment Weekly, ha fatto una clamorosa rivelazione riguardante "The Boodyguard", uno dei film più celebri della settima arte che lo ha visto protagonista al fianco di Whitney Houston.
La notizia ha subito fatto il giro del mondo lasciando stupiti milioni di spettatori che hanno scoperto la verità dopo oltre due decenni dall’uscita della pellicola.
È il 1992 quando “The Bodyguard” esce nelle sale cinematografiche di tutto il mondo, il successo è esplosivo tanto che la pellicola incassa oltre 400 milioni di dollari al botteghino internazionale diventando uno dei cento film con il maggior incasso all'epoca e il secondo film più visto dell’anno.
Il pubblico si innamora immediatamente della storia che vede protagonisti Kevin Costner e Whitney Houston la cui colonna sonora sbanca le classifiche in ogni angolo del pianeta diventando uno degli album di maggior successo di sempre con circa quarantacinque milioni di copie vendute in tutto il mondo e facendo della cantante una delle più grandi stelle della musica pop al fianco di Michael Jackson e Madonna (qui puoi trovare tutte le foto più belle della Regina del Pop).
La rivelazione di Kevin Costner
Nei giorni scorsi l’attore americano, classe 1955, ha rilasciato a Entertainment Weekly un’intervista che ha subito fatto il giro del mondo. Kevin Costner ha rivelato un importante dettaglio riguardante il celebre film.
Queste le dichiarazioni dell'attore: “In realtà la ragazza nel poster non era Whitney. Lei se ne era andata a casa, quella era la sua controfigura e la sua testa era coperta dietro la mia spalla, scelta appropriata per la scena perché era terrorizzata”.
Kevin Costner ha continuato: “Scelsi immediatamente quella foto perché l’aveva scattata il mio amico Ben Glass, la inviai alla Warner Brothers e dissi di avere il poster. Era così evocativa. Non era una foto straordinaria, non era nulla di particolare. Inizialmente ai produttori non piacque poiché non si vedeva la faccia di Whitney, così mi mandarono cinque versioni dove misero la sua faccia ma dissi che la foto giusta era la prima. Andò così e alla fine quello scatto divenne il poster”.