X-Men: Dark Phoenix, perché il finale è stato rigirato

Cinema

Finale rigirato per “X-Men: Dark Phoenix”, in sala a partire dal 6 giugno 2019. Ecco le ragioni del regista Simon Kinberg

X-Men: Dark Phoenix è l’ultimo capitolo della saga sui mutanti tratta dal mondo Marvel. La pellicola, diretta da Simon Kinberg, pone fine a un lungo ciclo, in seguito al quale potrebbero verificarsi nuovi recasting e (come i fan sperano) la fusione con il gigantesco Marvel Universe sul grande schermo, che ha da poco concluso il proprio piano decennale con “Avengers: Endgame”. In sala dal 6 giugno 2019, Dark Phoenix si basa su una delle saghe più amate dai fan dei fumetti Marvel, incuriositi dal fatto che il finale sia stato rigirato.

X-Men: Dark Phoenix, finale rigirato

Simon Kinberg, regista di “X-Men: Dark Phoenix”, ha operato numerosi cambiamenti alla propria pellicola, prima di poterla definire completa e pronta per la distribuzione. Il raggiungimento del cut finale è stato particolarmente sofferto, in un’epoca in cui i fan hanno un gran potere, come dimostrato dal caso “Sonic”, film rimandato a causa della necessità di ridisegnare il volto del protagonista, molto criticato dal pubblico.

Le modifiche all’ultimo capitolo di X-Men, che porrà probabilmente fine a questa generazione cinematografica di mutanti, sono state svariate. Il regista ha messo in dubbio anche una scena cruciale dell’atto finale, e ora i fan si chiedono cosa nello specifico sia stato lasciato fuori o modificato.

È lo stesso Kinberg a prendere la parola, spiegando esattamente cosa sia successo. Il regista voleva una conclusione particolarmente pregna di significato, che fosse quasi catartica per il pubblico. X-Men: Dark Phoenix rappresenta la chiusura di un ampio cerchio, così si è tentato in tutti i modi di ottenere il giusto impatto emotivo. Il riunirsi del gruppo doveva avvenire in maniera più matura, andando a evidenziare il complesso percorso che ha visto protagonisti i vari personaggi. Rialzarsi dopo una dura sconfitta, dopo aver subito numerose ferite, ci consegna al mondo come persone nuove, dalla corazza più dura. Una conclusione che mostrasse i personaggi quasi identici al passato non era ciò che Kinberg stava cercando. Una volta visto il risultato dunque, il cast è dovuto tornare sul set ancora una volta, girando nuovamente determinate scene.

X-Men: Dark Phoenix, il mistero del finale

La spiegazione di Kinberg ai cambiamenti attuati al film ha di certo senso. Il regista voleva proporre il cut finale migliore possibile, secondo la sua personale visione. Di certo i fan apprezzeranno tale dedizione, anche se risultano confusi dalle dichiarazioni di due dei protagonisti, James McAvoy e Michael Fassbender. I due interpretano Cherles Xavier e Magneto e, interrogati sui cambiamenti occorsi al film, avevano spiegato come la volontà del regista fosse stata dettata da una certa somiglianza con un’altra pellicola.

Nello specifico una sequenza correva il rischio d’essere accostata a un altro film di supereroi, distribuito non molto tempo fa. A sbilanciarsi maggiormente è stato il Professor X, parlando di grandi modifiche, che hanno riguardato quasi la totalità del finale. Nessuno voleva dei parallelismi con quest’altra produzione che, secondo le teorie dei fan sul web, potrebbe essere Captain Marvel.

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