
Il 17 gennaio si festeggiano i 92 anni dalla prima apparizione di Popeye. Dagli esordi sulla serie di fumetti a strisce "The Thimble Theatre" sino ai cartoni animati e film realizzati: tutti gli aneddoti più curiosi sul personaggio ideato da Elzie Crisler Segar. LA FOTOGALLERY

Un occhio guercio, la parlata sgrammaticata e un fisico asciutto, ma con avambracci enormi. Sono questi alcune delle caratteristiche che hanno reso famoso in tutto il mondo il personaggio di Popeye (Braccio di Ferro nella versione italiana). Gli altri elementi distintivi erano l'immancabile pipa e la predilezione per gli spinaci, capaci di donargli una forza sovrumana. Il marinaio dei fumetti compie 92 anni
(Foto: WEBPHOTO)

La sua prima apparizione risale al 17 gennaio 1929. Il suo creatore Elzie Crisler Segar lo inserì come personaggio secondario nella famosa striscia a fumetti "The Thimble Theatre", nata dieci anni prima (Foto: WEBPHOTO)
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"Whiffle Hen", La gallina fischiona africana, è il nome dell'episodio che segna il suo debutto. Protagonisti della striscia erano Castor Oyl e sua sorella Olivia, che da lì in poi diventerà sua fidanzata inseparabile (Foto: WEBPHOTO)

Originariamente assunto da Castor Oyl come traghettatore, Braccio di Ferro conquista rapidamente tutti. Nonostante sia sgrammaticato, scorbutico e rissoso, piace talmente tanto al pubblico da costringere il suo creatore a promuoverlo protagonista della striscia a fumetti, che poi prenderà il suo nome (Foto: WEBPHOTO)

La prima caratterizzazione del personaggio è ben diversa da quella che diverrà famosa con i cortometraggi più recenti. Inizialmente, Popeye viene assunto da Castor Oyl per condurre la nave che lo porterà in Africa. Solo successivamente emergerà la sua indole scorbutica e rissosa, così come la proverbiale forza, che verrà in seguito giustificata con gli spinaci che puntualmente ingurgita (WEBPHOTO)

Tra i personaggi secondari si affermerà presto Poldo, che si autodefinisce il miglior amico di Braccio di Ferro. Perennemente affamato e ghiotto di hamburger, è adulatore e approfittatore, ma riesce comunque a dare le giuste indicazioni al marinaio (Foto: WEBPHOTO)

Come ogni "eroe" che si rispetti, anche Popeye ha il suo "amato" rivale: si chiama Brutus (Bluto o Timoteo nella versione italiana). È il capo di una banda di pirati. La sua affermazione avverrà in realtà molti anni dopo la nascita di Braccio di Ferro. Brutus compare nel fumetto di Segar in una sola storia "L'Ottavo Mare", sarà infatti soltanto l'assistente Bud Sagendorf a trasformarlo in un personaggio fisso molti anni dopo (Foto: WEBPHOTO)

Nei fumetti la trama è lunga e complessa. Oltre alle vicende raccontate nelle strisce quotidiane si affiancheranno anche le tavole domenicali. Segar realizzò una trentina di storie fino alla sua morte, avvenuta nel 1938 quando aveva solo 43 anni (Foto: WEBPHOTO)

A ereditare il compito fu Tom Sims, che disegnò le storie di Popeye dal 1938 al 1954, seguito da Ralph Stein fino al 1959. Per quanto riguarda i testi, invece, Doc Winner si occupò delle strisce quotidiane e Joe Musial delle tavole domenicali (Foto: WEBPHOTO)

In seguito, il compito passò a Bill Zaboly che disegnerà il famoso marinaio fino al 1959. In questi anni, i fumetti perderanno molta della verve originaria per trasformarsi in strisce umoristiche. Sarà l'ex assistente di Segar, Bud Sagendorf, a riportare gran parte dello spirito originario, grazie ad un lavoro durato 30 anni e concluso nel 1986 (Foto: WEBPHOTO)

La fama di Braccio di Ferro è cresciuta negli anni, il suo debutto in Italia risale al 1935 ma la pubblicazione nel nostro paese non è stata organica. Nonostante le traversie, la sua fama sopravvive per decenni. Nel secondo dopoguerra continua a essere pubblicato da vari editori comparendo anche sulla rivista culturale "Il Politecnico" diretta da Elio Vittorini
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Dal 1986 al 1992, Popeye viene disegnato da Bobby London (Foto: WEBPHOTO)

Dal 1948 al 1984, negli Stati Uniti fu pubblicata anche una collana a fumetti rinominata "Popeye the Sailor", composta da 171 numeri con storie inedite (Foto: WEBPHOTO)

Il marinaio ha parlato anche italiano. Negli anni 60 l'editore Bianconi pubblicò delle storie realizzate nel nostro paese, su licenza di King Features Syndicate. L'operazione fu un successo, le storie vennero prodotte e ristampate più volte per almeno cinquant'anni (Foto: WEBPHOTO)

La collana è stata pubblicata dal 1963 al 1994 dall'Editoriale Metro, fondato da Renato Bianconi. Profondamente cambiato, il Braccio di Ferro "italiano" si rivela adatto a un pubblico molto più giovane rispetto a quello immaginato da Segar (Foto: WEBPHOTO)

Il successo dell'edizione italiana fu tale che le sue storie vennero acquistate anche all'estero. Il linguaggio adatto a tutti, i personaggi nuovi o recuperati dalle strisce di Segar furono alcunui degli ingredienti vincenti (Foto: WEBPHOTO)

Non solo fumetti, Popeye ha affascinato anche Cinema e televisione. Non molti anni dopo la sua prima comparsa, venne ideata una serie animata. Nel 1933, infatti, Max e Dave Fleischer, fondatori dei Fleischer Studios, adattarono i personaggi di Thimble Theatre per una serie di cortometraggi cinematografici dal titolo "Popeye the Sailor" per la Paramount Pictures (Foto: WEBPHOTO)

La produzione continuò fino al 1957 e realizzò oltre duecento cartoni animati. Anche Hanna-Barbera Production riprese la creazione di Segar con due serie animate: la prima, "Le nuove avventure di Braccio di Ferro", andò in onda dal 1978 al 1983; la seconda, "Che papà Braccio di Ferro" fu trasmessa nel 1987 (Foto: WEBPHOTO)

Nei cartoni animati ideati da Hanna-Barbera, infatti, Braccio di Ferro diventa papà del piccolo Pisellino (Foto: WEBPHOTO)

Nel 1980 è uscito "Popeye - Braccio di ferro", film co-prodotto dalla Walt Disney Pictures e dalla Paramount diretto da Robert Altman, con protagonista Robin Williams (Foto: WEBPHOTO)
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Nel 2004, in occasione del 75esimo anniversario, Lions Gate Entertainment e King Features Syndicate, hanno prodotto un mediometraggio intitolato "Il viaggio di Natale di Braccio di Ferro" (foto: COL)