In viaggio con Flash nell’universo della cucina italiana, tra i patrimoni immateriali dell’Unesco.
La pizza, la pasta tirata a mano, i plin, il tiramisù. Piatti squisiti pur nella loro semplicità. Perché non sono tanto le ricette o la loro preparazione ad aver permesso alla cucina italiana di conquistare questo importantissimo riconoscimento, bensì il fatto che per noi italiani mangiare è un modo per prendersi cura di se’ e degli altri, in poche parole, di esprimere amore. Quella italiana è infatti la prima cucina al mondo ad essere riconosciuta patrimonio immateriale dell’Unesco nella sua interezza.
La decisione è stata presa all’unanimità dal Comitato intergovernativo dell’UNESCO, riunitosi a New Delhi, in India. Secondo la motivazione, la cucina italiana rappresenta un linguaggio universale capace di esprimere amore, cura di sé e degli altri, e di riscoprire radici culturali profonde. È, al tempo stesso, un ponte che permette alle comunità di condividere la propria storia e di raccontare il mondo che le circonda.
“Abbiamo sempre creduto in questa candidatura", dichiara Stefania Iacobelli, Head of Eataly Branded Products. "L’abbiamo sempre sostenuta attraverso diverse attività di divulgazione e attraverso ciò che facciamo ogni giorno: diffondendo la cultura della cucina italiana non solo attraverso i cibi e i piatti, ma anche avvicinando le persone alla materia prima e al suo territorio.”
Che cosa rende unica la cucina italiana, chiediamo allora a Stefania Iacobelli:
“Sicuramente è la sua enorme varietà, abbiamo un territorio che ci regala una varietà che non ha eguali nel mondo. Inoltre, noi italiani siamo famosi per la capacità di riconoscere la qualità delle materie prime, anche quando provengono dall'estero, e trasformarle in qualcosa di unico. Qualcosa che diventa poi anche un linguaggio di condivisione e di socialità molto importante.”
Carattere distintivo della nostra identità, la cucina italiana è miscela culturale e sociale di tradizioni culinarie e come tale è un modo per riscoprire le proprie radici e per essere, come sottolineato dal presidente del consiglio Giorgia Meloni, un formidabile ambasciatore.