Riservato ai maggiori di 14 anni, il corso di teatro sperimentale partirà il prossimo gennaio. A proporlo è stato proprio Vasco Rossi che, il teatro, lo ha frequentato negli anni del liceo
Partirà il prossimo gennaio il corso di teatro sperimentale che Vasco Rossi ha voluto per Zocca, città della provincia di Modena in cui affonda le sue radici. Riservato ai maggiori di 14 anni, il corso sarà curato dall'attore Andrea Ferrari e avrà sede proprio nel teatro dedicato al Komandante.
Il legame di Vasco Rossi col teatro
Al teatro, Vasco Rossi - che nei giorni scorsi ha annunciato l'album Vasco Live 2025 - The Essentials - deve molto. A confessarlo è stato lui stesso, ricordando gli anni trascorso all'istituto di ragioneria Tanari di Bologna: "Erano i primissimi anni '70, c'era un grande fermento culturale in quegli anni e Bologna, con la sua università, era una città all'avanguardia. Quando Alvarez, un attore di teatro, lanciò i suoi corsi io mi presentai subito, incuriosito. Eravamo in tanti, lui ci fece… diciamo così, un provino: chiese a ognuno di noi di urlare… Non era facile, ma quando arrivò il mio turno urlai istintivamente e con tutta l'energia che avevo in corpo. Naturalmente mi scelse e mi fece entrare nella compagnia, un periodo per me straordinario, che mi ha permesso di ascoltarmi, di capirmi e di capire anche quello che davvero volevo diventare. Oggi mi piace pensare che, così come ha aiutato me, il teatro sperimentale possa essere d'aiuto anche ad altri. L'arte crea impegno, l'arte crea evasione. L'arte crea".
Il commento del sindaco
Federico Ropa, sindaco di Zocca, ha ringraziato Vasco per l'iniziativa. Per averla proposta, per averci creduto. "Per noi questo progetto rappresenta un importante passo avanti per la crescita culturale e artistica della nostra comunità e intitolarlo a Vasco Rossi significa rendere omaggio a un artista che ha saputo parlare a intere generazioni, trasmettendo passione, autenticità e il coraggio di credere nei propri sogni", ha detto il primo cittadino. Il teatro, del resto, aiuta le persone a conoscersi, a migliorare i rapporti interpersonali attraverso la propedeutica del gioco, creando in loro la volontà di esporsi e di uscire dalla realtà virtuale che i social e la rete hanno costruito".