Morgan a processo, rischia nove mesi per gli insulti durante lo sfratto del 2019

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L'ex leader dei Bluvertigo avrebbe apostrofato con epiteti come "mostri" e "becchini" le forze dell'ordine intervenute per eseguire lo sfratto a Monza dopo un pignoramento per debiti. La sentenza è attesa il 17 novembre. Intanto, Morgan si è dichiarato innocente

Lunedì 27 ottobre la Procura di Monza ha chiesto nove mesi di reclusione per oltraggio a pubblico ufficiale a carico di Marco Castoldi, in arte Morgan, che, come riporta il Corriere della Sera, nel 2019 avrebbe rivolto improperi alle forze dell’ordine intervenute per eseguire lo sfratto dal suo appartamento di via Adamello, a Monza, che era stato disposto dopo un pignoramento per debiti. Il musicista, cantautore ed ex leader dei Bluvertigo non aveva infatti pagato gli alimenti alle due ex compagne, Asia Argento e Jessica Mazzoli, per il mantenimento delle figlie Anna Lou e Lara. La sentenza del giudice Valentina Schivo è attesa il 17 novembre. Nel frattempo, Morgan, assistito dall’avvocato Roberto Iannaccone, si è dichiarato innocente.

MORGAN: "ERO IN GRANDE SOFFERENZA PSICOLOGICA"

Nel 2019 Morgan avrebbe apostrofato i membri delle forze dell’ordine che erano presenti sotto la sua ex casa di Monza per eseguire lo sfratto con espressioni come “mostri”, “ignoranti” e ridicoli, e li avrebbe paragonati a “boia” o a “becchini”. Secondo la versione del cantautore, “Io non accettavo in toto la vicenda, per come si era sviluppata. Quel giorno ero in grande sofferenza psicologica; quelle persone non le avevo identificate come poliziotti perché non si erano qualificate come tali, non erano in divisa, e uno di loro mi riprendeva con una telecamera in mano”. Inoltre, “Mi trovavo in uno stato di profonda sofferenza nel lasciare quella che era non solo la mia casa, ma anche il luogo di lavoro, dove avevo lo studio di registrazione e i miei strumenti”. Ancora, il cantautore avrebbe rivolto le sue rimostranze, definite “sarcastiche e teatrali”, non alle forze dell’ordine, per le quali “nutre rispetto”, ma “all’acquirente dell’appartamento”. In particolare, “Mi sono rivolto all’ufficiale giudiziario, che mi diceva che stava solo facendo il suo lavoro, ma in quel momento ho reagito con rabbia e dolore. Le ho detto che era come un “boia”, un “becchino””. Dopo lo sfratto, Morgan avrebbe anche tentato di riacquistare l’appartamento, ma senza successo, perché il proprietario avrebbe chiesto un prezzo troppo alto.

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LE ALTRE CAUSE, DA BUGO AD ANGELICA SCHIATTI

Non è la prima volta che Morgan affronta cause in tribunale. Nel luglio 2024 il Tribunale di Imperia aveva assolto il cantautore nel processo per diffamazione intentato nei suoi confronti da Bugo, che aveva partecipato con lui al Festival di Sanremo nel 2020 con il brano Sincero. Dopo che Morgan aveva modificato il testo della canzone nel corso della loro seconda esibizione all’Ariston, Bugo aveva lasciato il palco e il duo era stato escluso dalla gara. Nel 2020, inoltre, Angelica Schiatti, che aveva avuto una relazione con Morgan e che è l’attuale fidanzata di Calcutta, aveva denunciato il cantautore per stalking. Lo scorso aprile la cantautrice aveva poi deciso di ritirarsi dal programma di giustizia riparativa che era stato concesso dal Tribunale di Lecco. “Lo ha fatto perché non voleva erigere un muro a priori, ora però non ci sono più i margini per proseguire”, aveva spiegato al quotidiano Il Messaggero la sua legale, Maria Nirta. “Si sta usando la giustizia riparativa come strumento per prendere tempo prima di cominciare un processo, come se cinque anni non fossero già abbastanza e come se mi si volesse portare allo sfinimento. In questi lunghissimi anni non è stato fatto niente a mia tutela, l’ennesima delusione di un sistema che ha sempre tutelato più l’imputato della vittima”, aveva fatto sapere la cantante attraverso la sua avvocata. Il mese scorso, il Tribunale di Lecco non ha accolto la questione di legittimità costituzionale sollevata dagli avvocati di Morgan, Leonardo Cammarata e Rossella Gallo, in merito all'articolo del Codice Penale che prevede l'estinzione del reato se l'imputato ripara il danno. Secondo il giudice Martina Beggio, l'offerta di Morgan, fissata in 15 mila euro, sarebbe però inadeguata. La cifra, infatti, non dovrà essere inferiore ai 100 mila euro. I legali del cantante hanno quindi chiesto di discutere del risarcimento nel corso della prossima udienza, prevista il 4 novembre.

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