Caso Morgan e Angelica Schiatti, lui risponde: "Angeli stiano con me, bestie con loro"
SpettacoloMarco Castoldi è a processo con l'accusa di stalking nei confronti della cantautrice con la quale ha avuto una frequentazione in passato. Il caos è scoppiato ieri, quando Selvaggia Lucarelli ha ricostruito la vicenda e ha pubblicato pesanti conversazioni sessiste, intimidatorie e con minacce di revenge porn. Questa notte la reazione di Morgan: “Io non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri". I legali del cantante: "Dette inesattezze, per noi è innocente"
Arriva sui social e nel cuore della notte la reazione di Morgan, al centro delle polemiche per il caso di stalking nei confronti della ex fidanzata Angelica Schiatti, attuale compagna del cantautore Calcutta. A far uscire la vicenda è stata Selvaggia Lucarelli che con un articolo e un post su X ha puntato i riflettori sul cantante, ora a processo con l’accusa di maltrattamenti e stalking. "Oggi piacciono i mostri, se il mostro fossi io vi piacerei", ha scritto in un post pubblicato sui suoi social. "Bestie violenti e misantropi untori e boia stiano da parte di starfuckers e mafiosi, esseri umani e persone dotate di anima stiano con me".
L’appello di Morgan
Nel suo messaggio social, il musicista lancia un appello a tutti coloro che sono con lui e lo appoggiano in questa vicenda. Li invita a non intraprendere “nessuna guerra ai mostri: hanno un dispositivo di autopunizione, quindi non dovremo fare nulla”. E aggiunge: “Io non vi piaccio perché gli angeli non piacciono ai mostri. Gli angeli stiano con me, la poesia, la musica, la gentilezza, la parola, la comprensione, la pazienza, l’impegno, la lealtà, la meraviglia. I mostri con loro, la bramosia, la distruzione, l’odio, la vendetta, la mutilazione, la menzogna, il tradimento, il ricatto”. E conclude: “A voi la scelta”.
leggi anche
Calcutta contro Morgan per molestie alla fidanzata Angelica Schiatti
Legali Morgan: "Nessun maltrattamento o revenge porn"
Nel corso della giornata sono intervenuti anche i legali di Morgan, Rossella Gallo e Leonardo Cammarata. "Nessun altro tipo di reato di revenge porn o maltrattamenti è contestato al signor Castoldi, come si è letto ad esempio sulla stampa e sui social, e tantomeno asserite condotte successive al settembre 2021 - hanno riferito i legali - È evidente che, in un momento in cui non è successo nulla da un punto di vista sia fattuale che processuale, l'obiettivo della recente onda mediatica è oggi il Giudice del processo, 'reo' di avere fissato una udienza per verificare la possibilità prevista dalla legge di trovare un accordo tra le parti rispetto a reati procedibili a querela di parte". Gallo e Cammarata hanno poi aggiunto: "In queste frenetiche ore sono apparse diverse ricostruzioni dei fatti non rispondenti al vero, funzionali unicamente a fornire una immagine totalmente distorta del Castoldi, gravemente offensive della reputazione e immagine personale, artistica e professionale del medesimo, con indebite ripercussioni sulla sua sfera privata oltreché pubblica, lavorativa, delle quali verranno interessate le autorità giudiziarie competenti".
Legali Morgan: "E' innocente"
Gallo e Cammarata hanno riferito che il processo non è ancora iniziato. "È molto grave - hanno detto - che si attacchi la persona del magistrato, sindacandone arbitrariamente l'operato senza avere cognizione né competenza in materia e soprattutto creando una pressione mediatica per condizionarne l'operato, accusandolo di porre in essere la 'vittimizzazione secondaria' della persona offesa". E hanno aggiunto: "Nulla è stato ancora vagliato e tantomeno provato. Appare dunque scorretto presentare oggi verità assolute prima ancora della verifica dibattimentale. Quello che è certo è che i vari magistrati che si sono occupati sino ad oggi della vicenda non hanno mai ritenuto di dovere applicare misure cautelari da codice rosso evidentemente è perché non hanno ravvisato alcun pericolo per la persona offesa, così come altrettanto certa è la presunzione di non colpevolezza, quale principio costituzionalmente garantito". Gli avvocati hanno poi tenuto a specificare che "il procedimento penale è stato instaurato da una querela presentata più di 4 anni fa da Schiatti per presunti reati di stalking e diffamazione - procedimento già noto alla stampa - che aveva già avuto modo di parlarne. Le presunte condotte, sulle quali si potrà pronunciare solo il Giudice, contestate al Castoldi risalgono al 2020 -2021, i tratta dunque di vicende risalenti a 3-4 anni fa". "Per noi Morgan è innocente", hanno concluso.
Cosa è successo
A ricostruire la vicenda è stata Selvaggia Lucarelli che sulle pagine de Il Fatto Quotidiano e sui suoi social ha raccontato come Marco Castoldi, in arte Morgan, avrebbe perseguitato la cantautrice Angelica Schiatti, con la quale aveva avuto una frequentazione, con messaggi intimidatori, insulti al suo nuovo fidanzato (il cantautore Calcutta) e l’ingaggio di due persone per spaventarla. Lucarelli allega anche alcuni screenshot di conversazioni di Morgan con alcuni amici e di alcuni messaggi inviati appunto ad Angelica e Calcutta con lo scopo di minacciarli. Morgan per tutti questi fatti era già stato denunciato e ora è a processo. Processo che però, attualmente, è fermo.
La reazione di Calcutta
Il primo a prendere parola ieri è stato l’attuale compagno della vittima, Calcutta, che ha affidato ai social il suo pensiero. “Odio parlare della mia vita privata anzi odio parlare ma adesso mi tocca. Oggi sono usciti diversi articoli che parlano di quello che ha dovuto subire la mia ragazza in questi 4 anni. Vi assicuro che i fatti atroci riportati sono solo una piccola parte di quelli accaduti e hanno modificato la nostra vita più di quanto si possa immaginare. La cronaca purtroppo parla troppo spesso di vicende simili che finiscono nel peggiore dei modi”. Calcutta nel suo sfogo social ha anche criticato Warner Music Italia per aver “deciso di offrire un contratto a questo persecutore nonostante fosse a conoscenza dei fatti”, tanto che “mi sembra giusto interrompere ogni mio possibile rapporto lavorativo con questa etichetta”, perché “chi si comporta così restando in silenzio ai miei occhi è complice”. La replica della casa discografica è arrivata a stretto giro: "Warner Music Italy, alla luce dei contenuti e dei messaggi emersi e riportati dalla stampa italiana in data odierna ha dato mandato ai propri legali di interrompere il rapporto contrattuale in corso con l’artista Morgan”. Anche la Rai, dal canto suo, ha preso le distanze da Morgan precisando di non avere "nessun contratto in essere" con lui.
Angelica Schiatti: “Mi sono sentita abbandonata dalle istituzioni”
Arrivata poi anche la reazione di Angelica Schiatti, vittima di tutta questa triste e sporca vicenda. “Grazie di cuore per la solidarietà e l'affetto che sto ricevendo da molti di voi. Sono stata in silenzio quattro anni e continuerò a restarci (tanto sono i fatti che parlano per me) sperando che la giustizia possa fare il suo corso in tempi umani. Mi sono sentita e mi sento molto sola e abbandonata dalle istituzioni. Questa mia è la condizione di una donna che trova il coraggio per denunciare in Italia, che cerca di difendersi e di tutelare la propria dignità e che non dovrebbe MAI essere lasciata sola".