Topolino va in tribunale: studio legale fa causa alla Disney per i diritti su Mickey Mouse

Spettacolo

Morgan & Morgan ha citato in giudizio la multinazionale chiedendo il riconoscimento del diritto a utilizzare liberamente il personaggio che, all'età di quasi cento anni, è diventato dal 2024 di dominio pubblico

Dopo quasi un secolo dalla sua prima apparizione, Mickey Mouseil celebre Topolino – è al centro di una nuova battaglia legale. Il motivo? La Disney continua a far valere i propri diritti su quella che considera una proprietà intellettuale fondamentale nonostante il personaggio originale del cortometraggio animato di Steamboat Willie (1928) sia di pubblico dominio dal 2024. Torna di nuovo la disputa attorno a un punto cruciale del diritto d’autore e della proprietà intellettuale: quando un’opera entra nel pubblico dominio, fino a che punto può essere utilizzata da terzi? Sebbene il copyright sul cortometraggio Steamboat Willie sia effettivamente scaduto nel 2024 – dopo una lunga serie di proroghe legislative sostenute proprio dalla Disney – l’azienda mantiene ancora diritti di marchio su Mickey Mouse.

LA VICENDA

Secondo quanto riportato da The Hollywood Reporter, la Disney è stata citata in giudizio dallo studio legale Morgan & Morgan, che ha avviato una causa presso un tribunale federale in Florida dopo che l’azienda si è rifiutata di chiarire se avrebbe intrapreso azioni legali contro una loro campagna pubblicitaria. Lo spot in questione, in bianco e nero e della durata di 37 secondi, mostra un Topolino in stile Steamboat Willie che fa schiantare una barca contro l’auto di Minnie Mouse, la quale poi si rivolge allo studio legale per chiedere giustizia. Lo spot include un disclaimer che precisa come il contenuto non sia in alcun modo affiliato o approvato dalla Disney, ma ciò non ha evitato l’intervento degli avvocati dell’azienda.

La posizione di Disney (E LE ALTRE CAUSE)

Secondo la Disney, il fatto che il copyright sia scaduto non autorizza automaticamente chiunque a sfruttare l’immagine di Topolino in modi che possano suggerire un collegamento con l’azienda. I marchi registrati, infatti, non hanno una scadenza automatica e possono essere rinnovati indefinitamente finché l’uso commerciale continua.

 

La causa di Morgan & Morgan segue un altro caso di recente sviluppo in cui Disney ha fatto causa all’azienda di gioielli Satéur, accusata di vendere prodotti con il Topolino di Steamboat Willie suggerendo un’affiliazione inesistente con Disney. In quel caso, l’azienda ha fatto leva sulla “buona volontà” costruita da Disney nel corso di decenni per proteggere la propria immagine e i propri prodotti.

 

Nella denuncia, Disney sottolinea che “sebbene il copyright sul film sia scaduto, Mickey Mouse continuerà a essere un ambasciatore globale del marchio Disney” e che ogni uso commerciale che possa confondere il pubblico è da considerarsi lesivo del marchio.

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Topolino e l’evoluzione del copyright

La storia di Mickey Mouse è strettamente legata all’evoluzione della legge sul diritto d’autore negli Stati Uniti. Originariamente, la protezione durava 56 anni. Disney ha giocato un ruolo chiave nel promuovere modifiche legislative che hanno esteso i termini prima a 75, poi a 95 anni, impedendo per decenni l’ingresso di Topolino nel pubblico dominio.

 

Tuttavia, nel gennaio 2024, la versione del personaggio presente in Steamboat Willie è finalmente diventata di pubblico dominio scatenando, come ci si poteva aspettare, l’interesse di artisti e aziende. Tra gli usi più controversi c’è quello di Screamboat, un film horror parodico basato su una versione grottesca del Topolino originale.

 

Resta il fatto che Disney – pur non potendo più rivendicare diritti d’autore sulla prima versione animata di Topolino – ha ancora strumenti legali per proteggere la propria immagine attraverso marchi registrati e percezione pubblica mentre la causa avviata da Morgan & Morgan potrebbe diventare un caso pilota per stabilire quanto ampio sia davvero il concetto di “pubblico dominio” nell’era dei grandi marchi globali con Topolino che (per sua sfortuna) resta su un vero e proprio campo di battaglia legale.

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