"L'incanto del cinema", Vittoria Puccini ospite a Stories. VIDEO

Spettacolo

In sala con “Incanto” di Pierpaolo Paganelli, una favola dark per ragazzi interpretata al fianco di Giorgio Panariello, Vittoria Puccini si racconta al vicedirettore di Sky Tg24 Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo 

È Vittoria Puccini la protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, l’attrice si racconta in “Vittoria Puccini – L’incanto del cinema”. Lunedì 7 luglio alle 21:00 su Sky TG24, sabato 12 luglio alle 12:00 su Sky Arte e sempre disponibile On Demand.

 

 

Una carriera sin qui al servizio del cinema e della televisione, con l’ultima importantissima apparizione che è legata all’uscita nelle sale italiane, da giovedì 3 luglio, della pellicola realizzata da Pier Paolo Paganelli: ‘Incanto’. Qui, Vittoria Puccini, ha ricoperto un ruolo inedito per lei e, a proposito di questo e della storia dell’opera, racconta: “ ‘Incanto’ è una favola per grandi e piccoli. Racconta la storia di Margot, una bambina che perde il padre, il quale le lascia in eredità una villa con una clausola: solo al compimento dei 18 anni potrà venderla. Nel frattempo, la villa diventa un orfanotrofio gestito da Felicia, la governante, che interpreto io. Anche se il padre si fidava di lei, Felicia è perfida: è la cattiva della storia. Per me è stata una novità e ho scoperto che fare la cattiva è davvero divertente!”. Nella storia poi è presente un luogo nel luogo molto importante: “Questo è il circo, luogo che accoglie e protegge, ed è presentato come un circo senza animali ma con molti personaggi stravaganti che hanno un senso di empatia verso gli altri. Margot arriverà all’interno di questo circo magico”. Tratto distintivo della protagonista della storia è che le manca la parola, dinamica che a Vittoria Puccini è successa anche nella sua vita reale: “Mi è successo e tra l’altro è uno dei miei incubi più ricorrenti, quello di cercare di parlare con la voce che non esce. È un qualcosa che è legato alla paura di non riuscire a dire la tua e non riuscire a trasmettere quello che provi”.

 

 

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Facendo un passo indietro, la storia di Vittoria Puccini comincia in una casa a Firenze, che tutt’ora esiste e le ricorda in qualche modo ‘Incanto’: “Rappresenta le mie origini, sono lì ed è una casa che ancora esiste e a cui sono ancora chiaramente legatissima. È il luogo dove mi sento di più a mio agio, totalmente accolta e protetta, proprio come accade nel circo di ‘Incanto’ ”. Passando invece a come sia arrivata a diventare attrice, Vittoria Puccini rivela: “Mi ero appena iscritta a Giurisprudenza a Firenze, ma ero a Milano per studiare per il primo esame. Ero ospite da una zia e nel mentre mi ero trovata anche un’agenzia di moda in cui lavorare per guadagnare qualcosa e avere una mia indipendenza. Un giorno l’agenzia di moda mi mandò ad un provino per una parte in un lavoro di Sergio Rubini, per il quale cercava attrici giovani. Ho vinto il provino e son partita per la Puglia in estate. Non sapevo cosa aspettarmi, ma dal primo giorno di set ho capito che quella era la mia strada, mi son sentita a mio agio come non mai”. Da questa spedizione in Puglia ha dunque preso il via la sua carriera da attrice, che l’ha portata ad attraversare diverse tappe e a prendere parte a grandi opere del cinema italiano, come ‘Tutto l’amore che c’è’, primo impegno vero e proprio della sua carriera, ‘Ma quando arrivano le ragazze?’, pellicola in cui ha lavorato con Pupi Avati, ‘Baciami ancora’, dove subentra a Giovanna Mezzogiorno nel ruolo di Giulia, riuscendo a continuare al meglio il lavoro iniziato dalla collega, ‘The Place’, in cui ha lavorato con Paolo Genovese, e ‘Follemente’, dove interpreta una delle emozioni all’interno della testa della protagonista, ovvero quella legata al romanticismo, anche se lei si sente più appartenente “al personaggio della razionalità, anche se aspiro a diventare l’emozione interpretata dalla Fanelli, ovvero quella che include l’eros e l’istinto”. Una menzione a parte la merita poi ’18 regali’, tratto da una storia vera, dove ha avuto la parte di una madre che muore per un tumore, ma lascia alla figlia 18 regali che dovrà aprire di anno in anno sino al compimento della maggiore età. Questa cosa ha segnato Vittoria per dei trascorsi della sua vita personale: “È stato un film decisamente catartico per me. Ho perso mia madre troppo presto e quindi sono passata dal vivere quel lutto e quel dolore da figlia all’interpretare il punto di vista della madre che invece sa che se ne andrà e non potrà vedere sua figlia crescere”. Inoltre, Vittoria ha conosciuto il padre reale della bambina di ’18 regali’, Alessio Vincenzotto, ed “è stato molto emozionante, sia con lui che con sua figlia. Lui è stato molto generoso e ci ha raccontato molto della moglie, mostrandoci lettere che mi colpirono molto perché erano molto pratiche e dirette”.  Successivamente, per la Rai ha preso parte anche alla miniserie ‘L’Oriana’, in cui ha interpretato la giornalista italiana Oriana Fallaci, “personaggio molto complesso e donna molto controversa e coraggiosa, una sorta di ‘Forrest Gump’ all’italiana”. Però, prima di tutto questo, un ruolo che le ha permesso di consacrarsi nel mondo della televisione e di acquisire una certa notorietà, è quello della contessa Elisa Scalzi nella serie ‘Elisa di Rivombrosa’“Quello da una serie così popolare al cinema d’autore è stato un passaggio interessante, dato che ero all’inizio della mia carriera. Per Elisa, a parte la gioia per il successo dati i numeri incredibili della serie se ci ripensiamo oggi, era bello proprio l’affetto con cui il pubblico ha seguito quella vicenda e quei personaggi, al punto che ancora oggi incontro persone che magari mi dicono ‘Ho chiamato mia figlia Elisa’. È una cosa bellissima, vuol dire essere arrivati veramente al cuore della gente. Per tutto questo sono molto grata, inoltre il tutto è stata una grandissima palestra per la me attrice”. Rimanendo sul ruolo di Elisa, in carriera c’è stata una critica che l’ha segnata proprio in merito all’interpretazione di questo personaggio: “Un giornalista, non ricordo chi, sviliva la mia persona dicendo che ero improvvisata per quel ruolo e non davo valore al mestiere. Da un lato era vero che ero improvvisata, perché non venivo da una scuola, ma io prendevo il mio lavoro con molta serietà. La cosa veniva svilita e questa cosa mi dispiaceva”. In chiusura, Vittoria Puccini svela alcuni tratti della sua personalità: “Io nella vita sono molto pratica, non sono molto romantica nei gesti, nelle attenzioni, e nemmeno mi interessano molto, del resto io mi dimentico le date degli anniversari o dei compleanni e sono un disastro da questo punto di vista. Nonostante questo, credo tanto nell’amore e sono anche una che non ha mai rinunciato ad esempio a viversi un’esperienza buttandosi nel vuoto, mi son sempre vissuta tutto. Chiudo dicendo che magari un domani vorrei essere più romantica”.

 

STORIES: “VITTORIA PUCCINI – L’INCANTO DEL CINEMA” LUNEDÌ 7 LUGLIO ALLE 21:00 SU SKY TG24 (CANALI 100 E 500 DI SKY E CANALE 50 DEL DTT), SABATO 12 LUGLIO ALLE 12:00 SU SKY ARTE E DISPONIBILE ON DEMAND E SU SKYTG24.IT

ROME, ITALY - OCTOBER 16: Vittoria Puccini attends the "Berlinguer - The Great Ambition" (Berlinguer - La grande ambizione) red carpet during the 18th Rome Film Festival at Auditorium Parco Della Musica on October 16, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images)

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