Il rapper e produttore discografico continua a professarsi innocente e andrà a processo dal 5 maggio. Respinta la richiesta di escludere dalle prove il video in cui picchiava l'ex Cassie Ventura
Puff Daddy non patteggia. Sean Combs, rapper, produttore e magnate dell’industria musicale accusato di racket e traffico sessuale in un processo federale il cui inizio è fissato per il prossimo 5 maggio, ha rifiutato una proposta di patteggiamento fattagli dalla procura federale e rivelata dalla procuratrice Madison Smyser in un’udienza preliminare tenuta il 25 aprile a New York.
Diddy si pronuncia non colpevole
Nessun dettaglio sui contenuti della proposta di patteggiamento è stato svelato, secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters. Combs si è già dichiarato non colpevole di cinque capi d’accusa rivoltigli nel caso, relativi ai fatti che sarebbero avvenuti durante i Freak Offs, le ormai celebri feste senza regole che il rapper e produttore organizzava per i suoi ospiti.
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Respinta la richiesta di escludere il video con Cassie Ventura dalle prove
Un’altra importante decisione è stata presa nel corso dell’udienza preliminare del 25 aprile, quando il giudice Arun Subramanian ha respinto la richiesta dei legali di Combs di escludere dal materiale probatorio il celebre video risalente al 2016 in cui si vede il rapper picchiare l’ex fidanzata Cassie Ventura. Per quel video Comb si era scusato e ora i suoi legali vorrebbero che venisse escluso dal processo definendolo modificato e non ammissibile come prova.
Prime dichiarazioni spontanee il 12 maggio
Anche Cassie Ventura è attesa al banco dei testimoni. Il 5 maggio il processo si aprirà con la selezione della giuria, una settimana più tardi, il 12, sono previste le dichiarazioni d’apertura. La durata totale del processo dovrebbe variare tra le 8 e le 10 settimane, secondo quanto riportato da Variety.
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