Per continuare la fruizione del contenuto ruota il dispositivo in posizione verticale

Shiva condannato per tentato omicidio, revocati gli arresti domiciliari: obbligo di firma

Spettacolo
©Getty

Lo scorso luglio il Tribunale di Milano aveva condannato il rapper, all’anagrafe Andrea Arrigoni, a 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per tentato omicidio, porto abusivo d’armi e ricettazione

Condividi:

“Freeeeee”. Shiva ha annunciato sui social l’esito del concordato in appello che oggi, martedì 18 marzo, ha stabilito per lui la revoca degli arresti domiciliari e la sostituzione con l’obbligo di firma. Lo scorso luglio il Tribunale di Milano aveva condannato il rapper, all’anagrafe Andrea Arrigoni, a 6 anni, 6 mesi e 20 giorni di reclusione per tentato omicidio, porto abusivo d’armi e ricettazione. La sera dell’11 luglio 2023 due giovani appartenenti alla crew del rivale Rondo da Sosa avevano aggredito Shiva nel cortile dello studio di registrazione del rapper a Settimo Milanese. Lui aveva allora impugnato una pistola, alla vista della quale gli aggressori erano scappati. Il rapper, però, aveva sparato ugualmente ferendoli alle gambe. La dinamica aveva quindi lasciato escludere la legittima difesa. Dopo l’arresto, nel febbraio 2024 Shiva aveva ottenuto gli arresti domiciliari, ma oggi la misura cautelare è stata modificata nell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria due volte alla settimana. Dopo un anno e mezzo di custodia cautelare, e solo quando la sentenza diventerà irrevocabile, il rapper potrà essere libero e sconterà il resto della pena con l’affidamento in prova.

L'AGGRESSIONE

Shiva aveva descritto gli aggressori come “due giganti con i tirapugni mascherati” e sé stesso come una “vittima di rivalità e di invidia” che si è difesa da “una brutale aggressione”. La pm Daniela Bertolucci aveva chiesto per lui una condanna a 7 anni di carcere, che però era stata infine definita in 6 anni, 6 mesi e 20 giorni. Per i giudici la legittima difesa non sussiste, perché il rapper sarebbe parte di un “contesto culturale che si nutre delle aggressioni reciproche”. Avrebbe inoltre assunto un “atteggiamento omertoso”, espressione di una “mentalità improntata alla violenza” anche per mettere in atto forme di “giustizia privata”.

Approfondimento

Il trapper Shiva condannato a sei anni e mezzo per tentato omicidio