Monica Bellucci a Roma per Vogue: “Mi ispiro alle donne forti del cinema italiano”
SpettacoloL'attrice e modella italiana ha incontrato i fan a Roma per “Forces of Fashion”, evento organizzato da Vogue Italia che l'ha scelta come cover star del numero di ottobre. La chiacchierata è l'occasione per celebrare un momento magico. Tra cinema, moda e amore per la vita e per le sue figlie
Monica Bellucci è grata per questo momento della sua vita. Il successo internazionale di Beetlejuice Beetlejuice è arrivato in una stagione importante, quella in cui ha spento sessanta candeline, evento celebrato dai fan e da Vogue Italia con una copertina d'autore a lei dedicata, scattata dal suo nuovo compagno, Tim Burton. Il magazine l'ha chiamata per aprire "Forces of Fashion", una giornata speciale di incontri col pubblico che si svolge a Roma e che, per il secondo anno consecutivo, riunisce nella Capitale personaggi di spicco del fashion system.
Quest'anno c'è un motivo in più per essere a Roma. Negli spazi dell'ex Mattatoio, che ospita l'appuntamento, c'è "Sixty Years of Vogue Italia - Sessant'anni di Futuro", la mostra con le copertine del magazine che nasceva nel 1964, ad ingresso gratuito per tutto il weekend, fino a domenica 27 ottobre. Il racconto di Monica Bellucci parte proprio da Vogue, dalla giornata in cui Tim Burton l'ha fotografata immaginandola, di nuovo, come la protagonista di un fiaba.
Monica, musa di Tim Burton (per Vogue)
“Buon compleanno cara Monica. Con amore, Tim”, si legge sulla copertina di Vogue Italia di ottobre, un numero che celebra anche al suo interno la bellezza di Monica Bellucci, icona del grande schermo e musa eterna di stilisti, fotografi e registi di tutto il mondo. Tim Burton, che è il compagno della star italiana dal 2023, l'ha immortalata ai giardini di Bomarzo, un luogo favoloso, ossessione di molti artisti, con cinquecento anni di storia. "È un posto pieno di segreti, magico e misterioso, proprio come l'universo dei film di Tim", ha detto Monica Bellucci ricordando il giorno in cui ha posato per Vogue. “Io non ho fatto niente, ho solo indossato gli abiti del servizio e mi sono messa al centro di una scena che aveva già predisposto lui, nei minimi particolari”. Le foto l'hanno fatta sempre sognare, fin da piccola, ha detto alla platea di Roma nella chiacchierata che ha fatto con Chiara Barzini, scrittrice e sceneggiatrice. Quando era una ragazzina, comprava libri di fotografia e nutriva la sua anima guardando anche fino a tre film al giorno, ogni pomeriggio. “Tutto ciò che era immagine, statica o in movimento, era per me fonte di ispirazione Lavorare nel mondo dell'immagine era il mio sogno, un sogno che poi si è avverato”. Cosa guardava? Tutto quello che riusciva a recuperare dal piccolo schermo, quindi i classici del cinema italiano pieni di protagoniste da ammirare. Da Giulietta Masina a Anna Magnani e Gina Lollobrigida. "Erano interpreti di donne coraggiose, piene di forza anche quando interpretavano personaggi fragili”. Il cinema francese è arrivato dopo, dice: “Come vedete, sono un prodotto completamente italiano”. Dall'Italia, alla Francia, agli Stati Uniti, fino a Tim Burton, che l'ha voluta per il sequel di Beetlejuice (LA RECENSIONE) dove interpreta Delores, una splendida villain. “È una donna piena di cicatrici, interiori ed esteriori, un personaggio che secondo me è un po' una metafora della vita. Ognuno ha delle cicatrici. Sono le tracce visibili delle proprie ferite ricucite”.
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La vita vera e le figlie: “Non c'è regalo più grande”
I suoi sessant'anni ripercorsi da Vogue anche attraverso la pubblicazione di scatti inediti di Paolo Roversi riscoperti adesso, a distanza di venticinque anni, sono l'occasione per Bellucci di guardare indietro alla sua giovinezza e a quella delle sue due figlie. “Sono stata un'adolescente molto libera. A sedici anni ho iniziato a girare il mondo. I miei genitori, che erano molto giovani, me l'hanno permesso. Ma mi piace la vita vera, la famiglia, i figli, gli amici. Mi piace stare coi piedi per terra. Quando stai coi piedi per terra, poi, si vola meglio”. Ora è Deva, la prima figlia avuta con Vincent Cassel, modella e attrice, a girare il mondo da sola, mentre lei la segue come può, consapevole di essere per lei una mamma italiana. “Siamo troppo attaccate, non so se è un pregio o un difetto. Sono davvero felice di vederla crescere, così piena di vita e di curiosità per il mondo. La seconda è più piccola e la accompagnerò nella scelta di quello che vorrà fare più avanti. Ogni giorno imparo da loro qualcosa. Per me non c'è regalo più grande”. Dal passato al futuro e al presente, dove ci sono ancora il cinema e la moda, legati fin dall'inizio. “Ho iniziato col cinema grazie alla moda ed incontri importanti. Quando girammo uno spot per Dolce & Gabbana, Giuseppe Tornatore che mi disse che se avesse fatto un film che aveva in mente, mi avrebbe richiamata. Così è andata, in effetti. Quando mi ha chiamata per Malèna io stavo facendo un altro film, Under Suspicion, da lì sono cambiate un po' di cose”. Tra ricordi e gratitudine per questo compleanno speciale, festeggiato anche da Domenico Dolce e Stefano Gabbana col libro "Monica", pubblicato da Rizzoli lo scorso 1 ottobre, una raccolta che celebra oltre trent'anni di amicizia e di stile italiano. Cosa c'è nel futuro? Ancora non lo sa, risponde l'attrice, c'è sempre qualcosa da imparare. “Mi piace l'effetto sorpresa”, ha precisato. Del resto lei ama le sfide, anche quelle che le incutono timore. Nelle stagioni in cui ha recitato a teatro non ha smesso di avere paura una sera. Ma è questo il bello, no?