Willem Dafoe è il nuovo direttore artistico della Biennale Teatro

Spettacolo

La nomina per il biennio 2025-2026 è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco

Willem Dafoe è il nuovo Direttore artistico del settore Teatro della Biennale di Venezia per il biennio 2025-2026. La nomina è stata deliberata dal Consiglio di Amministrazione della Biennale presieduto da Pietrangelo Buttafuoco. “È un onore poter annunciare la nomina di Willem Dafoe a Direttore della Biennale Teatro”, ha dichiarato Buttafuoco. “Il teatro è di fatto la casa originale della sua luminosa carriera. Tra i fondatori del leggendario Wooster Group nel 1977, nel perfetto controllo del suo corpo scenico ci sono sempre state la disciplina, la conoscenza, la passione e la profonda consapevolezza del teatro. Non vedo l’ora, come tutti, di poter essere spettatore del Festival che costruirà da Direttore Artistico e - dalla sua cattedra di assoluto maestro - vedere crescere nell’arte, le ragazze e i ragazzi del College di teatro”. Anche Dafoe ha avuto una reazione entusiasta: “Sono stato prima sorpreso e poi felice di ricevere l’invito di Pietrangelo Buttafuoco come Direttore del Festival Internazionale del Teatro della Biennale di Venezia 2025-2026. Sono consapevole di essere noto come attore di cinema ma io sono nato in teatro, il teatro mi ha formato e mi ha scosso. Sono un animale da palcoscenico. Sono un attore. Il teatro mi ha educato all’arte e alla vita. Ho lavorato con il Wooster Group per ventisette anni, ho collaborato con grandi registi da Richard Foreman a Bob Wilson. La direzione del mio programma Teatro sarà tracciata dalla mia formazione personale. Una sorta di esplorazione dell’essenza del corpo”.

UNA STRAORDINARIA CARRIERA

Nato nel 1955 ad Appleton, negli Stati Uniti, Willem Dafoe è un attore dalla vocazione sperimentale e dalle scelte eterodosse. Ha iniziato il suo percorso artistico ai tempi dell'università a Milwaukee dove nel 1975, all'età di 19 anni, è entrato a far parte del Theatre X, una delle prime formazioni di ricerca negli Stati Uniti influenzata dal Living e da Grotowski, con cui è andato in scena in Insulti al pubblico di Peter Handke e in molti esti del regista e direttore artistico John Schneider. Nel 1976 in Europa è invece salito sul palco del leggendario Mickery Theatre di Amsterdam, perno della scena alternativa internazionale, nell'opera Folter Follies del fondatore, attore, regista, drammaturgo, produttore e artista visivo Ritsaert ten Cate. La più importante formazione teatrale è arrivata poi a New York, dove è stato cofondatore, insieme alla regista Elizabeth LeCompte e agli attori Ron Vawter, Kate Valk, Jim Clayburgh, Peyton Smith, di The Wooster Group, con cui ha calcalto le scene per oltre vent’anni dal 1977 al 2003. Ha partecipato a molte produzioni, caratterizzate da un singolare intreccio di linguaggi e di testi – dai classici alla controcultura americana, da Flaubert a Lenny Bruce - che ne hanno fatto il fulcro della scena underground newyorchese degli anni Ottanta e hanno attivato collaborazioni con numerosi artisti come Ken Kobland, Jim Strahs, Richard Foreman, Trisha Brown, John Lurie, Bruce Odland, Steve Buscemi, Jennifer Tipton, Frances McDormand, Hans Peter Kuhn e Amir ElSaffar. Accanto al Wooster Group, Willem Dafoe ha collaborato con registi che con il loro immaginario hanno segnato la scena internazionale. Richard Foreman, drammaturgo, regista e teorico della ricerca, noto anche alle scene europee e fondatore di un teatro “ontologico-isterico”, lo ha chiamato per Miss Universal Happiness (1985) e The Idiot Savant (2009). Robert Wilson lo ha voluto per The Life and Death of Marina Abramovic (2011) e, insieme a Mikhail Baryshnikov, in The Old Woman, opera tratta dai racconti del poeta russo Daniil Kharms (2013). Infine, per Romeo Castellucci, Willem Dafoe è stato interprete de Il velo nero del pastore, dall’enigmatico racconto di Hawthorne (2016). Nel 2016 ha partecipato alla Biennale Teatro nella sezione masterclass con un laboratorio dedicato all’attore.

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I PREMI

Nella sua carriera di attore cinematografico, Willem Dafoe ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali ed è stato candidato a quattro Premi Oscar (l’ultima volta nel 2019 per Van Gogh - Sulla soglia dell'eternità - At Eternity's Gate di Julian Schnabel, per il quale ha vinto nel 2018 la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia), e a quattro Golden Globe (l’ultima volta nel 2024 per Povere creature!, film Leone d’oro alla Mostra di Venezia). Quest’anno sarà nel cast del film di apertura dell’81 esima Mostra in programma dal 28 agosto al 7 settembre, Beetlejuice Beetlejuice di Tim Burton.

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BIENNALE TEATRO

La Biennale Teatro nasce come settore autonomo della Biennale di Venezia nel 1934, dopo Arte ( 1895), Musica (1930), Cinema (1932) ed è stato diretto da importanti personalità del mondo della cultura e dello spettacolo come Renato Simoni, Luca Ronconi, Franco Quadri, Carmelo Bene, Lluís Pasqual. Dal 1998, per Decreto Ministeriale, il settore Teatro è stato programmato annualmente insieme agli altri settori delle arti dal vivo (Musica e Danza). Da allora si sono succeduti alla guida della Biennale Teatro: Giorgio Barberio Corsetti (1998-2002), Peter Sellars (2003), Massimo Castri (2004), Romeo Castellucci (2005), Maurizio Scaparro (2006-2009), Álex Rigola (2010-2016), Antonio Latella (2017-2020), Stefano Ricci e Gianni Forte (2021-2024).

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