Mara Venier dopo l'ultima puntata di Domenica in: "Non rileggerei quel comunicato"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

La conduttrice televisiva fa calare il sipario sulla 15ª edizione dello show da lei condotto, conclusasi domenica 2 giugno. Sarà la padrona di casa anche il prossimo anno, tuttavia considera l’edizione appena terminata come “la peggiore di tutte quelle fatte fin qui”. L’ha detto lei stessa in una recente intervista rilasciata a Il Messaggero. Il motivo è il comunicato letto il giorno dopo la finale di Sanremo, per cui è stata travolta dalle critiche. “Ne ho sofferto tantissimo”, spiega

Ieri, domenica 2 giugno 2024, è calato il sipario sulla quindicesima edizione di Domenica in, il classico contenitore pomeridiano della domenica di Rai 1.
La conduttrice Mara Venier ha concluso l’edizione di quest'anno dello show non senza crucci, tristezza e ripensamenti.
Sarà la padrona di casa anche il prossimo anno, tuttavia considera l’edizione appena terminata come “la peggiore di tutte quelle fatte fin qui”. L’ha detto lei stessa in una recente intervista rilasciata a Il Messaggero.

Il motivo è il comunicato letto il giorno dopo la finale di Sanremo, per cui è stata travolta dalle critiche. “Ne ho sofferto tantissimo”, spiega Mara Venier (che, forse non tutti lo sanno, è lo pseudonimo di Mara Povoleri).

 

“Se è stata una stagione difficile? Difficilissima, la peggiore di tutte quelle fatte fin qui”, queste le parole della conduttrice televisiva e attrice nata a Venezia 73 anni fa.
A rendere molto faticosa e sofferta la conduzione di questa edizione del programma è stato il comunicato letto il giorno dopo la finale del Festival di Sanremo, gesto per cui Venier è stata travolta dalle critiche.

 

“Ne ho sofferto tantissimo”, ha spiegato la conduttrice a Il Messaggero. “Pensi che dopo Sanremo volevo andare a EuroDisney, a Parigi, con mio nipote e mia nuora. Avevo già prenotato tutto e all’ufficio stampa avevo solo chiesto i pass per saltare le file chilometriche, ma prima di partire mi hanno chiamato per dirmi che me li avrebbero dati ma non dovevo pubblicare sul mio profilo Instagram nostre foto scattate nel parco… È la cosa che mi ha ferita di più, infatti alla fine abbiamo rinunciato e siamo andati all’Acquario di Genova, che consiglio a tutti perché è un posto magico. Meglio così”, ha proseguito Mara Venier.

Il comunicato, comunque, oggi “non lo rileggerei. Lo lessi praticamente in diretta, ne ignoravo il contenuto”, ha dichiarato Mara Venier.

Dopo il comunicato vari “presunti amici sono spariti”

Diversi “presunti amici” dopo quel comunicato “sono spariti”, spiega la conduttrice, che aggiunge: li ho “cancellati dalla mia vita”.

Preferisce non fare nomi di coloro che se ne sono andati, e che lei ha cancellato definitivamente, ma invece fa i nomi di chi lei è stato particolarmente vicino in quel difficile periodo, due su tutti: Alberto Matano e Fiorello.

 

“E mi ha sorpreso la solidarietà di Lilli Gruber, Selvaggia Lucarelli, Michele Santoro, Fabio Fazio, Nicola Porro e Walter Veltroni”.
Mara Venier specifica che, su richiesta dell’ad Roberto Sergio (“che è un amico”), condurrà la trasmissione almeno per un altro anno, benché sottolinei comunque: “devo ancora firmare il contratto”.

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Le parole di Ghali sul palco di Sanremo

Sabato 10 febbraio 2024, alla fine dell’esibizione con il brano Casa mia nell’ultima serata della 74ª edizione del Festival di Sanremo, Ghali ha detto: “Stop al genocidio”, invocando il cessate il fuoco e la fine della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza. Quelle parole hanno suscitato l’indignazione del capo dell’Ambasciata israeliana a Roma, Alon Bar, che su X ha scritto: “Ritengo vergognoso che il palco del Festival sia stato sfruttato per diffondere odio e provocazioni in modo superficiale e irresponsabile. Nella strage del 7 ottobre, tra le 1200 vittime, c’erano oltre 360 giovani trucidati e violentati nel corso del Nova Music Festival. Altri 40 di loro, sono stati rapiti e si trovano ancora nelle mani dei terroristi”.

 

Bar ha fatto riferimento agli attentati compiuti da Hamas ai danni della popolazione israeliana, ai quali il governo di Benjamin Netanyahu ha risposto con azioni militari. Operazioni che il Sudafrica ha denunciato alla Corte Internazionale di Giustizia dell’Aja proprio per genocidio.
“Il Festival di Sanremo avrebbe potuto esprimere loro solidarietà. È un peccato che questo non sia accaduto”.

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La replica di Ghali ad Alon Bar

Ghali non è rimasto in silenzio. Domenica 11 febbraio, in occasione dello speciale di Domenica In con tutti i cantanti in gara al Teatro Ariston, il cantante ha replicato con le seguenti parole: “Mi dispiace che abbia risposto in questo modo, c’erano tante cose da dire. Ma per cos’altro avrei dovuto usare questo palco? Sono un musicista ancor prima di essere su questo palco, ho sempre parlato di questo da quando sono bambino. Sono nato grazie a internet, è da quando ho fatto le mie prime canzoni a 13-14 anni che parlo di quello che sta succedendo, non è dal 7 ottobre, questa cosa va avanti già da un po’. Il fatto che l’ambasciatore parli così non va bene. Continua la politica del terrore, la gente ha sempre più paura di dire stop alla guerra e stop al genocidio. Stiamo vivendo un momento in cui le persone sentono che vanno a perdere qualcosa se dicono ‘viva la pace’, ed è assurdo. Non deve succedere questo. Ci sono dei bambini di mezzo. Io da bambino sognavo e ieri sono arrivato quarto a Sanremo. Quei bambini stanno morendo, chissà quante star, quanti dottori, quanti geni ci sono. Perché?”.

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Venier al centro di una tempesta dopo il comunicato

La conduttrice Mara Venier, colta alla sprovvista, prima ha detto di essere in generale a favore della pace e poi, in chiusura di trasmissione, ha letto il comunicato stampa dell’amministratore delegato della RAI, Roberto Sergio, a sostegno di Israele e privo di accenni alla crisi umanitaria dei rifugiati nella Striscia di Gaza.

 

“Ogni giorno i nostri telegiornali e i nostri programmi raccontano, e continueranno a farlo, la tragedia degli ostaggi nelle mani di Hamas oltre a ricordare la strage dei bambini, donne e uomini del 7 ottobre. La mia solidarietà al popolo di Israele e alla Comunità Ebraica è sentita e convinta”.
Alla fine della lettura del comunicato, Venier ha condiviso le parole di Roberto Sergio. Quella presa di posizione l’ha immessa nel centro di una tempesta mediatica. La conduttrice TV è stata accusata di servilismo, di mancanza di coraggio per non aver rifiutato di leggere il comunicato e di aver espresso un’opinione che non rispecchia le idee della totalità degli italiani. Mara Venier ha chiuso la sezione dei commenti dei propri profili social.

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"Ogni anno dico che è l’ultimo ma non riesco"

“È più forte di me, ogni anno dico che è l’ultimo ma non riesco a mollare”, confessa Mara Venier. “Stavolta pensavo davvero fosse l’ultimo perché voglio godermi di più mio marito, la mia famiglia, la mia casa di Santo Domingo”.

Afferma che, come suoi successori, vedrebbe bene prima Alberto Matano (“sarebbe perfetto”) e poi Stefano De Martino (“anche lui è in gamba”).

 

Alla domanda su come si trovi a lavorare in Rai, la conduttrice risponde: “Mi sembra come le altre, c’è la politica, al solito, ma io lavoro sempre liberamente. Mai avuto un’imposizione in trent’anni di carriera”.

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