Moda, la sfilata di Balenciaga Spring 2025. A Shanghai l'inquietudine che riflette l'oggi
Spettacolo Immagine tratta da YouTube, canale ufficiale di BalenciagaL'ultima collezione di Demna Gvasalia, che va in scena tra i grattacieli della frenetica metropoli cinese, è un racconto cupo che ben descrive lo stato d'animo che accompagna la percezione di ciò che accade nel mondo. Tra le creazioni, in parte svelate con anticipo su Instagram, i capi e gli accessori della collaborazione con Under Armour, già disponibile per il pubblico
In maniera autonoma rispetto al calendario delle sfilate, Balenciaga ha presentato la collezione Spring 2025 a Shanghai, un contesto ben diverso da Parigi (dove sfila abitualmente), che fa seguito alla scelta di Los Angeles come location per la sfilata della Pre-Fall 2024 dello scorso dicembre.
Il viaggio da un capo all'altro del mondo non altera le intenzioni creative dello stilista Demna Gvasalia. Il georgiano resta fermo nelle sue posizioni: il mondo sta correndo a gran velocità verso il precipizio. La moda e il lusso sono un'illusione entro cui non è possibile trovare conforto.
Una primavera da incubo che riflette la rovina del mondo
Nonostante i numeri di Balenciaga siano leggermente sotto la media di quelli degli ultimi anni, Demna Gvasalia non ci sta a farsi suggerire dal mercato (o dagli addetti ai lavori) la direzione che dovrebbe prendere il brand che guida da quasi dieci anni.
La Spring 2025 ribadisce con forza i messaggi che il talento georgiano sta mandando in passerella da anni. E se è un caso che la sfilata si svolga sotto un cielo livido e una pioggia battente, coi look che sfilano sul tetto del Museum of Art Pudong di Shanghai in un corridoio di pubblico al riparo sotto grossi ombrelli neri (uno scenario molto teatrale), la scelta della metropoli cinese e il suo skyline tutto luci al neon e grattacieli, suggerisce la prima chiave di lettura di una collezione visivamente impattante e provocatoria.
È una primavera atipica quella di Balenciaga che mette il nero al posto dei colori della bella stagione.
In passerella sfilano figure da incubo, silhouette allungate che calzano boots con platform XXL (li avevamo visiti sui social in anteprima, stringati con una maxi suola di gomma con un buco al centro che ne rivela la profondità) e giacche dove tutto, dalle spalle alle maniche, sembra fuori misura.
Il consumismo, la bestia nera dello stilista che abita il paradosso di lavorare per una delle case di moda più lussuose del settore, è ancora una volta preso di mira attraverso una serie di creazioni nate dal pastiche. Una camicia e un trench diventano una borsa, quella che sembra una scatola di scarpe in realtà è una pochette, una custodia per abiti diventa un dress da tappeto rosso. Tutto è sdrucito, volutamente consumato, rovinato, anche le tracolle di borse che hanno costi che non tutti possono sostenere. La rovina è il tratto caratteristico di un mondo post-apocalittico nel quale, probabilmente, stiamo già vivendo.
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La collaborazione con Under Armour (già disponibile)
Gvasalia non è interessato a fare della moda e della Couture la cassa di risonanza di una bellezza convenzionale, per questo le sue creazioni da sera, quelle sfavillanti e lavorate, coi corsetti, le applicazioni gioiello e le gonne ampie, stridono all'interno di una presentazione che non ha volutamente niente di idilliaco.
L'estetica e le ispirazioni della Spring 2025 sono le stesse che hanno animato le precedenti collezioni di Balenciaga: un guardaroba atipico e stravolto nelle proporzioni influenzato pesantemente dall'athleisurewear.
Rientra in quest'ultima ispirazione la collaborazione annunciata della casa di moda col brand di abbigliamento sportivo Under Armour, già in parte disponibile all'acquisto fin dalla fine della sfilata, un primo drop di capi e accessori che mirano a ripetere il successo commerciale della collaborazione tra Balenciaga e adidas.
Lo stile dei singoli pezzi buoni per l'allenamento e per il tempo libero, è riconoscibilissimo: essenziale, scuro, coi loghi in bella vista, bizzarro (vedi il look col borsone sportivo, letteralmente da indossare). Il pubblico globale, con quello di cinese in testa, grande acquirente dei beni di moda di lusso, è già pronto a mandare tutto sold-out.