Doja Cat scandalizza New York coi suoi look nudi. È la nuova Bianca Censori?

Spettacolo

Vittoria Romagnuolo

Getty Images - Getty Images - Getty Images - Ipa/Fotogramma

La rapper sta portando avanti un percorso di moda insieme allo stilista di Vetements che, dalle strade della Grande Mela, è giunto fino alle scale del Metropolitan Museum of Art. Lo stile "naked" e le uscite a due ricordano quelle ormai celebri di un'altra coppia di star: Bianca Censori e Kanye West

Se è vero che una metropoli come New York ha visto di tutto, la nudità, specie quella di una celeb, continua ad attirare l'attenzione.
A fare notizia, da qualche tempo, è Doja Cat che sembra aver intrapreso una nuova estetica, quella naked.
La rapper e produttrice discografica è al centro delle cronache per le sue uscite pubbliche in cui appare sempre meno vestita. Pronta a rivelare sempre più del proprio corpo, per alcuni sta solo provando a far parlare di sé. I più, invece, ritengono che si tratti di una strategia di marketing messa in piedi con Guram Gvasalia, il direttore creativo del brand Vetements (che secondo alcuni potrebbe anche essere il suo nuovo interesse amoroso), che si fa vedere sempre di più in giro con lei scortandola quasi fosse la sua musa, un schema che abbiamo già visto adottare molte volte e anche in tempi recenti – da un'altra coppia dello star system: Kanye West e Bianca Censori.

Il nudo va di moda? Da Julia Fox a Doja Cat

La nudità va così di moda? Dopo le insistenti apparizioni delle star, sempre più svestite sui red carpet, per strada, ai concerti e agli eventi, è lecito chiederselo.
È lecito chiedersi, soprattutto, se il corpo femminile sia da considerare ancora un tabù oppure un semplice accessorio alla stregua degli altri che compongono un look (ardito, s'intende). Doja Cat è l'ultima star in ordine di tempo che ci spinge a una riflessione in questo senso.
Archiviati i tempi in cui una foto di una diva con una scollatura troppo rivelatrice faceva notizia, ci ritroviamo nel mezzo di un momento in cui si fa a gara a vestirsi di meno, un fenomeno comunque non assimilabile a nessun trend da passerella, perché se è vero che un po' tutti i designer si sono spinti ad esplorare la sensualità femminile, quella di Doja Cat, di Julia Fox o di Bianca Censori, è una materia a parte.
Sfida al comune senso del pudore, provocazione finalizzata alla viralità o nuove frontiere di una moda che ha dichiarato guerra a quei vestiti che, invece, dovrebbero essere il nodo centrale del fashion business?
Se dietro alle uscite di West e Censori potrebbe esserci la nascita di un nuovo marchio di moda di lui (ipotesi spesso discussa e non si sa bene quanto fondata), per Doja Cat e Guram Gvasalia, a spasso per New York nei giorni antecedenti al Met Gala, con lei vestita solo con della plastica o comunque con poco e niente, tutto sembra condurre a una trovata mediatica che porterà forse al lancio di nuovi prodotti firmati Vetements.
L'abito lenzuolo con cui la rapper ha camminato per la Grande Mela, del resto, non era un capo di biancheria qualsiasi ma era una creazione del marchio del fratello di Demna, lo stilista di Balenciaga.

leggi anche

Balenciaga, la borsa che sembra un sacco della spazzatura è un must

Rivoluzione fashion: da Balenciaga a Vetements

Che li consideriate dei ragazzi prodigio o dei provocatori, Guram Gvasalia e il più famoso fratello Demna, direttore creativo della Maison Balenciaga, hanno marchiato un pezzo della storia della moda recente mostrando a un mondo pieno di regole quanto può essere facile farle esplodere facendo diventare un fenomeno di business quello che prima sembrava impossibile.
Dopo aver fatto andare sold-out la borsa che sembra un sacco della spazzatura, quella che somiglia a una bag per la spesa, e la gonna pareo che somiglia in tutto e per tutto a un asciugamano, il messaggio che ogni oggetto di uso comune può diventare un must-have è ormai chiaro al grande pubblico.
Dal momento che tutto è lecito, nelle ore in cui negli atelier si lavora agli abiti del Met Gala, capi che richiedono mesi di lavorazione, Guram Gvasalia e Doja Cat mostrano che si può essere fotografati (e molto) anche uscendo per strada con un lenzuolo avvolto alla bell' e meglio intorno al corpo.

leggi anche

Moda, arrivano le Hotel Slippers simili alle pantofole d'albergo

I look di Doja: spugna, plastica, collant

Doja Cat ha comunque osato anche in altre maniere e, sempre sotto consiglio di Guram Gvasalia, si è fatta vedere in pubblico con un asciugamano legato sotto alle ascelle e uno sulla testa e prima ancora con un completo top e minigonna fatto con la pellicola di plastica trasparente.
Di plastica anche il copriabito usa e getta che la cantante ha indossato come un abito lungo fino ai piedi. Al party post Met Gala, invece, il look era fatto con i collant di lycra color carne che normalmente popolano anche il guardaroba di Censori. Doja Cat aveva indossato calze da donna e pelliccia anche ad un evento moda a Los Angeles un mese qualche settimana fa ma, a dire il vero, anche agli ultimi Grammy Awards aveva stupito tutti con un look originale e nudo.
Sembra proprio che da qualche mese a questa parte sia cambiato qualcosa nel suo approccio alla moda. È l'ultima ad aver abbracciato quella che a tutti gli effetti sembra una nuova tendenza oppure sta realizzando la nuova campagna di marketing per Vetements? Nella discorso confuso in cui tutti traggono qualche beneficio, si è inserita anche Ikea UK che, dopo aver risposto a Balenciaga per la sua Towel Skirt ha promosso sui suoi canali social il telo da bagno “Doja”, un elegante asciugamano da indossare per uscire e da abbinare alle scarpe col tacco, proprio come ha fatto la rapper.

Spettacolo: Per te