Carla Bruni a Belve: “L’adulterio non è un peccato, e non sono un'ubriacona"

Spettacolo
Laura  Alberti

Laura Alberti

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Martedì 2 aprile, è cominciata la nuova stagione di "Belve". Tra gli ospiti di Francesca Fagnani anche Carla Bruni, che si è confessata a cuore aperto. E che ha parlato, con gli occhi lucidi e il tono amaro, di Valeria Bruni Tedeschi, di dipendenze e di una vita che non sempre è stata gentile

È chic, Carla Bruni. È composta, elegante, raffinata. Anche quando affronta temi scomodi, toglie sassi dalle scarpe. E sceglie di non censurarsi. Ospite di Francesca Fagnani, nella prima puntata della nuova stagione di Belve, l'ex top model ed ex première dame ha parlato della sua vita. Quella di oggi, ma anche di ieri. Quella dei rapporti non facili, anche se a volte non si sa spiegare il perché.

La solitudine del passato, la protezione del presente

La solitudine, quella vera, che t'attanaglia e t'incupisce, Carla Bruni l'ha vissuta in un castello francese. Era una bambina, aveva decine e decine di stanze a sua disposizione. Ma, dentro quelle mura, si sentiva profondamente sola. Mamma e papà non c'erano mai. "Talvolta non ricordo neppure i loro nomi", ha raccontato a Belve. Spiegando di non essere stata protetta, mai. Neppure quando ne aveva più bisogno. Anche perché Alberto Bruni Tedeschi, l'uomo che per anni ha pensato fosse suo padre, in realtà non lo era. Carla è figlia di Maurizio Remmert, "una persona deliziosa", che è grata di aver potuto incontrare. E che le ha dato un'altra sorella, Consuelo, giovane e risolta. Mentre lei, passerella dopo passerella, canzone dopo canzone, ha faticato a trovarsi. Ma ha imparato a capirsi, e a capire. Figlia di un amore adultero, non crede che il tradimento sia peccato. Sarebbe pronta persino a sopportarlo, ma non sopporterebbe l'amore. Se Nicholas (Sarkozy n.d.r.) dovesse innamorarsi di un'altra, probabilmente lo ammazzerrebbe, ha scherzato. Anche perché, l'ex presidente francese, ha saputo toglierle l'angoscia e la paura. Ha saputo proteggerla, come mai nessuno prima. Per lui, Carla è andata oltre. Ha trovato protezione, e ha dato comprensione. Anche se la politica non le piaceva, e il potere neppure. 

Valeria Bruna Tedeschi, l'alcol e la tendenza alle dipendenze

A Francesca Fagnani, Carla Bruni ha regalato un po' della sua vita. Ha parlato di sua sorella, Valeria Bruni Tedeschi. Una donna che ama, ma non sempre capisce. Che fa film sulla sua famiglia, che dà a Valeria Golino il ruolo della sorella minore, e la fa apparire come un'ubriacona. Come se, quell'ubriacona, rappresentasse proprio lei: Carlà. Che, ammette, con le dipendenze ha un problema. Zucchero, alcol, sigarette: difficile fermarsi, per l'ex top model. Che preferisce stare lontana da ciò che fa male, per la paura di non saper dire "basta". "Certe persone possono bere un bicchiere di vino e basta. Io appena ho bevuto un sorso del primo bicchiere ho una specie di diavoletto dentro che mi dice di continuare, che sto bene, sono simpatica, di bere il secondo, poi il terzo e il quarto. Non ho il limite, non ho moderazione", ha spiegato. Confessando di aver praticamente smesso di bere, per questo motivo. Difficile capire perché, Valeria, questa sua fragilità la utilizzi nei film. Come a volerla usare. Ache se, forse, è un tentativo d'esorcizzare un passato complesso.

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