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Bjork debutta sulla copertina di Vogue con un look che è già nella storia della moda

Spettacolo

Vittoria Romagnuolo

La star della musica islandese si è resa interprete di uno dei look più rappresentativi della stagione, apparso sulla passerella dei Parigi nell'ambito dell'ultima e già leggendaria collezione Couture Margiela firmata da John Galliano. Per la cantautrice di Reykjavic, icona fashion ultradecennale, questa è - incredibilmente - la prima cover per la celebre rivista di settore

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Quando Vogue Scandinavia, edizione distribuita nel Nord dell'Europa tra Danimarca, Svezia, Norvegia, Finlandia ed Islanda, ha diffuso in anteprima la copertina del numero dei mesi aprile e maggio, l'immagine della sua protagonista, la straordinaria Bjork, è immediatamente diventata virale, così come è rimbalzata, di tastiera in tastiera, la domanda: come è possibile che la cantautrice islandese, icona di stile riconosciuta globalmente, sia giunta solo ora sulla copertina della rivista di moda più celebre di moda al mondo?
L'eccezionalità dell'evento non ha tuttavia distratto la star della musica che si è calata nel ruolo di perfetta cover girl interpretando al meglio gli abiti speciali scelti proprio per lei dagli stylist del servizio fotografico: un look che dalla passerella è passato direttamente al grande libro della storia della moda. L'abito e il cappello che campeggiano sulla copertina di Vogue sono, infatti, creazioni di John Galliano che ha firmato per la Maison Margiela una delle collezioni più iconiche di sempre.

Il dress di Margiela disegnato da Galliano

Sulla copertina di Vogue abbiamo visto di tutto, top model, regine, principesse, star del web, atlete, protagonisti dei reality show, icone riconosciute o in fase di ascesa che con l'approvazione della rivista americana dalle molte edizioni locali, hanno ricevuto la consacrazione di star globali di primissimo piano.
A Bjork forse non serviva una copertina del magazine di moda per eccellenza per sapere che lei del fashion system è sempre stata una protagonista di spicco.
La cantante islandese, che non è mai stata una presenza fissa sui tappeti rossi né una super star delle classifiche come Taylor Swift, ha sempre giocato in un campionato a parte, al pari delle più grandi artiste della sua generazione, quelle che hanno gettato le basi per lo star system delle icone pop che conosciamo oggi.
Raffinata, cerebrale, eterea, potente, Bjork è la destinataria speciale di uno dei nude look d'autore che hanno fatto impazzire la critica e il pubblico alla Paris Haute Couture Week.
L'abito sottile, parte della collezione "Artisanal", Spring/Summer 2024, è frutto del genio di John Galliano, forse l'ultimo dei grandi visionari di un tempo che per la moda attuale sembra inafferrabile.
Lo stilista della Maison Margiela, a Parigi lo scorso gennaio, ha compito una magia per mezzo di abiti provenienti da un immaginario fumoso, a metà tra immagine cinematografica, ricordo e sogno lucido. Bjork ha posato con uno dei long dress da bambola sottili al punto da far vedere la lingerie e il bustier sottostante ricchi di sfumature degne di un pittore ottocentesco blu e cipria. Lo scatto di Vidar Logi e la sua lavorazione successiva non restituisce il dettaglio dell'illusione della nudità totale della parte frontale di questi dress che nell'Atelier di Margiela sono stati arricchiti con capelli ricamati sul tulle in seta come fossero fili di tessuto.
Il makeup di Bjork, realizzato da Andrew Gallimore, pone l'accento sulle guance illuminate dal blush rosato e sulle labbra disegnate e laccate, sulla scia di quello virale di Pat McGrath per la sfilata di Margiela di gennaio ma non è troppo diverso da quello che la cantante ha sfoggiato in molte apparizioni sul palco o nei suoi videoclip.

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Bjork icona di stile senza rivali

Bjork ha pubblicato sul suo profilo Instagram ufficiale la foto di Vogue e anche un altro scatto del servizio fotografico di copertina dicendosi assolutamente onorata di aver indossato questo look, che oltre ad essere già leggendario ha per lei un valore sentimentale.
Bjork è legata a Margiela da molto tempo, specialmente per i look scattati per il suo primo album da solista internazionale, Debut del 1993. Per il resto, è quasi impossibile fornire una panoramica esaustiva su quanto di eccezionale e unico la cantautrice abbia sfoggiato nelle sue apparizioni e soprattutto nei suoi live, sempre caratterizzati da una scenograficità che lei contribuisce ad accrescere con look teatrali di cui è una interprete superba.
Da Iris Van Herpen a Gucci, ad Alexander McQueen, fino alle più recenti espressioni di Coperni e Loewe, passando per una marea di creazioni di designer emergenti o locali che grazie a lei hanno goduto di vetrine incredibili, i custom dress realizzati esclusivamente per Bjork sono uno più indimenticabile dell'altro, abiti che solo lei potrebbe indossare.
Per questo servizio fotografico la cantante è stata supportata dalla sua stylist abituale Edda Gudmundsdottir, coadiuvata dal suo co-direttore creativo James Merry. Anche Vidar Logi, il fotografo, è islandese come buona parte del'intero team.