Eleonora Abbagnato, Una stella che danza docufilm dedicato all’Étoile dell’Opéra de Paris

Spettacolo
Foto di Fabrizio Giulio

A partire dalla Soirée d'Adieux, l'ultimo spettacolo nel celebre teatro parigino, il regista Irish Braschi intreccia presente, passato e sogni della grande ballerina. La pellicola include le testimonianze di grandi artisti incontrati durante un percorso lungo quasi trent'anni, dai cantanti Vasco Rossi e Claudio Baglioni agli attori Ficarra e Picone

“Ero una ragazzina piena di passione, con la danza nel cuore e un solo grande desiderio: ballare!”. Eleonora Abbagnato, grande artista e ballerina, Étoile dell’Opéra de Paris e Direttrice del corpo di ballo e della scuola di danza del Teatro dell’Opera di Roma, ha sempre avuto le idee chiare sul proprio futuro. Dalle prime scarpette di danza classica, indossate all’età di quattro anni, alla Soirée d’Adieux, l’ultimo spettacolo nel celebre teatro parigino, raccontare Eleonora Abbagnato significa raccontare la Sesta Arte, la danza. Nel docufilm Eleonora Abbagnato – Una stella che danza, il primo dedicato alla prima Étoile italiana dell’Opéra de Paris, il regista Irish Braschi narra l’incredibile storia dell’artista tra il racconto del presente e il ricordo del passato e del sogno. Il viaggio emozionale nella potenza, nella magia e nella fatica della danza, che andrà in onda venerdì 29 marzo in prima serata su Rai3 e su Raiplay, suggerisce che nessun sogno accompagnato da forza e determinazione è impossibile. Proprio come ha dimostrato Eleonora Abbagnato, che con tenacia è andata oltre tutto e tutti e ha raggiunto sulle punte la vetta dell’Olimpo. Il racconto intimo e personale della ballerina sarà affiancato dalle testimonianze di amici, parenti, compagni d’arte e grandi artisti incontrati lungo il percorso, dai cantanti Vasco Rossi e Claudio Baglioni agli attori Ficarra e Picone.

UN AMORE VISCERALE PER LA DANZA

“Dal primo momento in cui sono entrata in una sala di danza ho avuto questa voglia di lottare, perché la danza era quasi inarrivabile per me”. La storia di Eleonora Abbagnato potrebbe ricordare quella di Billy Elliot. Per entrambi ballare è tutto, un amore vero, totale e tanto importante quanto respirare. L’Étoile ha spiccato il volo verso le più prestigiose scuole di danza del mondo grazie alla sua prima insegnante, Marisa, un punto di riferimento essenziale per lei proprio come Mrs. Wilkinson lo era per Billy Elliot. Tra lotte e sacrifici, Abbagnato non si è mai arresa e ha conquistato alla sbarra ogni traguardo della sua carriera, fino alla serata d’addio all’Opéra de Paris. Dietro le quinte del grande teatro, la ballerina siciliana entra in scena per l’ultima volta. Nella serata speciale, la luce illumina l’Étoile e i ricordi di un viaggio artistico lungo quasi trent’anni: “Ma tutti i viaggi hanno un inizio e prima o poi una fine”. L’alternanza dell’ultimo spettacolo e dei frammenti dei ricordi creano un gioco di rimandi tra presente e passato, tra live e memoir. Ogni approdo è la fine del viaggio, ma anche il momento per rivivere le persone incontrate lungo il tragitto e ora annidate nella memoria e nel cuore. Così il viaggio di Eleonora Abbagnato disvela foto, immagini d’epoca, testimonianze e frammenti della vita privata e artistica ma senza trascurare un terzo piano narrativo, il più universale: il sogno. La ballerina danza sulle note del brano Nuvole in fiore del pianista e compositore Dardust, uno degli artisti musicali più rappresentativi in Europa, che accompagna live con il pianoforte la performance di Eleonora. Un momento dai toni onirici dove passato e presente si intersecano e i movimenti coreografici della ballerina vengono eseguiti anche dalla figlia Julia, che interpreta la madre da ragazzina.

ph Clarissa Lapolla

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