In Evidenza
altre sezioni
Altro

Gucci ha messo all'asta i simboli iconici della sua storia in versione digitale

Spettacolo

Vittoria Romagnuolo

©Getty

L'asta, aperta su Gucci Art Space fino al 28 novembre e realizzata in collaborazione con Christie's, esplora i nuovi territori dell'AI partendo dall'archivio ultra centenario della Maison fiorentina

Condividi:

Gli appassionati di moda e arte, con gli estimatori dello stile Gucci in testa, sono invitati a partecipare all'asta di Gucci Art Space dedicata alle opere frutto dell'Intelligenza Artificiale di nove artisti che hanno lavorato partendo dagli spunti tratti dal vastissimo archivio della Maison.
La vendita, aperta fino al 28 novembre, rappresenta la seconda collaborazione tra il brand del gruppo Kering e Christie's, casa d'aste conosciuta in tutto il mondo e testimonia l'impegno di Gucci nel campo dell'arte e dei suoi collegamenti col mondo della tecnologia all'avanguardia. Ecco i dettagli.

L'asta di opere collegate a Gucci Cosmos

Parallel Universes: From Future Frequencies to Gucci Cosmos - questo il nome dell'iniziativa di Gucci Art Space, la galleria d'arte online del marchio che si configura come un vero e proprio spazio digitale per la creatività degli artisti, mette insieme arte e moda creando un vero e proprio ponte tra passato e futuro.
Da un lato, la storia di Gucci, che ha oltre cento anni di attività, dall'altro l'Intelligenza Artificiale che apre orizzonti ancora più vasti per i creativi.
Gli artisti coinvolti in questo drop di opere sono nove, ciascuno con una creazione a testa in mostra nella galleria d'arte digitale visitabile all'indirizzo artspace.gucci.com.
Alexis Andre, Alexis Christodoulou, Amy Goodchild, Harvey Rayner, Jacqui Kenny, Jo Ann, Melissa Wiederrecht, Sasha Stiles e Thomas Lin Pedersen si sono confrontati con l'universo Gucci partendo dalle opere dell'esposizione londinese Gucci Cosmos, mostra che ha aperto nella prima metà di ottobre nello spazio 180 Studios, a Temple, nel cuore della City.

vedi anche

Gucci Cosmos, il party di apertura della mostra a Londra. FOTO

Gucci e le gallerie di criptoarte

L'esposizione, che nelle varie sale ripercorre la storia del marchio, è lo spunto per i simboli che sono alla base delle opere all'asta.
Si parte, dunque, da Londra e dal 1897 con i simboli ideati dal fondatore della Maison Guccio Gucci che al tempo lavorava all'Hotel Savoy, per giungere ai rosso bordeaux, la tonalità con cui si identifica la prima collezione dell'attuale direttore creativo del marchio Sabato De Sarno, riconoscibile, ad esempio, nell'opera di Sasha Stiles, “Repetae: Again, Again” che fa riferimento alla collezione Ancora vista a Milano durante l'ultima Fashion Week. Ma c'è anche il mondo vivido di Flora e il Morsetto, diventato un'icona di Gucci. Questa asta è la seconda collaborazione di Gucci con Christie's, la versione 3.0 della casa d'aste, e rappresenta un altro passo del brand nel mondo NFT.
Gucci Art Space rientra nel progetto Spaces di SuperRare, che riunisce le gallerie indipendenti digitali, ciascuna coi propri curatori. Gucci è approdato nel Metaverso nel 2021, con diverse iniziative nell'anno del centenario, e ha proseguito il suo viaggio nel settore nel 2022 con lo spazio di criptoarte Vault Art Space. La prima mostra si intitolava The Next 100 Years of Gucci, il prezzo delle opere era, ovviamente, in criptovaluta.

leggi anche

Billie Eilish stringe la Horsebit 1955, prima borsa vegana Gucci