Billie Eilish stringe tra le mani la nuova Horsebit 1955, prima borsa vegana firmata Gucci

Spettacolo
Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

Immagine tratta dal profilo Instagram di Billie Eilish
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Il nuovo corso sostenibile del luxury brand del gruppo Kering passa per la voce e la verve unica della cantautrice californiana, già portavoce del marchio. Per sviluppare Demetra, il materiale animal free che compone la borsa, ci sono voluti due anni di ricerca

Billie Elish torna a posare per Gucci e questa volta la campagna pubblicitaria è storica, certamente ricca di significato per lei che è vegana da diversi anni ed è molto coinvolta sul fronte dei diritti degli animali.
La cantante californiana è l'indossatrice d'eccezione della prima borsa vegana della casa di moda italiana, un prodotto esclusivo che mette insieme tradizione e futuro: la iconica Horsebit 1955 rivisitata nel design e nei materiali di fabbricazione. Quali sono? Poliestere, cotone e canapa di origine certificata, metallo riciclato rivestito con palladio anch'esso riciclato e Demetra, lo speciale e innovativo materiale composto dal settantacinque per cento di materie prime vegetali provenienti da fonti rinnovabili.

Gucci: la nuova era sostenibile

Non è mai troppo tardi per mettersi sulla strada giusta che, nel mondo della moda che conta, oggi, coincide con quella più verde.
Sebbene i prodotti di lusso siano per concetto più sostenibili di tutti gli altri (difficilmente si buttano via o si deteriorano come quelli di fast fashion e, a differenza di questi, hanno molte vite e continuano ad essere venduti e acquistati nei circuiti di second hand), non vuol dire che non ci si può impegnare di più a cominciare dal momento in cui vengono realizzati in atelier o in laboratorio.
Con la scelta di Billie Elish come testimonial della nuova Horsebit 1955, una delle prime borse firmate dal nuovo direttore creativo di Gucci Sabato De Sarno, il brand di Kering ha praticamente dato una direzione alla nuova era.
Da mesi, praticamente da quando era stato annunciato il nome del successore di Alessandro Michele, il mondo della moda ha iniziato ad interrogarsi sul futuro della casa di moda italiana. Con la svolta sostenibile, il cui primo passo è proprio la Horsebit vegan, è chiaro che le risposte non possono limitarsi solo alla visione creativa e all'estetica. Quando si inizia a considerare l'aspetto sostenibile della produzione, tutto viene messo in discussione. In quest'ottica, non ci interessano solo le mosse di Gucci ma anche quelle dei brand dello stesso livello invitati, anche se in maniera non esplicita, a mettere in campo le proprie strategie ecologiche.

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La nuova campagna con Billie Eilish

La nuova campagna della Horsebit 1955 con Billie Eilish è stata condivisa nelle ultime ore sia sui canali ufficiali del marchio che sui profili social dell'artista amata dalla Generazione Z che si è messa in gioco per foto e video dal carattere assolutamente fresco e spontaneo.
Già le precedenti campagne con protagonisti Xiao Zhan, Paul Mescal e la coppia Kendall Jenner e Bad Bunny avevano dato un consistente assaggio del nuovo mood visivo scelto da Gucci per entrare nella seconda metà degli anni Venti del Duemila.
I global ambassador sono colti nella loro quotidianità e mostrati in contesti quasi ordinari: interni, sale d'aeroporto, spazi aperti. Niente set artefatti nemmeno per Eilish che si presenta così come tutti la conoscono, con i capelli scuri con le radici dipinte a colori vivaci, i pantaloni oversize e le camicie, le felpe e il cappello da pescatore pieni di loghi con la doppia G, in pratica la versione giornaliera delle stesse mise realizzate con dettagli preziosi nelle notti in cui ha ritirato Grammy e Oscar. La novità è rappresentata dalla borsa che si distingue dalle precedenti per un accattivante design asimmetrico.
La ventunenne fa le linguacce e fa la ribelle davanti all'obiettivo di Tyrell Hampton esattamente come farebbe sul palco ma il suo contributo alla campagna Gucci non è tutto qui. Oltre a metterci la faccia e la voce (la soundtrack dello spot è il suo singolo What Was I Made For?), Eilish farà anche da tramite tra Gucci e Support + Feed, l'organizzazione senza scopo di lucro fondata da sua madre, la sceneggiatrice Maggie Baird, che riceverà il sostegno della casa di moda in vari progetti legati alla tutela dell'ambiente. Insomma: la nuova avventura è appena cominciata.

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