Jeremy Renner, la prima corsa in salita a 10 mesi dall'incidente con lo spalaneve. VIDEO
SpettacoloL'interprete di Occhio di Falco, che ha sempre aggiornato via social i fan sui progressi della guarigione, ha condiviso la buona riuscita della nuova attività fisica
A dieci mesi di distanza dall’incidente con lo spalaneve nel quale ha rischiato la vita, Jeremy Renner saltella e corre su e giù dal vialetto di casa. “Oggi sono 10 mesi di recupero” ha scritto l’attore nella didascalia di un video pubblicato su Instagram. “Primo tentativo per una qualsiasi di queste attività (specialmente su pendenza ripida) e mi ha portato lacrime di gioia, speranza, e gratitudine per tutto il vostro sostegno insieme alla mia famiglia e amici...Continuo a spingere per molte ragioni, ma voi siete la mia benzina”.
L'INCIDENTE E IL RECUPERO
Il giorno di Capodanno, lo spalaneve di oltre sei tonnellate di Renner ha travolto l’attore sul vialetto di casa sul Lago Tahoe mentre cercava di liberare il veicolo del nipote dalla neve. Nel tentativo di evitare la collisione tra il parente e il mezzo, che aveva iniziato a scivolare sul ghiaccio, Renner è rimasto schiacciato dai cingoli. Trasportato in ospedale in elisoccorso, l'interprete di Occhio di Falco ha riportato la frattura di più di trenta ossa e ha subito un ricovero in terapia intensiva e diversi interventi chirurgici. Da allora ha costantemente aggiornato via social i fan sui progressi della guarigione, sfociati lo scorso aprile nella partecipazione all’anteprima mondiale della serie tv Disney+ Rennervations. Allora Renner aveva calcato il red carpet sostenuto da un bastone da passeggio.
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L'IMPEGNO PER TORNARE A VIVERE
All’inizio del mese, Renner ha rivelato di aver sperimentato “ogni tipo” di terapia dopo l’incidente, comprese innumerevoli ore di recupero fisico, iniezioni, flebo e cellule staminali. “Ma la mia più grande terapia è stata la mia mente e la volontà di essere qui e spingere per recuperare ed essere migliore. Sii eccezionale...sento che è mio dovere farlo. Non per sprecare la mia vita che è stata risparmiata, ma per restituirla alla mia famiglia, ai miei amici e a tutti voi che mi avete dato la forza di resistere. Vi ringrazio tutti”.