Protagonista della nuova serie Sky Original "Un’estate fa" (in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW dal 6 ottobre), l’attore si racconta al vicedirettore di Sky Tg24 Omar Schillaci nella nuova puntata del ciclo di interviste dedicate ai principali interpreti dello spettacolo in “Lino Guanciale – Una scuola fa”
È Lino Guanciale il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24. Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Francesco Venuto, l’attore si racconta in “Lino Guanciale – Una scuola fa”, in onda lunedì 9 ottobre alle 21 su Sky TG24 e sempre disponibile On Demand.
Lino Guanciale è in Tv dal 6 ottobre con “Un’estate fa”, la nuova serie Sky Original prodotta da Sky Studios e da Fabula Pictures, su Sky e in streaming su NOW, di cui è protagonista con Filippo Scotti (“io e Filippo interpretiamo lo stesso personaggio a due altezze temporali diverse”). In bilico fra la nostalgia e la leggerezza degli anni ’90 e il crime, ogni venerdì per quattro settimane andranno in onda su Sky Atlantic due nuovi episodi (disponibili anche on demand). Sul set, rivela l'attore, “c'era una bella dimensione di intimità nel lavoro. E sarà stato anche perché il progetto in cui eravamo coinvolti era decisamente originale per i suoi crismi quindi ognuno lo ha affrontato come una sfida particolare”.
tra ricordi, passioni e aneddoti di vita quotidiana
Guanciale si racconta a “Stories” in un mix di ricordi e aneddoti di vita quotidiana, più e meno recenti. A scuola aveva ottimi voti grazie “alla fortuna di avere in dono una memoria abbastanza formidabile” ed era anche rappresentante degli studenti che lo portò anche a occupare la scuola con “Due settimane di autogestione meravigliose in cui coinvolgemmo tantissimi docenti. Al preside però non andava giù che ci fosse questa coesione, la viveva come un fatto personale…” e “Arrivai all'esame di maturità con la minaccia del sei in condotta e con l'interdizione delle attività pomeridiane”. Una passione per l' impegno sociale e politico che esterna anche oggi senza timore perché: “ho molta fiducia nel fatto che se esprimi le opinioni con chiarezza, nel rispetto di quelle degli altri, anche quando magari possono essere distantissime… in che cos'è che dovresti incorrere? Cioè la democrazia è fatta di dialettica, la correttezza, l'onestà intellettuale, penso che paghino da questo punto di vista”. Dopo l’Accademia Silvio D’Amico, il teatro e “i tanti incontri fortunati della mia vita”, arrivarono le serie tv a partire da "Don Matteo" e poi il cinema.
La scuola è un tema ricorrente nella sua vita. Anche da attore. Al teatro, infatti, si educa e “ho fatto molto lavoro di formazione del pubblico, soprattutto nelle scuole ma non solo”, “Per molti anni mi sono definito un “educ-attore”, più che un attore”. Guanciale è stato anche un rugbista: “Sono stato nel giro delle nazionali giovanili, non da titolare… avevo una buona attitudine, come si diceva all'epoca, ed ero un bel giocatore per la mia età, ho smesso molto presto perché poi sono entrato in Accademia a 21 anni”. “Anche oggi se vedo ragazzi che giocano a rugby in un parco, mi fermo e devo per forza prendere la palla”.