Il secondo album da solista del cantautore romano è in uscita il 6 ottobre. "Questo album mi ha fatto uscire dalla scatola di casa, ho rivisto il mondo" ha spiegato
Ne sono passati di anni, da quando Tommaso Paradiso faceva ballare l'Italia col gruppo The Giornalisti. Alla sua opera seconda come solita, dopo Space Cowboy, il quarantenne romano è pronto a tornare. Il 6 ottobre è il giorno d'uscita di Sensazione Stupenda, il suo nuovo disco.
Cosa sappiamo su Sensazione Stupenda
Sensazione Stupenda comprende 13 tracce, a cominciare dai già usciti Viaggio Intorno al sole, Amore Indiano con i Baustelle e Blu Ghiaccio Travolgente. L'album, ha raccontato, è nato in modo molto spontaneo. Non c'è attorno ad esso la solitudine di Space Cowboy, non c'è l'angoscia della pandemia, non c'è la paura della morte. C'è il ritorno nel mondo, ci sono gli abbracci con gli amici. C'è tutto il suo riaffacciarsi alla vita. Qual è la sensazione stupenda di Tommaso Paradiso? Lo ha spiegato lui stesso a Vanity Fair: "È complicata perché nasce da un momento di orrore, di terrore. Grazie a tanti anni di terapia sono riuscito a trasformare quello che di brutto stavo provando in una sensazione stupenda. Mi sono seduto all’inferno e ho chiesto aiuto". Per la sua presentazione, ha scelto piccoli pub della penisola. Una dimensione decisamente diversa da stadi e palazzetti. E su Sanremo? Per ora, non ci pensa nemmeno. Tommaso ama cantare, a lungo. Non sa condensare tutto in tre minuti. E odia le gare. Soprattutto, odia le gare.
Un'anticipazione delle canzoni
Nel corso dell'intervista a Vanity Fair, Tommaso Paradiso ha parlato di alcune delle canzoni di Sensazione Stupenda. C'è Figlio del mare, con un napoletano che omaggia Pino Daniele ma anche un pezzo della sua famiglia. Nel brano ci sono i suoi problemi di salute mentale (per fortuna non gravi, come da lui stesso specificato), ci sono l'ansia e l'angoscia. "Non riuscivo più a uscire di casa per andare a comprare le sigarette o il latte" ha spiegato. E, questa canzone scritta due anni fa, su una spiaggia della Corsica circondata dal niente, riflette a pieno quelle sensazioni. C'è Quando si alza il vento, che parla d'ambiente e di Roma: "Una canzone nata dalla mia tristezza nel vederla così abbandonata, così sporca, così piena di rifiuti, non c’è centro o periferia, è così ovunque. Ti svegli in mezzo ai secchi stracolmi dell’immondizia, passano i sindaci ma i problemi restano gli stessi". E c'è Sensazione Stupenda, in cui canta: "Non ti voglio vendere niente. Scrivo per non morire. Perché un giorno non esisterà più, lui come noi. Ma le sue canzoni resteranno