L'attrice, vincitrice di due Emmy, è morta il 5 dicembre all'età di 71 anni a causa di un tumore scoperto da poco. John Travolta: "Ti voglio bene, so che ci vedremo di nuovo"
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Kirstie Alley, indimenticabile volto di Cin Cin e Senti chi parla e vincitrice di due Emmy e un Golden Globe, è morta il 5 dicembre all’età di 71 anni a causa di un tumore. I figli hanno confermato la scomparsa in un comunicato sui social media: “Siamo rattristati di informarvi che la nostra incredibile, fiera e amorevole mamma è morta dopo una battaglia contro il cancro, scoperto solo di recente. È stata circondata dai familiari più stretti e ha lottato con grande forza, lasciandoci la certezza della sua infinita gioia di vivere e qualsiasi cosa sarebbe successo. Così come è stata iconica sullo schermo, è stata anche una meravigliosa mamma e nonna”. La famiglia, che ha inoltre ringraziato i medici e gli infermieri che hanno curato la donna, ha proseguito: “L’entusiasmo di nostra madre e la passione per la vita, per i suoi figli, nipoti e i suoi numerosi animali, senza dimenticare la sua eterna gioia nel creare, erano impareggiabili e ci hanno ispirati a vivere la vita appieno così come ha fatto lei. Vi ringraziamo per l’amore e le preghiere e vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile”.
VITA E CARRIERA
Kirstie Louise Alley è nata nel 1951 a Wichita, in Kansas, dove ha lavorato come designer d’interni. L’attrice ha lottato contro la dipendenza dalla cocaina fino al trasferimento a Los Angeles nel 1979, quando ha completato il programma di riabilitazione del Narconon, organizzazione che accompagna verso la sobrietà i consumatori di droga e alcool. Da allora, Alley ha promesso di spendere ogni settimana la stessa cifra che avrebbe destinato all’acquisto della droga per comprare fiori come dono per sé stessa. Nel 1982 l’attrice ha iniziato la sua carriera cinematografica nella parte della tenente Saavik in Star Trek II: L’ira di Khan, debutto seguito da Runaway, con Tom Selleck, nel 1984 e dalla miniserie tv Nord e Sud nel 1985. La popolarità è arrivata tra la fine degli anni Ottanta e l’inizio degli anni Novanta grazie al ruolo di Rebecca Howe (prima interpretata da Shelley Long) nella sitcom Cin Cin, una delle più amate dagli spettatori. Immediati i riconoscimenti: nel 1991 Alley ha vinto un Emmy come Miglior attrice protagonista e un Golden Globe come Miglior attrice televisiva in una serie comica, mentre nel 1994 ha triplicato il successo con un secondo Emmy come Miglior attrice protagonista in una miniserie grazie all’interpretazione della madre di un adolescente affetto da autismo nel film tv Per amore di David. A partire dal 1989 Alley ha anche lavorato con John Travolta nella fortunata trilogia Senti chi parla e, nel 1997, con Woody Allen nel film Harry a pezzi. Tra la fine degli anni Novanta e l’inizio degli anni Duemila Alley ha inoltre recitato nella sitcom L’atelier di Veronica e, dopo un notevole aumento di peso, nello show del 2005 Fat Actress, che tra fiction e reality ha contestato le discriminazioni di Hollywood contro “le donne grasse”. Membro della Chiesa di Scientology e supporter della campagna presidenziale di Donald Trump, nel 2011 Alley ha partecipato all’edizione statunitense di Ballando con le stelle, nel 2013 ha lanciato la sitcom Kirstie (cancellata però dopo una sola stagione), nel 2016 ha recitato nella serie tv Scream Queens e quest’anno ha partecipato nella veste di Baby Mammuth nel talent show Il cantante mascherato.
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IL RICORDO DEI COLLEGHI
John Travolta, che con Alley ha condiviso il set di Senti chi parla, ha omaggiato l'attrice con un post su Instagram: "Kirstie è stato uno dei rapporti più speciali che ho mai avuto. Ti voglio bene Kirstie. So che ci vedremo di nuovo". Anche l'attrice Jamie Lee Curtis, che ha lavorato con Alley in Scream Queens, ha espresso il suo cordoglio: "Ho appena saputo la triste notizia che Kirstie Alley è morta. È stata una grande spalla in Scream Queens e una splendida mamma nella sua vita reale". Curtis ha poi proseguito: "Concordavamo di essere in disaccordo su alcune cose ma avevamo un reciproco rispetto e connessione. Triste notizia".
