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Pupo: "Vivo con mia moglie e la mia amante ed è complicato"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

Immagine dal profilo di IG di Enzo Ghinazzi

In un’intervista al Corriere della Sera, il cantautore e conduttore televisivo - al secolo Enzo Ghinazzi ma meglio conosciuto come Pupo - ha parlato del fatto che vivere sia con la consorte sia con l’amante non è una situazione invidiabile. Le sue due relazioni si intrecciano dal lontano 1989, anno in cui ha iniziato a frequentare  Patricia Abati nonostante fosse sposato dal 1974 con Anna Erli

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Pupo ha parlato della sua situazione privata in una recente intervista con il Corriere della Sera, concessa al giornalista Mario Luzzatto Fegiz, puntualizzando sul fatto che vivere assieme alla moglie e all’amante - come nel suo caso - non è una situazione invidiabile.

“Chi mi invidia, fa male”, afferma il cantautore e conduttore televisivo, al secolo Enzo Ghinazzi ma meglio conosciuto come Pupo.

La strana convivenza a tre che lo caratterizza da tempo è cosa nota: vive sia con la consorte sia con l’amante ma ciò che ci tiene a sottolineare è che non è una situazione invidiabile.
Le sue due relazioni si intrecciano dal 1989, anno in cui ha iniziato a frequentare  Patricia Abati nonostante fosse sposato dal 1974 con Anna Erli.

Come ha raccontato al Corriere della Sera, la sua è “una famiglia allargata ante litteram e chi mi invidia si sbaglia".
La sua famiglia è piena di figli e nipoti, nello specifico composta dalle tre figlie, Ilaria, Carla e Valentina, dai tre nipoti, Matteo, Viola e Leonardo.
Mario Luzzatto Fegiz ha posto al cantante e conduttore la domanda: "C'è qualcuno dei vizi capitali che lei non ha?". Alla risposta di lui, ossia "Non ho l'invidia. Vado forte con la superbia. La superbia mi ha salvato da un sacco di attacchi che avrebbero potuto minare la mia incolumità fisica e psicologica”, Luzzatto Fegiz ha notato come lui invece sia molto invidiato. E a quel punto l’artista si è aperto su un aspetto inedito della sua vita privata, non tanto la “bigamia”, o meglio il poliamore (cosa da molti risaputa) quanto piuttosto il fatto che non ci sarebbe da invidiarlo.

Le parole di Pupo

“Lei dice che mi invidiano”, risponde Pupo al giornalista Mario Luzzatto Fegiz del Corriere. “Fanno male. È un percorso che non ho scelto io. Perché è difficile. C’è sofferenza. È troppo facile liquidarlo così. Io oggi ho 67 anni, mia moglie Anna ne ha quasi 70, Patricia ne ha 62 . Sto da 50 con la moglie, da 33 con l’amante. E lei pensa che sia stata una cosa semplice? O che io possa consigliare alle mie tre figlie o a chiunque altro un rapporto pluri amoroso come il mio? Ma non ci penso nemmeno. Dicevo: invidia sprecata. Come quella di coloro che invidiano Berlusconi, il presidente degli Stati Uniti o i miliardari e non sanno niente su quello che comporta affrontare percorsi di questo genere… Poi la vita è anche fortuna, non solo abilità. Io non mi pento del mio percorso sentimentale che oggi sarebbe più semplice da affrontare. Ho avuto a che fare con due donne speciali. Non sono io lo speciale, sono loro. […] La poligamia è una realtà diffusa, maggioritaria nel pianeta. La nostra cultura, educazione e religione ci impediscono di essere poligami. Io ho pagato e sto pagando le conseguenze di queste mie scelte fatte alla luce del sole”. Queste le parole di Pupo riportate dal Corriere della Sera.

 

Di seguito vi mostriamo un vecchio post condiviso da Pupo su Instagram in cui posa assieme alla moglie Anna Erli e all'amante Patricia Abati.

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