Emmy Awards, la National Academy esclude ogni produzione finanziata dal governo russo

Spettacolo
©Getty

"Non possiamo, in buona fede, fare affari con entità associate o finanziate dal governo russo", fa sapere il presidente della Natas Terry O'Reilly. Tutti i titoli in qualsiasi modo associati al Cremlino non potranno così gareggiare alla premiazione 2022. La presa di posizione degli Emmy si aggiunge a quella di Disney, Sony, Universal e Warner, che hanno bloccato l'uscita dei propri film in Russia. Netflix ha annunciato lo stop anche all'acquisizione di titoli russi

Continuano le prese di posizione del mondo dello spettacolo contro l’offensiva militare russa in Ucraina. Nessuna produzione finanziata dal governo russo, o comunque legata in altro modo al Cremlino, potrà sperare di vincere un Emmy, uno dei premi più importanti per il mondo televisivo. Lo ha dichiarato la Natas (National Academy of Television, Arts & Sciences), che si occupa dell’organizzazione degli Emmy Awards. “Come innumerevoli individui e organizzazioni di tutto il mondo, la Natas è rimasta sconvolta dall’attacco senza precedenti, non provocato, fatto dalla Russia al territorio sovrano ucraino”, si legge in un comunicato rilasciato da Terry O’Reilly, presidente della Natas. Per questo, gli Emmy “non possono, in buona fede, fare affari con entità associate o finanziate dal governo russo”. Ogni produzione in lizza per poter finire tra quelle nominate agli Emmy 2022, di conseguenza, “viene squalificata” (GLI AGGIORNAMENTI LIVE - I VIDEO - LO SPECIALE).

Le misure delle grandi major cinematografiche contro la Russia

La squalifica dagli Emmy delle produzioni russe è solo l’ultima delle misure messe in campo nel settore delle arti contro la guerra in Ucraina. Negli scorsi giorni le più grandi major cinematografiche hanno annunciato, una dopo l’altra, lo stop alla distribuzione delle loro pellicole nei cinema russi. Così hanno fatto Disney , Warner Bros, Sony e Universal

vedi anche

Guerra in Ucraina, 9 film per comprendere le origini del conflitto

Netflix blocca l'acquisizione e la distribuzioni di film russi

Netflix ha invece sospeso non solo la distribuzione ma anche l’acquisizione di produzioni russe, bloccando anche quelle già in lavorazione. La misura arriva in un momento in cui l’industria delle arti russa stava iniziando a muovere i primi veri passi per competere con le grandi produzioni di altri Paesi presenti nel palinsesto del colosso dello streaming. Tra queste la serie thriller “Zato”, diretto dalla regista bielorussa Darya Zhuk, “Anna K”, rivisitazione ambientata nella Russia di oggi del romanzo “Anna Karenina” di Lev Tolstoj, il dramma "Nothing Special" e un altro progetto ancora senza titolo. 

leggi anche

L’appello dei registi ucraini: “Aiutateci, non è un film ma tragedia vera"

Boicottare i film russi

L’European Film Academy ha intanto deciso di sostenere la petizione, lanciata dall’Ukranian Film Academy, di boicottare tutte le produzioni russe. ”La sovranità e il territorio dell’Ucraina devono essere rispettati. Le azioni di Putin sono atroci, assolutamente inaccettabili, e noi le condanniamo fermamente”, ha fatto sapere l’organizzazione, annunciando l’esclusione di tutti i film russi dai prossimi European Film Awards.

vedi anche

Milano Fashion Week, bandiere e appelli contro la guerra in Ucraina

Spettacolo: Per te