
Live Cinema Festival 2021, si è conclusa la VIII edizione a Palazzo Brancaccio (Roma)
Nella Capitale è andata in scena l'ottava edizione del festival che celebra le arti audiovisive e i linguaggi digitali più innovativi

Si è conclusa con un grande successo, nelle nuove sale di Palazzo Brancaccio, l’VIII edizione della rassegna internazionale di arte digitale Live Cinema Festival 2021.

Un festival che da sempre si lancia all’avanscoperta dei linguaggi artistici digitali più innovativi e capaci di restituire la complessità del contemporaneo: anche quest’anno Live Cinema Festival ha vinto la sua scommessa, facendo registrare il sold-out in tutte e quattro le giornate dell’evento, con una line-up di caratura internazionale che conferma la manifestazione come uno degli appuntamenti europei più importanti nel suo genere.
Live Cinema Festival, arrivato alla sua VIII edizione e con la direzione artistica di Claudio Guerrieri, ha reso per quattro giorni Roma la capitale mondiale dell’arte digitale, ospitando le più innovative performance live di spettacoli audio-visual, dove suono, immagini, spazio e lo stesso pubblico hanno costituito un unicum indivisibile. Più di dieci nazioni coinvolte, venti artisti, live cinema performance, talk, screening, installazioni A/V, workshop e simposi, sono stati il cuore del festival anche in questa nuova edizione.

Il pubblico, nel rispetto dei protocolli sanitari e delle normative vigenti, ha gremito le sale di Palazzo Brancaccio, assistendo a decine di spettacoli, tra anteprime internazionali e premiere italiane, che si sono fatti portavoce di riflessioni sul sociale, sui nuovi media, sul futuro dell’Intelligenza Artificiale e sull’onnipresenza degli algoritmi nelle nostre vite. Spettacoli immersivi, basati sulla tecnica narrativa del Live Cinema, che hanno favorito la “contaminazione" percettiva, stimolando la sfera sensoriale sinestetica.

Da NIVVA (Repubblica Ceca) a Sective (Austria), da Tadej Drolic (Slovenia) a Fraction (Francia), da Lucas Gutierrez (Argentina) a Franz Rosati (Italia), solo per citarne alcuni, passando per la lecture di Mia Makela (Finlandia), le installazioni di Herman Kolgen (Québec / Canada) e Benjamin Bardou (Francia), e tutti i talk del Symposium, che hanno preceduto gli spettacoli, con ospiti studiosi, scrittori e curatori da tutta Italia, come Simone Arcagni, Oriana Persico e Salvatore Iaconesi, che hanno regalato numerosi spunti di riflessione al pubblico.









