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Gucci, inaugurato a Firenze il Palazzo della Memoria

Spettacolo
Immagine tratta dal profilo Instagram @alessandro_michele

La Maison ha creato il Palazzo della Memoria, un luogo dove si conservano la storia e la cultura del brand

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Palazzo Settimanni, edificio quattrocentesco di Firenze, ospiterà l’archivio della maison Gucci.

Alessandro Michele, direttore creativo del marchio, l’ha descritto come un “sancta sanctorum da dove si parte per le terre sante di Gucci”. Un luogo “segreto” dove vengono conservati tutti i segreti del celebre marchio.

A partire dal 1 luglio, il palazzo sontuoso e austero ospita al suo interno la storia e la memoria di tutte le creazioni di Gucci. Parlando del palazzo il direttore creativo ha aggiunto che la maison ha restituito all’edificio quell’aura da favola, trasformandolo nell’ingresso di un mondo fatto di sogni e di storia.

Palazzo Settimanni è un luogo della memoria, come ha spiegato Valerie Steele, direttore e curatore del museo del Fashion Institute of Technology. Acquistato da Gucci nel 1953 è stato fabbrica, laboratorio e showroom. Oggi, dopo quasi 60 anni, è diventato lo scrigno prezioso che conserva e protegge l’opera, l’arte e la storia di uno dei brand più famosi al mondo.

Al momento, rende noto Gucci, il palazzo non sarà aperto al pubblico ma sarà la sede di Gucci Education, lo spazio che offre ai dipendenti dell’azienda la possibilità di fare formazione e comprendere le nuove tecnologie del marchio.

Il Palazzo della Memoria diventa così uno spazio innovativo dove trovano posto innovazione e tradizione e si fondono in un connubio fatto di archivi e spazi virtuali all’avanguardia. Palazzo Settimanni è il luogo dove si preserva il passato ma, al contempo, dove si costruisce un ponte con il futuro del brand e della moda.

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In questa delicata operazione di “ripristino della memoria” il direttore creativo del palazzo ha avuto il ruolo anche di storico, di archivista e di filosofo, con l’onere e l’onore di disegnare un percorso espositivo che va oltre il “semplice” concetto di esposizione.

Il palazzo è stato liberato da tutte le strutture costruite nel tempo riportando l’edificio agli ambienti e i percorsi storici originali che lo caratterizzano. L’opera di “restauro” ha permesso, inoltre, di riportare alla luce delle decorazioni e degli abbellimenti realizzati dal seicento in poi da numerosi artisti e artigiani. L’idea di Gucci e dei suoi designer era quella di riportare Palazzo Settimanni all’antico splendore, proprio per valorizzare la memoria storica del celebre brand con un “contenitore” raffinato ed elegante, che rappresenta alla perfezione l’arte e l’opera del marchio.

E per riportare il palazzo agli antichi splendori, la maison ha voluto mantenere un legame col territorio affidando a maestranze e artigiani locali la realizzazione di tutti i lavori di restauro.

L’archivio è suddiviso in diverse stanze tematiche: il piano interrato si divide tra le sale Radura (porcellane e oggetti per la casa), Herbarium (articoli da scrivania) e Maison de L’Amour (oggetti per il tempo libero).

Al piano terra ci sono le collezioni di borse vintage (sala Hortus Deliciarum), con una piccola pelletteria e le collezioni delle cinture vintage (sala Prato di Ganimede). Poi c’è la sala espositiva (sala Swan), la gioielleria (sala Le Marché des Merveilles), la valigeria vintage (sala 1921 Rifondazione).

Al primo piano ci sono le creazioni tessili e le varie stanze hanno nomi dal forte impatto suggestivo come Orto di Giove, Garden, Serapis, Aveugle par Amour e via dicendo. Al secondo piano, c’è la sala Façonnier des Rêves. Tra le eccellenze dell’archivio gli accessori di lifestyle che hanno impreziosito l’opera e l’arte del brand dagli anni 60 e 70.

Il palazzo delle Memoria di Gucci diventa così un epicentro culturale dove viene preservata l’opera e l’arte di uno dei marchi più famosi del mondo che mostra con orgoglio e forse una punta di nostalgia quello che è stato il suo vissuto e le tappe del suo straordinario successo.

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