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Woody Allen parla delle accuse di molestie alla figlia Dylan Farrow: "Assurde"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

Nella prima intervista in 30 anni rilasciata sull’argomento, il celebre regista torna a smentire le accuse di molestie nei confronti della figlia adottata da lui e da Mia Farrow, che allora era la sua compagna

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Per la prima volta in trent’anni, Woody Allen torna ufficialmente sull’argomento delle accuse di molestie nei confronti di Dylan Farrow, la figlia adottata da lui e dall’attrice Mia Farrow, che al tempo era la sua compagna. Accuse che smentisce nuovamente ai microfoni di CBS, definendole in questo modo: “Assurde”.

Le accuse risalgono al periodo successivo la separazione da Farrow, con la quale il regista ha tre figli: uno biologico, Ron, e due adottati, Moses e Dylan.

Allen dopo la separazione dall’ex compagna ha incominciato una relazione con Soo-Yi Previn, un’altra delle figlie adottive di Farrow (adottata assieme all’ex marito, il direttore d'orchestra André Previn), sposandola nel 1997.

Allen smentisce le accuse di molestie alla figlia Dylan

Woody Allen ha rivelato ai microfoni di CBS che lui e la figlia Dylan non si rivolgono la parola fin dalla prima volta che le accuse di molestie sono emerse e sottolinea che non intende dubitare del fatto che lei creda veramente di avere subito un abuso.

"Non penso che lo inventi, non penso che stia mentendo. Ritengo che lo creda", spiega il regista, intervistato da Lee Cowan in occasione di un'intervista registrata nel luglio del 2020 che è andata in onda soltanto adesso.

Il regista e l’attuale moglie hanno adottato due bambine, che oggi vanno all’università. “Non avrebbero dato due bambine a una persona che ritenevano un pedofilo", ha sottolineato Woody Allen.
Ha raccontato anche di come la sua relazione con Mia Farrow fosse strana, da lui definita “atipica”: "Non ho mai vissuto con Mia. Non ho mai dormito a casa sua in tutti gli anni che ci siamo visti".

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L’intervista segue la miniserie composta da quattro episodi targata HBO, Allen v. Farrow. Si tratta di una docu-serie che ripercorre il caso, facendo luce sulla storia che si cela dietro alle accuse mosse da Mia Farrow e servendosi di filmati casalinghi inediti, documenti processuali, prove indiziarie, materiale della polizia e registrazioni audio. Il documentario vorrebbe riesaminare il caso, benché a livello giudiziario Allen sia stato assolto dalle accuse dell’ex compagna ed ex partner di set (Farrow è stata protagonista di 13 suoi film).


Prodotto da HBO Documentary Films, Impact Partners e Chicago Media Project, diretto da Kirby Dick ed Amy Ziering (anche in veste di produttori esecutivi assieme, tra gli altri, ai due producer Jamie Rogers e Amy Herdy), Allen v. Farrow ci mostra e ci fa ascoltare le campane di Farrow, dei figli Dylan e Ronan (quest’ultimo noto per essere il giornalista che ha firmato per il New Yorker gli articoli che hanno contribuito a sollevare gli scandali sessuali legati ad Harvey Weinstein, dando così origine al movimento MeToo). Le voci interpellate in questo documentario corale sembrerebbero tutte piuttosto pendenti verso l’accusa contro il regista, come molti hanno notato e sottolineato.

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