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Addio a Patrick Dupond, una delle più grandi étoile internazionali

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Si è spento Parigi, dopo una breve malattia, il grande ballerino francese, che ha diretto per diversi anni anche l'Opéra. Aveva 61 anni. Il direttore del Corpo di Ballo della Scala Manuel Legris: "Sei partito troppo presto ma non hai mai fatto niente come gli altri. Buon viaggio tra le stelle"

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Il ballerino e regista francese Patrick Dupond è morto oggi a Parigi dopo una breve malattia all'età di 61 anni. Era nato a Parigi il 14 marzo 1959 ed era salito alla ribalta nel 1976 quando vinse la medaglia d’oro al Concorso Internazionale di Balletto di Varna in Bulgaria, tra i più prestigiosi. Ballerino virtuoso, è stato nominato primo ballerino dell’Opéra national de Paris nel 1980 e ha riscosso un notevole successo in Francia e a livello internazionale. 

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LA CARRIERA

 

Ha lavorato con grandi danzatori, come Rudolf Nureyev, e con i più importanti coreografi come Maurice Béjart o Alvin Ailey. Nel 1990, a 31 anni, fu nominato direttore del balletto all’Opéra national de Paris, succedendo proprio a Nureyev. Una carica che ha ricoperto dal 1990 al 1995. Nel 1997, in un contesto di dissenso con la nuova direzione dell'Opéra, fu licenziato per "la sua insubordinazione e la sua indisciplina", secondo quanto lui stesso affermò. Dupond aveva accettato di far parte della giuria del Festival di Cannes senza però ottenere il consenso dell'Opéra. Nel 2000 Dupond rimase vittima di un grave incidente automobilistico, riportando decine di fratture. I medici gli dissero che non avrebbe più ballato. Dopo una lunga riabilitazione, Dupond riprese il percorso della danza con un musical: nel 2003 con "L'air de Paris" si esibì all'Espace Pierre Cardin. Recentemente aveva accettato di far parte delle giurie di vari talent show francesi.

IL RICORDO COMMOSSO DI MANUEL LEGRIS

 

Anche il Teatro alla Scala, con il suo direttore Manuel Legris, ha voluto rendere omaggio a Patrick Dupond. "Che tristezza oggi apprendere della scomparsa di Patrick Dupond, uno dei più grandi ballerini francesi della sua generazione. Il suo carisma e la sua generosità sul palco hanno lasciato il segno nella mente di tutti. Ci sono e ci saranno sempre ricordi indimenticabili per me e per un’intera generazione di ballerini. Era ovviamente ammirato in Francia e nel mondo, ma era anche particolarmente amato dal pubblico Italiano. Sei partito troppo presto ma non hai mai fatto niente come gli altri. Buon viaggio tra le stelle”.

 

Dupond è stato ospite frequente al Teatro alla Scala dal debutto nel 1986 nel Boléro di Ravel/Béjart alla Bisbetica domata di Cranko nel 1991 passando da Don Chisciotte e Giselle nel 1987 e dalle danze dei Vespri siciliani dirette da Riccardo Muti per l'inaugurazione della stagione 1989/1990.