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Asia Argento si racconta nel suo libro autobiografico: Anatomia di un cuore selvaggio

Spettacolo

Matteo Rossini

©Kika Press

L’attrice, classe 1975, su Instagram: “Erano tanti anni che mi dicevo che avrei dovuto farlo, ed infatti l’ho fatto”

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Un viaggio intenso, potente e vero nella vita di una delle star italiane più celebri a livello internazionale. Anatomia di un cuore selvaggio è l’autobiografia di Asia Argento che arriva nelle librerie martedì 26 gennaio; in attesa dell'uscita, l’attrice ha presentato il lavoro sul suo profilo Instagram.

Asia Argento: “Erano tanti anni che mi dicevo che avrei dovuto farlo

 

Una copertina nera, un cuore rosso e una freccia: l’attrice, classe 1975, ha deciso di mostrarsi al pubblico come mai fatto prima d’ora raccontando la sua storia attraverso inchiostro e pagine. Dall’infanzia ai grandi successi che l’hanno portata a trionfare ai David di Donatello passando per l’adolescenza, l’amore e le infinite sfumature della vita, Asia Argento ha aperto il suo cuore, svelandosi a tutto tondo.

 

Anatomia di un cuore selvaggio è stato presentato dall’attrice stessa (FOTO) attraverso il suo profilo Instagram che conta più di 635.000 follower che ogni giorno seguono la sua vita. Asia Argento ha dichiarato: “Erano tanti anni che mi dicevo che avrei dovuto farlo, ed infatti l’ho fatto. Ho scritto la mia autobiografia che uscirà il 26 gennaio 2021, Edizioni Piemme”.

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Ha poi scritto: "Ci vuole coraggio a prescriversi da soli una auto-autopsia completa, non so in quanti sarebbero soddisfatti dell’esito dell’analisi spietata di se stessi. E allora coraggio, questa è la mia e, prima di giudicare, vi invito a fare altrettanto”.

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Asia Argento è una delle celebrity del Bel paese più popolari a livello internazionale grazie a una carriera che l’ha portata fino a Hollywood.

 

I grandi riconoscimenti iniziano ad arrivare in giovane età con la vittoria alla trentanovesima edizione dei David di Donatello come Miglior attrice protagonista grazie a Perdiamoci di vista con Carlo Verdone, successo poi bissato tre anni dopo con Compagna di viaggio al fianco di Michel Piccoli.

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