Si apre il sipario sul Menswear. Dal 15 al 19 gennaio protagonista a Milano la Fashion Week Men’s Collection. Sfilate virtuali e tre eventi live, Etro, K-Way e Fendi, ma rigorosamente a porte chiuse. Dolce & Gabbana annulla lo show.
Resilienza. Una delle parole più usate nel 2020. Ed è con resilienza, ma anche con coraggio ed ottimismo, che la Camera Nazionale della Moda si appresta ad inaugurare l’appuntamento con il menswear. L’obiettivo è soprattutto quello di dare un segnale positivo, perché se nell’anno appena concluso l’industria dello stile ha perso 25 miliardi di euro di fatturato diventa quanto mai importante tenere ben accesi i riflettori su quello che è il fiore all’occhiello del Made in Italy. Indispensabile quindi mantenere le date prestabilite per presentare le collezioni che poi andranno prodotte e consegnate a giugno, quando ci auguriamo che grazie al vaccino la pandemia possa essere al suo giro di boa.
Dolce & Gabbana cancella la sfilata
In un calendario già monco di alcuni nomi importanti, a pochi giorni dalla partenza Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno annunciato, a malincuore, l’annullamento del loro show. “Con la situazione contingente legata al Covid”, hanno dichiarato, “sono venute a mancare le condizioni indispensabili per la realizzazione della nostra sfilata.”
E’ dai tempi del loro debutto che i due stilisti non mancavano una fashion week. La loro decisione pesa ancora di più se si considera che fin dall’inizio della pandemia, pur rispettando tutte le misure di sicurezza, hanno continuato a fare show spettacolari. Come la sfilata nel campus universitario dell’ospedale Humanitas o il grandioso evento di Alta Moda e Alta Sartoria a Firenze, fino alla presentazione della collezione donna a Milano alla vigilia della seconda ondata. Ora invece nessuno show è previsto, ne’ fisico ne' digitale. Come Giorgio Armani, che da subito ha scelto di non partecipare a questa edizione di Milano Moda Uomo, anche Dolce & Gabbana diserterà.
Etro, K-Way e Fendi, gli altri brand che avrebbero dovuto presentare le proprie collezioni in presenza, sfileranno live ma rigorosamente senza pubblico.
Quella che avrebbe dovuto essere una fashion week phygital sarà quindi esclusivamente digitale e racconterà la moda del prossimo inverno ma soprattutto il coraggio di questa moda, tra i settori che più hanno sofferto a causa della pandemia, di andare avanti.
La pandemia crea un nuovo consumatore
Fermo delle produzioni, chiusure dei negozi, paralisi degli scambi commerciali. La moda è stata falcidiata dal Covid. Ma non è solo il virus ad aver influito sulle vendite, è cambiato anche l’atteggiamento del consumatore. Quel che si cerca, quando si cerca, è un abbigliamento che rifletta la nuova vita che ci siamo trovati a condurre: giornate scandite da meeting on line, smart working e, quando concesso, passeggiate all’aperto; poche occasioni di incontro ed eventi sociali praticamente inesistenti. E non solo. Il nuovo approccio all’acquisto è spesso accompagnato da un’altrettanto nuova consapevolezza. Ne è un esempio la Cina, primo paese ad essere uscito dalla pandemia e ad aver recuperato a livello di business ciò che aveva perso, ora sembra aver ripensato le proprie logiche di consumo, guidate dal cosiddetto 'rethinking' che porta a un approccio più consapevole.
Il coronavirus ha portato alla nascita di un consumatore: meno compulsivo e più responsabile, verso se stesso e verso la comunità. Ecco perché la sostenibilità, da diverso tempo già in primo piano nell’industria della moda, avrà sempre più importanza. Si comprerà meno, anche quando ce lo si potrà permettere, ma meglio e si vorrà sapere dove è stato fatto il prodotto che si sta per acquistare, con che materiali, quanto lungo sarà il suo ciclo di vita.
Un trend, per la verità, che stiamo già osservando da alcuni anni, ma che sarà sempre più importante soprattutto tra le nuove generazioni.
37 brand in calendario tra big e giovani emergenti
Dal 15 al 19 gennaio si apre quindi il sipario su Milano Moda Uomo, digitale e visibile all’indirizzo milanofashionweek.cameramoda.it. 37 brand in calendario: Zegna - che aprirà la kermesse - Fendi, Tod’s, Etro, Prada, MSGM, Woolrich tra i big, ma spazio anche a giovani marchi come Dima Leu (vincitore di Who’s next 2020), Vaderetro, Dalpaos, Dhruv Kapoor e Tokyo James. Debutto anche per K-Way.
Il calendario nel dettaglio:
Venerdì 15 gennaio
15:00 ERMENEGILDO ZEGNA
16:00 LAGOS SPACE PROGRAMME
17:00 NICK FOUQUET - FEDERICO CURRADI
Sabato 16 Gennaio
10:00 FEDERICO CINA
10:30 ELEVENTY
11:00 DAVID CATALÁN
11:30 SPYDER
12:00 CHURCH'S
13:00 CHILDREN OF THE DISCORDANCE
14:00 FENDI
15:00 MIGUEL VIEIRA
16.30 KITON
17:00 SERDAR
18:00 ICEBERG
Domenica 17 Gennaio
10:00 MTL STUDIO
10:30 DHRUV KAPOOR
11:00 APN73
11:30 TOKYO JAMES
12:00 ETRO
13:00 MSGM
14:00 PRADA
15:00 TOD'S
15:30 HAN KJØBENHAVN
16:00 BLOKE
17:00 SUNNEI
18:00 KWAY -
Lunedì 18 Gennaio
10:00 PAURA DI DANILO PAURA
11:00 KB HONG
12:00 GALL
13:00 SOLID HOMME
14:00 VADERETRO
15:00 WOOLRICH
16:00 DALPAOS
17:00 NUMERO 00
Martedì 20 Gennaio
10:00 A-COLD-WALL
11:00 MAGLIANO
11:30 JIEDA
12:00 LES HOMMES
13:00 DIMA LEU
Collaborazione con il Fashion Film Festival
Quest’edizione della settimana della moda segna l’inizio della partnership tra Camera Nazionale della Moda Italiana ed il Fashion Film Festival Milano, in programma già dal 13 gennaio. Il festival, ideato e fondato da Constanza Cavalli Etro e giunto alla sua settima edizione, presenta 220 fashion film provenienti da 58 paesi selezionati tra gli oltre 1000 arrivati. I film sono visibili sulla piattaforma della Camera della Moda all’indirizzo fashionfilmfestivalmilano.cameramoda.it, sul sito ufficiale di FFF e su MyMovies. Una kermesse che si propone come un vero e proprio ponte culturale tra comunità diverse ed un’iniziativa inclusiva che celebra pienamente la diversità.