Addio Gigi Proietti, Veltroni: "Un intellettuale colto e semplice"

Spettacolo

Veronica Voto

Il regista, scrittore ed ex sindaco di Roma, dal palco del Globe Theatre, ricorda l'ironia dell’attore scomparso, ma anche l'impegno culturale e politico. 

Visibilmente commosso, con la voce spezzata dal dolore per la perdita di un grande artista. Anche Walter Veltroni rende omaggio a Gigi Proietti con un sentito intervento dal palco del Globe Theatre.

IL RICORDO DI WALTER VELTRONI

"Gigi era un uomo colto, aveva letto e studiato, pensato e scritto, ha cercato per   la vita di coniugare qualità e pubblico, non accettava che le cose belle fossero riservate solo a chi, spesso per ragione di classe, aveva gli strumenti per decodificarle. Era un intellettuale popolare, colto e semplice". "L'Italia con gli occhi smarriti di quest'anno livoroso ha pensato che la morte di Gigi fosse troppo, che qualcuno chissà dove si accanisse con un eccesso di perfidia a sfilarci le persone che ci regalano i momenti più belli della vita: un sorriso o un pensiero", ha detto l'ex sindaco di Roma.

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“SE FOSSE UN GIORNO QUALSIASI, SAREBBE VENUTA TUTTA ROMA”

"Se oggi fosse un giorno qualsiasi lontano da questa guerra combattuta contro un cavaliere bianco inciprignito e invisibile, per Gigi sarebbe venuta qui tutta Roma”, ha detto ancora Veltroni, “ha lavorato ogni giorno per tutti e tu avevi la sensazione che dietro quelle parole, quei gesti, quelle smorfie, ci fosse qualcosa di più profondo: ti sentivi più intelligente ridendo. Voleva far ridere gli altri ovunque e sempre era capace di raccontare per la milionesima volta la barzelletta del vedovo romanista allo stadio, quella della pallina da golf, perché si beava del suono e degli occhi di chi aveva di fronte, fosse uno o centomila".

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“CIAO GIGI CI VEDIAMO PRESTO”

“Oggi Roma e l’Italia ti salutano qui, nel tuo teatro. Perché questo è il tuo teatro. Bello come tutti i teatri, che portano vita e che presto torneranno. Devono tornare a riempirsi di cuori”, dice ancora Veltroni durante il suo intervento e prosegue: “Il Globe nacque da un tuo sogno, e certe volte i sogni si realizzano. Un teatro shakespeariano. Shakespeare, che come te, è morto nel giorno del suo compleanno. Il Globe sembrava una follia e invece è diventato il luogo dell'educazione teatrale di migliaia di giovani romani. Ciao Gigi, ci vediamo presto” ha concluso Veltroni.

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