LaVerdi, il programma della nuova stagione 2020/2021

Spettacolo
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Dopo l'iniziativa estiva della Beethoven Summer, l’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi riparte con una nuova stagione 

La Beethoven Summer, l’iniziativa estiva dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, è stato un esperimento riuscito, in un Auditorium di Milano accogliente quasi come un grande salotto”, come affermato da Ambra Redaelli, Presidente della Fondazione Orchestra Sinfonica e Coro Sinfonico di Milano Giuseppe Verdi. Un programma che si è inserito nell’alveo dei festeggiamenti per il 250° anniversario della nascita di Ludwig van Beethoven. LaVerdi, nei due mesi passati, è tornata a suonare mossa da un profondo desiderio di rinascita.  

La nuova stagione sotto la guida del direttore Ruben Jais
 

La Stagione sinfonica, che si articola in tredici programmi, si inaugura con la preziosa ospitalità del Teatro alla Scala di Milano: il 20 settembre 2020 Claus Peter Flor (Direttore musicale per il terzo anno consecutivo) inaugura la nuova stagione dell’Orchestra Verdi insieme in un programma bipartito: Taras Bulba, la rapsodia sinfonica ispirata al racconto di Nikolai Gogol e composta da Leós Janàček, e i Rückert-Lieder di Gustav Mahler, per voce e orchestra, insieme al soprano tedesco Petra Lang. Alla Stagione sinfonica si affiancano rassegne consolidate negli anni: Crescendo in musica e POPs. Un altro gradito ritorno: Musica & Scienza. La novità assoluta della programmazione è la rassegna 2 x 1, una terna di concerti “discovery” in forma doppia: prima, una guida all’ascolto attiva, sotto la guida del Professor Fabio Sartorelli, eminente musicologo e conferenziere, poi, l’esecuzione stessa, senza interruzioni. Si conferma l’attenzione al repertorio contemporaneo, di cui laVerdi da sempre si fa ambasciatrice; vocazione attestata anche da un’illustre presenza:Silvia Colasanti nella veste di Compositore in Residenza.

La tradizione mahleriana dell’Orchestra Verdi, dopo i Rückert-Lieder del concerto inaugurale, è rappresentata dal programma previsto dal 24 al 27 settembre in cui sarà eseguita la Quarta Sinfonia insieme al soprano Anna Lucia Richter. Ancora Mahler in altri due appuntamenti: il programma ascoltabile dal 29 ottobre al 1° novembre, in cui il Maestro Claus Peter Flor dirigerà la Sinfonia n.1 in Re maggiore e il concerto intitolato Note di viaggio, il 12, 13 e 15 novembre, che vedrà il tenore tedesco Julian Pregardien impegnato nell’esecuzione dei mahleriani Lieder eines fahrenden Gesellen oltre alle Cinq mélodies populaires grecques di Maurice Ravel, nella versione per voce e orchestra. Completa il programma la Suite orchestrale Appalachian Spring di Aaron Copland, a concludere un viaggio intorno al mondo, dall’Austria, alla Francia, alla Grecia immaginata da Ravel, fino agli Stati Uniti di Copland, sotto la bacchetta di Alondra de la Parra.


Andiamo in Inghilterra per il concerto in programma dal 17 al 20 dicembre, in cui il tenore britannico Ian Bostridge offrirà al pubblico la sua interpretazione delle Folk Songs di Benjamin Britten, di fianco alla meravigliosa Sinfonia n.41 in Do maggiore di Wolfgang Amadeus Mozart, che dà il titolo (Jupiter), diretta dal giovane Jaume Santonja. Una serie di ottimi cantanti che s’inseriscono nell’alveo dei grandi solisti che si affiancano all’Orchestra Verdi in questi quattro mesi. A partire dal Primo Clarinetto dell’Orchestra, Fausto Ghiazza, protagonista, insieme al Direttore Musicale Flor, del programma intitolato L’ultimo Mozart, dal 1° al 4 ottobre 2020: il Concerto per Clarinetto e Orchestra in La maggiore K.622, composto due mesi prima della scomparsa del genio salisburghese, affiancato dalla Prima Sinfonia in Do maggiore di Carl Maria von Weber, il cui linguaggio può senz’altro rappresentare una naturale propaggine del classicismo maturo dell’ultimo Mozart.

E ancora Mozart, col giovane talento di Aaron Pilsan, pianista austriaco classe 1995, che renderà omaggio al compositore connazionale dal 22 al 25 ottobre, eseguendo il Concerto n.12 in La maggiore K.414, affiancato dalla Suite per Archi 1864, altro importante lavoro sinfonico del boemo Leós Janàček.

Altri due solisti “di casa” all’Auditorium di Milano: Luca Santaniello, insieme a Gianfranco Ricci, in Le Stagioni del Mondo, in programma dal 15 al 18 ottobre. Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi e le Cuatro Estaciones Porteñas di Astor Piazzolla, due lavori che, a distanza di secoli e di chilometri culturali, sembrano darci lo stesso messaggio: le Stagioni dell'Animo o della Natura segnano uno stesso ciclo nella vita di ogni uomo sulla terra. Un programma che mette a confronto due visioni del mondo radicalmente diverse, messe in musica anche da due “suoni” diversi: quello moderno dell’Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, e quello antico dell’Ensemble laBarocca, creatura nata nel 2008 dal desiderio del suo direttore Ruben Jais per costituire un gruppo di musicisti specializzati nella prassi esecutiva barocca.

Due appuntamenti della programmazione vedranno due musicisti nella doppia veste di solista e direttore. Il primo, il 10, l’11 e il 13 dicembre, sarà il britannico Wayne Marshall, che eseguirà un programma tutto francese: il Concerto per organo in Sol minore di Francis Poulenc, e la Prima Sinfonia di Georges Bizet. Il secondo, dal 3 al 6 dicembre, vedrà il violoncellista Nicolas Altstaedt impegnato nell’esecuzione del Primo Concerto per Violoncello e Orchestra di Dimitri Šostakóvič, oltre alla Sinfonia n.60 di Franz Joseph Haydn, detta “Il Distratto”.

 

Due giovani direttori sul podio di Largo Mahler: Alpesh Chauhan, dirigerà uno splendido programma intitolato Mondi romantici. L’8, il 9 e l’11 ottobre, laVerdi suona l’Idillio di Sigfrido di Richard Wagner, la Langsamer Satz di Anton Webern, e la Serenata n.2 op.16 di Johannes Brahms. L’altro è il tedesco Thomas Guggeis, dal 5 all’8 novembre, che dirigerà l’ouverture Le Ebridi e la Sinfonia n.3 op.56 di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Ritorna il tema del viaggio, col programma denominato Fuga al Nord, dal 19 al 22 novembre, quando l’estone KrIstjan Järvi porta l’Auditorium di Milano verso nuove latitudini, dirigendo un programma con musiche di Arvo Pärt, Max Richter, Steve Reich, Sven Helbig, Ludwig van Beethoven e Kristjan Järvi stesso.

Voliamo in Russia il 26, il 27 e il 29 novembre, col programma Poesia in Musica, in cui verrà eseguita la Sinfonia n.14 op.135 di Dimitri Šostakóvič insieme al maestro Maxim Rysanov. Completano questo viaggio due classici del Natale: il 16 dicembre il Messiah di Georg Friedrich Händel diretto da Ruben Jais insieme all’Ensemble vocale e strumentale laBarocca, e il Concerto di Natale, il 19 e il 20 dicembre, diretto da Luigi Ripamonti, con musiche tradizionali natalizie di Johann Ritter von Herbeck, David Willcocks, Mykola Leontovyč e molti altri, insieme a una delle compagini giovanili di casa all’Auditorium di Milano: il Coro I Giovani de laVerdi.

 

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