
Il 24 maggio del 1900 nasceva a Napoli uno dei più grandi artisti italiani del Novecento. Attore, drammaturgo e poeta, ha interpretato e realizzato numerose opere teatrali. Da "Natale in casa Cupiello" a "Gli esami non finiscono mai", ecco alcuni dei suoi lavori più celebri riscoperti nel giorno dell'anniversario della sua nascita

Figlio d'arte del commediografo e attore Eduardo Scarpetta, il 24 maggio del 1900 nasceva a Napoli uno dei più grandi artisti italiani del secolo: Eduardo De Filippo
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I primi passi nel mondo dello spettacolo comincia a muoverli nel 1914 quando si unisce alla compagnia teatrale del fratellastro Vincenzo Scarpetta, con cui lavora anche la sorella Titina. Sin dai primi anni della sua carriera, accanto alla passione per la recitazione, matura il desiderio di essere anche autore e regista. Così nel 1920 scrive la sua prima commedia in atto unico: "Farmacia di turno"

Le prime esperienze in proprio dell'artista risalgono, invece, al 1927. Al termine di quella stagione teatrale Eduardo De Filippo mette su una cooperativa di attori di cui chiama a far parte anche la sorella Titina e il fratello Peppino. A loro si unisce Michele Galdieri: nasce così la Compagnia Galdieri-De Filippo. Nel 1928, quindi, Eduardo scrive "Filosoficamente"

A partire dal 1931 i tre fratelli De Filippo, Eduardo, Peppino e Titina, fondano una compagnia teatrale tutta loro: "I De Filippo". Si tratta dell'alba del Teatro Umoristico che debutterà a Roma per poi esibirsi anche a Milano. I tre, nelle loro opere e interpretazioni, si rifanno all'antica commedia dell'arte e alle sue tipiche forme farsesche

Ma il 1931 è anche l'anno di una delle commedie più celebri nel repertorio di Eduardo De Filippo: il 25 dicembre va in scena per la prima volta al teatro Kursaal di Napoli "Natale in casa Cupiello". Si tratta di una commedia tragicomica che racconta in tre atti la quotidianità della famiglia Cupiello e che rappresenta, di fatto, il debutto del Teatro Umoristico I De Filippo

Nonostante l'autore non lo abbia mai confermato, sono rilevabili in questa commedia alcuni aspetti autobiografici. Su tutti i nomi dei due protagonisti: Luca e Concetta, gli stessi dei nonni di Eduardo

La produzione teatrale di Eduardo negli anni Trenta è fittissima. Oltre a "Natale in casa Cupiello", sono 19 le commedie realizzate e andate in scena in questo periodo della carriera del grande artista

Negli anni Trenta Eduardo fa la conoscenza di Luigi Pirandello. Si rivelerà un incontro decisivo per il suo percorso artistico. Dal sodalizio tra i due nascerà l'opera scritta a quattro mani "L'abito nuovo" del 1935, appartenente al filone della "Cantata dei giorni pari", raccolta di tutte le commedie di Eduardo a partire dal 1920

Il teatro eduardiano affonda le proprie radici nella commedia dell'arte, come è evidente dalla rivisitazione di alcune delle più celebri maschere del passato. Risale al 1957, ad esempio, la commedia "Il figlio di Pulcinella", la storia di un vecchio solo e credulone, che si fa sfruttare a causa della sua ingenuità. Ma l'arrivo del figlio segreto dall'America darà una svolta decisiva

Anche nel corso degli anni Quaranta Eduardo continua a scrivere in maniera assidua. Risalgono proprio a questo periodo opere come "Napoli milionaria!" (1945), "Quest fantasmi" e "Filumena Marturano" (nella foto una scena con Eduardo e la sorella Titina), entrambe del 1946

Verso la fine degli anni Quaranta, Eduardo decide di investire tutti i propri risparmi nell'acquisto e nella ristrutturazione dello storico teatro San Ferdinando di Napoli. Verrà inaugurato nel gennaio del 1954 con la messa in scena dell'opera "Pallummella zompa e vola"

Con la sua opera Eduardo De Filippo ha elevato a teatro d'arte il teatro dialettale, che prima di lui difficilmente veniva giudicato positivamente dalla critica. Nella foto i fratelli De Filippo in uno scatto realizzato a teatro a Napoli nell'ottobre del 1934

Eduardo, pur portando avanti una carriera parallela nel cinema e nella televisione, ha continuato a scrivere opere teatrali fino ai primi anni Settanta

La sua ultima opera originale, peraltro tra le più celebri nel repertorio dell'artista, è "Gli esami non finiscono mai" del 1973, la storia di Guglielmo Speranza che si mette a nudo davanti al pubblico raccontando la propria vita

Per questa commedia, Eduardo riceverà nel 1974 il premio Pirandello per il teatro
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