Coronavirus, Cesare Cremonini racconta la sua quarantena su Instagram

Spettacolo

Matteo Rossini

Il cantautore ha pubblicato sul suo profilo Instagram un ricordo che ha subito conquistato i fan. Scopriamo insieme lo scatto condiviso da Cesare Cremonini.

In queste settimane tantissimi artisti italiani e internazionali stanno raccontando la loro quarantena attraverso video e foto condivise sui propri profili Instagram. Poche ore fa i Backstreet Boys hanno catturato l’attenzione del pubblico con un filmato in cui si sono esibiti sulle note di uno dei brani più iconici della musica pop, ovvero “I Want It That Way”.

Parallelamente, altri volti di fama mondiale stanno cercando di tenere compagnia ai fan attraverso numerose iniziative, se le Little Mix (qui potete trovare tutte le loro foto più belle da X Factor UK a “Break up Song”) hanno pubblicato il nuovo singolo con lo scopo di far ballare i fan, il cantante dei Thirty Seconds To Mars ha ideato il “Jared Leto Cinema Club”.

Cesare Cremonini: “Pensavo di averlo perso”

Cesare Cremonini, classe 1980, è uno degli artisti più amati dal pubblico del Bel paese. Nelle scorse ore il cantautore ha condiviso una foto che ha subito fatto il giro del web. Infatti, la voce di “Latin Lover” ha mostrato un tenero ricordo appartenente a molti anni fa, questo l’inizio del messaggio scritto sul suo profilo Instagram: “Restando a casa sto ordinando la marea di fogli e quaderni su cui ho scritto canzoni fin da ragazzino. Mi è capitato tra le mani anche questo. Pensavo di averlo perso. Qualcosa di grande. Il foglio era quello del quaderno di appunti di latino, che spesso durante i primi anni di liceo veniva dopo matematica. Io in latino avevo 5 di media. Proprio la sufficienza non ne voleva sapere. Erano così tanti i 5 che iniziai ad auto convincermi che il massimo fosse 7, per proteggere l’autostima".

In seguito il cantautore ha continuato: "Stavo scarabocchiando il quaderno con autografi e firme inventate a seconda delle professioni che avrei potuto intraprendere (la mia ossessione di sempre, tanto che avevo previsto una firma anche fossi diventato medico, molto incasinata) e stelline anti stress, ma soprattutto canzoni. Guido Vecchione, il mio compagno di banco del liceo era nei guai con Chiara. Parlava bisbigliando come una macchinetta e io, semplicemente, prendevo appunti. La tecnica era quella di ascoltare Guido rivolgendo lo sguardo sempre fisso come un lama verso la professoressa, scrivendo le parole chiave. A un certo punto, in un mare di lamenti incomprensibili, disse: 'c’è qualcosa di grande tra di noi'. Buttai giù le prime parole. Almeno questo è quello che avevo assorbito. Della gran polemica!”.

Cesare Cremonini: “La prima strofa fu scritta su questo foglio”

Infine il cantante ha concluso: “Mi sarebbe piaciuto iniziare con 'Once upon a time you dressed so fine', ma ancora Dylan non lo conoscevo. Qualcosa di grande, di fatto, è una canzone polemica. Vinse il Festivalbar 3 anni dopo. La prima strofa fu scritta su questo foglio. Insieme alle firme. Insieme alle stelle. In questi giorni vi mostro altro”.
 

Visualizza questo post su Instagram

Restando a casa sto ordinando la marea di fogli e quaderni su cui ho scritto canzoni fin da ragazzino. Mi è capitato tra le mani anche questo. Pensavo di averlo perso. Qualcosa di grande. Il foglio era quello del quaderno di appunti di latino, che spesso durante i primi anni di liceo veniva dopo matematica. Io in latino avevo 5 di media. Proprio la sufficienza non ne voleva sapere. Erano così tanti i 5 che iniziai ad auto convincermi che il massimo fosse 7, per proteggere l’autostima. Stavo scarabocchiando il quaderno con autografi e firme inventate a seconda delle professioni che avrei potuto intraprendere (la mia ossessione di sempre, tanto che avevo previsto una firma anche fossi diventato medico, molto incasinata) e stelline anti stress, ma soprattutto canzoni. Guido Vecchione, il mio compagno di banco del liceo era nei guai con Chiara. Parlava bisbigliando come una macchinetta e io, semplicemente, prendevo appunti. La tecnica era quella di ascoltare Guido rivolgendo lo sguardo sempre fisso come un lama verso la professoressa, scrivendo le parole chiave. A un certo punto, in un mare di lamenti incomprensibili, disse: “c’è qualcosa di grande tra di noi”. Buttai giù le prime parole. Almeno questo è quello che avevo assorbito. Della gran polemica! Mi sarebbe piaciuto iniziare con “Once upon a time you dressed so fine”, ma ancora Dylan non lo conoscevo. 😂 Qualcosa di grande, di fatto, è una canzone polemica. Vinse il Festivalbar 3 anni dopo. La prima strofa fu scritta su questo foglio. Insieme alle firme. Insieme alle stelle. In questi giorni vi mostro altro.

Un post condiviso da cesarecremonini (@cesarecremonini) in data:

Spettacolo: Per te