Nureyev, il protagonista di "The White Crow" a Sky Tg24: “Era diverso, il migliore”. VIDEO

Spettacolo

Chiara Ribichini

“Rudy mi ha insegnato a raggiungere gli obiettivi impossibili perché il mondo non è bello come ci sembra”. Così Oleg Ivenko, protagonista del film di Fiennes, in onda stasera su Sky Cinema Due. Il danzatore si esibirà dal 24 al 26 gennaio a Roma nel Gala Les Étoiles

“Sono un contadino dell’Unione Sovietica, nato su un treno. Ho bisogno di mostrare al mondo che sono il migliore. Io sono Rudolf Nureyev”. 
E' stato il più grande danzatore di sempre. Un rivoluzionario, un outsider. Un corvo bianco, come veniva chiamato in Russia. Un soprannome che il regista Ralph Fiennes ha scelto come titolo del suo film, The White Crow, in onda in prima tv stasera alle 21.15 su Sky Cinema Due. “Era diverso dagli altri. Lavorava di più. Voleva essere il numero uno” sottolinea a Sky Tg24 Oleg Ivenko, il giovane ballerino ucraino scelto per interpretare il tartaro volante. Lo incontriamo a Roma dove parteciperà al Gala Les Étoiles, una tre giorni a cura di Daniele Cipriani, dal 24 al 26 gennaio, che vedrà esibirsi a Roma nella Sala S. Cecilia, Auditorium Parco della Musica di Romal, le più grandi stelle del balletto internazionale (FOTO).
“Sono qui, non avrei mai potuto immaginare tutto questo. Sento una grande responsabilità. Grazie al film sono diventato famoso e questo mi sta dando la possibilità di esibirmi nel mondo”.

La fuga di Nureyev il cuore del film

Nureyev era un rivoluzionario, un outsider, un corvo bianco. Non solo sul palco. Se in scena ha superato ogni limite fisico, mostrando salti e virtuosismi mai visti prima, nella vita Rudy ha abbattuto quel muro che impediva a lui, cittadino dell’Unione Sovietica, di esser libero. La pellicola si concentra proprio su quel momento. Su quando, nel 1961, durante una tournée a Parigi, il tartaro volante decise di disertare la patria e chiedere asilo politico al governo francese.
“Nureyev mi ha insegnato a godere qualsiasi momento della vita e raggiungere gli obiettivi impossibili perché il mondo non è così bello come ci sembra. Per sorpassare tutte le difficoltà devi essere una persona davvero forte”.

Ivenko: "Per evitare di restare intrappolati nel ruolo di Nureyev bisogna fare un altro film”

23 anni, ucraino, primo ballerino della Compagnia di Stato di Opera e Balletto di Kazan nella Repubblica russa del Tatarstan, Ivenko rievoca non solo lo sguardo del tartaro volante ma anche quel misto di ironia e vanità che caratterizzava Rudy fuori dal teatro.
Per vestire i panni di Nureyev, racconta di aver studiato “inglese e recitazione. Fiennes era il mio tutor personale. Ho guardato tantissimi video e letto tanti libri. Ho seguito con molta attenzione come ballava Rudolph in modo molto attento e dettagliato. Ho cercato di trasmettere il suo essere plastico”. Ivenko, alla sua prima esperienza cinematografica, non nasconde il desiderio di continuare anche la sua carriera di attore. “Per evitare di essere associati sempre a Nureyev bisogna fare un altro film" ammette sorridendo. "Vediamo che programmi ha Dio per me, ma ho già un team che mi aiuta a lavorare anche in questa direzione”. 
Al primo posto resta comunque la danza. “Prima del film io e Nureyev avevamo solo somiglianze fisiche, i nostri caratteri sono diventati simili. In che senso? Lo vedrete sul palcoscenico”.

Un gala in cui la danza incontra il cinema e la moda

A Roma Ivenko danzerà un assolo, uno dei più amati da Nureyev, Gayane, e un pas de deux (Harlequinade) insieme con l’étoile a sorpresa del Gala, che ci svela in anteprima: Ana Sophia Scheller.
Tante le star che si esibiranno in quello che ormai è diventato un appuntamento fisso nel panorama della danza internazionale.
Tra queste, dal Bolshoi di Mosca la coppia Denis Rodkin ed Eleonora Sevenard, l'argentina Marianela Nuñez, principal del Royal Ballet, la direttrice dell'Opera di Parigi Aurélie Dupont, il tedesco Friedemann Vogel e Sergio Bernal del Balletto Nazionale Spagnolo, che indosserà uno dei due abiti firmati da Roberto Capucci. E' la prima volta che lo stilista crea costumi per un balletto. Non solo danza dunque al Gala Les Étoiles ma anche cinema e moda.

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