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Festival di Venezia 2019, tutti i film in concorso

Spettacolo

Sono 21 i film in corsa per il Leone d'oro in questa 76/ma edizione che inizia mercoledì 28 agosto compreso il tris italiano, ovvero Il Sindaco del Rione Sanità di Mario Martone, Martin Eden di Pietro Marcello e La Mafia non e più quella di una volta di Franco Maresco. Ecco in estrema sintesi tutti film in concorso

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Il Sindaco del Rione Sanità

Regia: Mario Martone
Interpreti: Francesco Di Leva, Massimiliano Gallo, Roberto De Francesco, Adriano Pantaleo, Daniela Ioia, Giuseppe Gaudino

La sinossi

Antonio Barracano, uomo d’onore che sa distinguere tra gente per bene e gente carogna, è Il Sindaco del Rione Sanità. Con la sua carismatica influenza e l’aiuto dell’amico medico amministra la giustizia secondo suoi personali criteri, al di fuori dello Stato e al di sopra delle parti. Chi ‘tiene santi’ va in Paradiso e chi non ne ha va da Don Antonio, questa è la regola. Quando gli si presenta disperato Rafiluccio Santaniello, il figlio del fornaio, deciso a uccidere il padre, Don Antonio riconosce nel giovane lo stesso sentimento di vendetta che da ragazzo lo aveva ossessionato e poi cambiato per sempre. Il Sindaco decide di intervenire per riconciliare padre e figlio e salvarli entrambi. Il Sindaco del Rione Sanità di Eduardo De Filippo diventa un film di forte attualità, capace di raccontare l’eterna lotta tra bene e male.

Commento del regista

Il Sindaco di Eduardo De Filippo, Antonio Barracano, è un uomo di settantacinque anni, il mio ne ha la metà. Un così deciso spostamento d’età del protagonista consente in questo film di mettere il grande testo di Eduardo alla prova della contemporaneità (oggi i boss sono giovanissimi) e di leggerlo come nuovo. Non aspettatevi le illusioni del vecchio Barracano nato nell’Ottocento, che ancora consentivano di tracciare dei confini morali: qui affiora un’umanità feroce, ambigua e dolente, nella quale il bene e il male si confrontano in ogni personaggio e le due città di cui sempre si parla a Napoli (la legalitaria e la criminale) si scontrano in una partita sorprendente.

Martin Eden

Regia: Pietro Marcello
Interpreti: Luca Marinelli, Carlo Cecchi, Jessica Cressy, Vincenzo Nemolato, Marco Leonardi, Denise Sardisco, Carmen Pommella

La sinossi

Dopo aver salvato da un pestaggio Arturo, giovane rampollo della borghesia industriale, il marinaio Martin Eden viene ricevuto nella casa della famiglia del ragazzo. Qui conosce Elena, la bella sorella di Arturo, di cui si innamora al primo sguardo. La giovane donna, colta e raffinata, diventa non solo un’ossessione amorosa ma il simbolo dello status sociale cui Martin aspira a elevarsi. A costo di enormi fatiche e affrontando gli ostacoli della propria umile origine, Martin insegue il sogno di diventare scrittore e – influenzato dal vecchio intellettuale Russ Brissenden – si avvicina ai circoli socialisti, entrando per questo in conflitto con Elena e il suo mondo borghese.

Commento del regista

Martin Eden racconta la nostra storia, la storia di chi si è formato non nella famiglia o nella scuola, ma attraverso la cultura incontrata lungo la strada. È il romanzo degli autodidatti, di chi ha creduto nella cultura come strumento di emancipazione e ne è stato, in parte, deluso. Un libro di grande attualità politica, che rivela la capacità di Jack London di vedere le fosche tinte del futuro, le perversioni e i tormenti del ventesimo secolo. Abbiamo immaginato il nostro Martin attraversare il Novecento, o meglio una ‘crasi’, una trasposizione trasognata del secolo, libera da coordinate temporali, ambientata non più nella California del romanzo ma in una Napoli che potrebbe essere una qualsiasi città portuale (non solo) d’Italia.

La Mafia non è più quella di una volta

Regia: Franco Maresco
Interpreti: Letizia Battaglia, Ciccio Mira

La sinossi

Nel 2017, a 25 anni dalle stragi di Capaci e via D’Amelio, Franco Maresco decide di realizzare un nuovo film. Per farlo, trova impulso in un suo recente lavoro dedicato a Letizia Battaglia, fotografa ottantenne che con i suoi scatti ha raccontato le guerre di mafia, definita dal New York Times una delle “undici donne che hanno segnato il nostro tempo”. Il regista sente il bisogno di affiancare a Letizia una figura proveniente dall’altra parte della barricata: Ciccio Mira, ‘mitico’ organizzatore di feste di piazza, già protagonista nel 2014 di Belluscone. Una storia siciliana. Nei pochi anni che separano i due film, Mira sembra cambiato. Forse cerca un riscatto, come uomo e come manager, al punto da organizzare un singolare evento allo Zen di Palermo: i neomelodici per Falcone e Borsellino. Eppure le sue parole tradiscono ancora una certa nostalgia per “la mafia di una volta”. Intanto, assistendo alle celebrazioni dei martiri dell’antimafia, il disincanto di Maresco si confronta con la passione di Battaglia.

Commento del regista

Questo film è l’inevitabile seguito di Belluscone. Una storia siciliana, presentato a Venezia nel 2014. Devo ammettere che non è stato per niente facile, cinque anni dopo, tornare a raccontare una storia con dentro, ancora una volta, i cantanti neomelodici e la mafia. La mia sensazione, però, è di essermi spinto oltre rispetto al film precedente. In un territorio in cui la distinzione tra bene e male, tra mafia e antimafia, si è azzerata e tutto, ormai, è precipitato in uno spettacolo senza fine e senza alcun senso.

La veritè

Regia: Kore-eda Hirokazu
Interpreti: Catherine Deneuve, Juliette Binoche, Ethan Hawke, Clementine Grenier, Ludivine Sagnier

La sinossi

La pellicola è la storia di Fabienne (Catherine Deneuve), star del cinema francese. L'incontro con la figlia Lumir (Juliette Binoche) tornata a Parigi da New York con marito (Ethan Hawke) e figlia sarà un modo di fare i conti.

Commento del regista

“Se ho voluto affrontare la sfida di girare il primo film all’estero – in una lingua che non è mia e con un cast tutto francese – è perché ho avuto il privilegio di incontrare attori e collaboratori che volevano fare un film con me. La vérité è il risultato di questo atto di fiducia. Cos’è che rende tale una famiglia? La verità o le bugie? E cosa scegliereste, tra una verità crudele e una bugia a fin di bene? Queste sono le domande che non ho mai smesso di pormi durante la realizzazione del film. Spero che gli spettatori coglieranno l’opportunità per trovare le loro risposte.”

The painted bird

Regia: Vaclav Marhoul
Interpreti: Petr Kotlár, Udo Kier, Lech Dyblik, Jitka Čvančarová, Stellan Skarsgård, Harvey Keitel, Julian Sands, Barry Pepper, Aleksey Kravchenko

La sinossi

E’ la storia di un giovane ebreo, spedito dai genitori in Europa orientale per evitare le persecuzioni naziste. Morta la zia che l'accompagna si ritroverà a dover contare solo su stesso.

Commento del regista

“The Painted Bird non è un film di guerra e nemmeno un film sull’Olocausto. A mio vedere, è una storia senza tempo. La lotta tra le tenebre e la luce, tra il bene e il male e tra molti altri opposti. Questa storia ci obbliga a farci numerose domande scomode e a trovare da soli risposte spesso molto dolorose. Instilla dubbi profondi sullo scopo e sul destino della specie Homo sapiens, dubbi tanto dolorosi da farci aggrappare a qualsiasi spiraglio positivo. Solo nelle tenebre possiamo vedere la luce. Almeno questa è la mia lettura di The Painted Bird. Per me la speranza risplende attraverso tutti gli orrori possibili. Per ogni artista, trattare questi temi è una sfida: quasi una questione di vita o di morte.”

Waiting for The Barbarians

Regia: Ciro Guerra 
Interpreti: Mark Rylance, Johnny Depp, Robert Pattinson, Greta Scacchi.

La sinossi

Basato sul romanzo omonimo del Premio Nobel J. M. Coetzee, che ne firma anche la sceneggiatura, il film racconta la storia della crisi di coscienza di un magistrato che si ribella al regime in uno sperduto avamposto sul confine desertico di un impero senza nome.

Commento del regista

“Quando abbiamo incominciato a lavorare all’adattamento del romanzo di J. M. Coetzee, pensavo che la vicenda fosse ambientata in un mondo e in un’epoca lontani. Tuttavia, mentre le riprese del film procedevano, la distanza nel tempo e nello spazio si è ridotta sempre più. Ora che abbiamo concluso, la trama si è trasformata in una storia sulla contemporaneità.”

Babyteeth

Regia: Shannon Murphy
Interpreti: Eliza Scanlen, Toby Wallace, Emily Barclay, Eugene Gilfedder, Essie Davis, Ben Mendelsohn

La sinossi

Il regista australiano mette in scena amore e malattia. La tranquilla vita di Henry e Anna Finlay viene sconvolta quando la giovane figlia ammalata Milla si innamora di Moses, piccolo spacciatore di quartiere.

Commento del regista

Lan Xin Da Ju Yuan (Teatro Lyceum)
Regia: Lou Ye
Interpreti: Gong Li, Mark Chao, Joe Odagiri, Pascal Greggory, Tom Wlaschiha, Huang Xiangli

La sinossi

Il film è ambientato nella Shanghai del 1941. Un'attrice che lavora sotto copertura per gli Alleati, scopre i piani degli invasori giapponesi per attaccare Pearl Harbor.

Commento del regista

“Quando ero bambino, seguivo i miei genitori che lavoravano dietro le quinte del Teatro Lyceum di Shanghai. Lì ho trascorso molti momenti interessanti; mi mescolavo agli attori in costume e li osservavo recitare nei ruoli più disparati, mettere in scena l'amore e l'odio, le separazioni, la vita e la morte. Poi li vedevo uscire di scena e chiacchierare nei camerini. Li seguivo anche in quei momenti, quando lasciavano il teatro per ritornare alla vita reale, monotona e scialba. Fu un’esperienza fantastica vivere il passaggio continuo tra finzione e realtà. Molti anni più tardi, la lettura di La donna vestita di rugiada di Hong Ying (un romanzo sul periodo di ‘isola solitaria’ di Shanghai) suscitò in me le stesse sensazioni. La prima settimana del dicembre 1941 cambiò la storia del mondo, sebbene le persone allora non lo sapessero. Inconsapevoli del loro futuro, vivevano la propria vita come sempre, calate nella routine quotidiana e inseguendo i propri obiettivi. Durante quel periodo, dentro e fuori dal teatro, sul palcoscenico e lontano dal palcoscenico, le persone si stavano lentamente avvicinando all’ignoto ‘sabato’ che avrebbe segnato il loro destino. Questo film parla del destino di diverse persone negli anni di una complessa crisi mondiale. È anche un dialogo con la cosiddetta Scuola del ‘sabato’, un’importante corrente nella storia della letteratura contemporanea cinese”.

The Laundromat

Regia: Steven Soderbergh
Interpreti: Meryl Streep, Gary Oldman, Antonio Banderas, Jeffrey Wright, Matthias Schoenaerts, James Cromwell, Sharon Stone

La sinossi

Il film si incentra sullo scandalo dei Panama Papers. Ovvero degli oltre 11 milioni di documenti che dimostravano come dagli anni 70 al 2015 capi di governo, politici e potenti del mondo avessero dirottato le proprie ricchezze spostandole nel paradiso fiscale di Panama.

J'accuse (L’ufficiale e la spia)

Regia: Roman Polanski
Interpreti: Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, Grégory Gadebois

La sinossi

Il regista Polanski ci porta al 5 gennaio 1895 quando il capitano alsaziano di origine ebraica Alfred Dreyfus viene accusato di essere spia della Germania e condannato all'ergastolo. Quanto pesò l'antisemitismo su questa sua ingiusta condanna che ha riempito migliaia di pagine?

Commento del regista

“Il film è basato sull’affaire Dreyfus, argomento cui penso da molti anni. In questo scandalo di vaste proporzioni, forse il più clamoroso del diciannovesimo secolo, si intrecciano l’errore giudiziario, il fallimento della giustizia e l’antisemitismo. Il caso Dreyfus divise la Francia per dodici anni, causando una vera e propria sollevazione in tutto il mondo, e rimane ancora oggi un simbolo dell’iniquità di cui sono capaci le autorità politiche, nel nome degli interessi nazionali.”

Joker

Regia: Todd Phillips
Interpreti: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy

La sinossi

Joaquin Phoenix riporta sul grande schermo la maschera da villain per antonomasia. Siamo nella citta' immaginaria di Ghotam City qui un comico fallito ed emarginato dalla società, un uomo ai margini troverà il suo riscatto indossando un costume da clown dallo spaventoso sorriso.

Commento del regista

“Mi ha sempre attratto la complessità di Joker e ho pensato che sarebbe stato interessante esplorarne le origini visto che nessuno lo aveva ancora fatto. Parte del suo mistero stava proprio nel non avere un’origine definita, quindi Silver Scott e io ci siamo seduti a scrivere una versione di come poteva essere prima che tutti lo conoscessimo. Abbiamo conservato certi elementi canonici e abbiamo ambientato la storia in una fatiscente Gotham City a cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta, epoca a cui risalgono alcuni grandi studi di personalità del cinema che amo. L’abbiamo scritta pensando a Joaquin Phoenix perché quando recita è capace di trasformarsi e va sempre fino in fondo. Speriamo di aver creato un personaggio per il quale emozionarsi, per cui parteggiare, fino al punto in cui non sarà più possibile.”

Gloria Mundi

Regia: Robert Guèdiguian
Interpreti: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Anaïs Demoustier, Robinson Stévenin, Lola Naymark

La sinossi

La pellicola è ambientata a Marsiglia. Qui, dopo aver una lunga condanna, Daniel torna a casa. Sylvie, sua ex moglie, l'ha avvertito che è diventato nonno: Mathilda, la loro figlia, ha infatti dato alla luce Gloria.

Commento del regista

“Parafrasando Marx: ovunque regni, il neocapitalismo ha schiacciato relazioni fraterne, amichevoli e solidali, e non ha lasciato altro legame tra le persone, se non il freddo interesse e il denaro, annegando tutti i nostri sogni nelle gelide acque del calcolo egoistico. Ecco cosa vuole dimostrare questo crudele racconto sociale attraverso la storia di una famiglia ricostituita, fragile come un castello di carte. Ho sempre pensato che il cinema dovrebbe commuoverci, a volte donandoci un esempio del mondo come potrebbe essere, altre volte mostrandoci il mondo così com’è. In breve, abbiamo bisogno sia di commedie sia di tragedie per continuare a mettere in discussione il nostro stile di vita. E dobbiamo continuare a interrogarci più che mai in questi tempi difficili, per non soccombere all’illusione che ci sia qualcosa di naturale nelle società in cui viviamo.”

Om Det Oändliga (Sull’infinito)

Regia: Roy Andersson
Interpreti: Jan-Eje Ferling, Martin Serner, Bengt Bergius, Tatiana Delaunay, Anders Hellström, Thore Flygel

La sinossi

Una riflessione sulla vita umana in tutta la sua bellezza e crudeltà, splendore e banalità. Trasportati in un sogno, siamo guidati dalla gentile voce narrante di una Sherazad. Momenti irrilevanti assumono lo stesso significato degli eventi storici: una coppia fluttua su una Colonia devastata dalla guerra; mentre accompagna la figlia a una festa di compleanno, un padre si ferma per allacciarle le scarpe sotto una pioggia battente; ragazze adolescenti ballano all’esterno di un caffè; un esercito sconfitto marcia verso un campo di prigionia. Ode e lamento al tempo stesso, Om det oändliga è un caleidoscopio di tutto ciò che è eternamente umano, una storia infinita sulla vulnerabilità dell’esistenza.

Commento del regista

“La cornucopia è il mitico corno di una capra, ed è ricolma di simboli di ricchezza e abbondanza. Di solito è rappresentata traboccante di prodotti e di frutta di ogni genere: un’abbondanza generosa che, secondo il mito, non diminuisce mai, perché vera e propria rappresentazione dell’inesauribilità infinita. È stato il mito greco a ispirarmi a unire tutte queste scene, tutti questi temi in uno stesso film. Io voglio sottolineare la bellezza di essere vivi e umani, ma per dimostrarlo ci vuole un contrasto, bisogna rivelare anche il lato peggiore. Questo film è sull’infinità dei segni dell’esistenza.”

Marriage Story

Regia: Noah Baumbach
Interpreti: Scarlett Johansson, Adam Driver e Laura Dern.

La sinossi

Un regista e sua moglie attrice in lotta in un faticoso divorzio in atto tra New York e Los Angeles.

Commento del regista

“I film sono stati per me una cura in alcuni dei momenti più bui della mia vita e mi hanno aiutato a capire ciò che credevo andasse oltre la mia comprensione. Sedendomi in una sala cinematografica, lasciavo che il meccanismo dell’empatia insito nel cinema agisse su di me. Il divorzio è la storia che accomuna moltissimi matrimoni, ed è fonte di vergogna e isolamento. Il sistema giuridico che regolamenta il divorzio è inevitabilmente concepito per dividere. Divide le persone, la famiglia, la proprietà e il tempo. Isola ogni singolo individuo all’interno della propria storia e offusca il punto di vista dell’altra persona. Io volevo offrire una nuova prospettiva, fare una proposta più generosa. Volevo trovare la storia d’amore all’interno del crollo. La speranza nelle aule di tribunale, in mezzo ai documenti e alle regole. I film sono un antidoto al divorzio. Un mondo non di separazione ma di amore.”

Ad Astra

Regia: James Gray
Interpreti: Brad Pitt, Tommy Lee Jones Liv Tyler, Donald Sutherland

La sinossi

La pellicola si muove tra spazi siderali e paternità. L'astronauta Roy McBride parte per una missione impossibile verso Nettuno per ritrovare il padre disperso e per svelare un mistero.

Commento del regista

“Ho trovato una citazione di Arthur C. Clarke, autore di 2001: Odissea nello spazio: “Esistono due possibilità: o siamo soli nell’universo, o non lo siamo. Entrambe sono terrificanti”. Allora ho pensato che non avevo mai visto un film su di noi, soli nell’universo. L’idea dei viaggi nello spazio è bella e terrificante al tempo stesso: io sono un grande sostenitore delle esplorazioni spaziali, che però a volte sono semplicemente un modo per fuggire. Questo mi ha trasportato in una dimensione intima: la storia di un padre e di un figlio. Spero che le persone capiscano che dobbiamo apprezzare le esplorazioni e amare la Terra. Bisogna preservare la Terra e i legami umani, a ogni costo.”

Guest Of Honour

Regia: Atom Egoyan
Interpreti: David Thewlis, Laysla De Oliveira, Luke Wilson, Rossif Sutherland

La sinossi

Veronica, giovane insegnante, è accusata di molestie sessuali su uno studente minorenne. Nonostante le accuse siano false, Veronica continua a respingere i tentativi del padre, ispettore sanitario, di organizzare il suo rilascio, forse per pagare una colpa del passato.

Commento del regista

“In che modo possiamo accedere alle parti cruciali di una storia personale quando le persone che custodiscono queste storie non sono più presenti? Ho sviluppato un’autentica ossessione per un padre e una figlia che agiscono stranamente per ragioni che nessuno dei due riesce a comprendere. Esistono svariate versioni del loro passato che si contendono l’attenzione. Usano argomenti diversi per segnalare cose di cui nessuno dei due riesce a parlare. In molti dei miei film la tecnologia riveste un ruolo fondamentale tra rituali dimenticati e promesse fuori luogo. Sono affascinato dalla complessità di come alla fine la verità si manifesta. Ci sono cose che un genitore può dire a un figlio e storie che sono nascoste fino a quando è troppo tardi.”

A Herdade (La Tenuta)

Regia: Tiago Guedes
Interpreti: Albano Jerónimo, Sandra Faleiro, Miguel Borges, Ana Vilela da Costa, João Vicente, João Pedro Mamede

La sinossi

Il regista portoghese mette in scena il racconto di una famiglia che possiede una delle più grandi tenute sulla riva sud del fiume Tagus. Attraverso la storia della loro fattoria, si racconta la vita politica, economica e sociale del Portogallo dagli anni '40 fino ai giorni nostri.

Commento del regista

“La ‘herdade’, che ha origine dal latino ‘hereditas’, è in questo film un regno dominato da un uomo carismatico e progressista, in un Paese sottoposto a una dittatura fascista. Il luogo funge da metafora di tutto ciò che accade al nostro straordinario protagonista. Sia la proprietà che l’uomo, entrambi inizialmente grandiosi, con il passare del tempo sono inevitabilmente destinati a scontrarsi con i venti del cambiamento, a rivelare le imperfezioni, le zone grigie, e a crollare. Lungo tutto il corso della vita, le scelte che facciamo ci definiscono, ma portiamo con noi qualcosa che non riusciamo a percepire né a controllare. Qualcosa che è nato con noi, che abbiamo ereditato. Questo film ci racconta delle inevitabili connessioni che ci definiscono e ci condizionano.”

Ema

Regia: Pablo Larrain
Interpreti: Mariana Di Girolamo, Gael Garcia Bernal

La sinossi

Si tratta della storia di una coppia che si ritrova a dover affrontare le conseguenze di un'adozione andata male, che rischia di mandare la loro famiglia in frantumi.

Commento del regista

“Una meditazione sul corpo umano, sulla danza e sulla maternità.”

Ji Yuan Tai Qi Hao

Regia: Yonfan
Interpreti: voci di Sylvia Chang, Zhao Wei, Alex Lam, Yao Wei, Tian Zhuangzhuang

La sinossi

Il regista Yonfan Porta A Venezia Un Film Di Animazione Sul Triangolo amoroso tra uno studente universitario, una madre single e la giovane figlia di quest'ultima. Sullo sfondo la Hong Kong del 1967.

Commento del regista

"Ji yuan tai qi hao parla soprattutto di me. Si tratta della storia di un amore disperato, farcito di ingredienti contraddittori: dentro e fuori, alti e bassi, vizio e virtù, guerra e pace, la bella e la bestia, est e ovest, eterodosso e classico, spirituale e fisico... il tutto mescolato a migliaia di immagini realizzate a mano che costellano l’intera pellicola. È il mio primo tentativo nell’ambito dell’animazione, perché è solo attraverso questa forma d’arte che posso trasmettere il mio sentimento di "desolazione nello splendore". È la mia lettera d’amore dedicata a Hong Kong e al cinema. Una storia che parla di ieri, oggi e domani. E soprattutto, è un film che parla di liberazione".

The Perfect Candidate

Regia di Haifaa Al-Mansour
Interpreti: Mila Alzahrani, Dhay, Nourah Al Awad, Khalid Abdulrhim

La sinossi

La prima regista donna dell'Arabia Saudita ha come protagonista del suo film Maryam, giovane dottoressa saudita, pronta per una vacanza a Dubai, che viene rimbalzata ai controlli dell'aeroporto di Riad perché il permesso rilasciato dal padre, suo tutore maschile come vuole la legge, non è stato rinnovato. Scoprirà la politica.

Commento del regista

“The Perfect Candidate è incentrato sulla figura di una dottoressa saudita che, sfidando il sistema patriarcale, si candida alle elezioni del consiglio municipale con l’obiettivo di riparare la strada che conduce all’ospedale dove lavora. Attraverso il suo percorso, voglio mostrare una visione ottimista del ruolo che le donne saudite possono ricoprire nella società unitamente al contributo che possono dare nell’atto di forgiare il proprio destino. Voglio incoraggiare le donne saudite a cogliere un’opportunità e a liberarsi dal sistema che ci ha deliberatamente ostacolato così a lungo. Il cambiamento deve necessariamente essere sostenuto e guidato dalle persone che hanno particolarmente bisogno di miglioramenti e di maggiore mobilità nella vita quotidiana. Il significato sottinteso del film ruota attorno alla necessità di celebrare e rendere omaggio alle nostre profonde tradizioni culturali e artistiche e di lasciare che esse guidino gli sforzi necessari a promuovere il processo di sviluppo e di modernizzazione del Paese. Tutte le manifestazioni artistiche pubbliche sono state proibite nella fase moderna di sviluppo del Paese. Ma con la riapertura di sale da concerto, cinema e gallerie d’arte in tutto il Regno, è importante volgere nuovamente lo sguardo alla ricca storia artistica che abbiamo quasi perduto. Esiste musica bellissima e un ricco patrimonio di immagini che dobbiamo riportare in vita, restaurare e rafforzare all’interno della nostra società. Con l’apertura dei cinema e il permesso di guidare concesso alle donne del Regno voglio mostrare lo sforzo immenso che il cambiamento reale comporterà. Le donne avranno l’opportunità di contribuire e partecipare a una società che per generazioni intere le ha estromesse. La parte più difficile per le donne ora è guardare oltre le antiquate convenzioni sociali e i modesti obiettivi che si erano prefissate precedentemente, mandare in frantumi i tabù che le attanagliano e decidere di tracciare nuovi percorsi per sé stesse e le loro figlie.”

Wasp Network

Regia: Olivier Assayas
Interpreti: Penélope Cruz, Edgar Ramírez, Gael García Bernal, Wagner Moura, Ana de Armas, Leonardo Sbaraglia

La sinossi

Il film racconta un pezzo di storia degli anni Novanta quando in Florida gruppi anticastristi tentano con ogni mezzo di rovesciare il regime cubano. I cubani rispondono creando il Wasp Network, un gruppo di spie con il compito di infiltrarsi e boicottarli.

Commento del regista

"La politica, come Shakespeare scrisse a proposito della vita, è un racconto narrato da uno stolto, pieno di rumore e furore, che non significa nulla. Ma è di questa passione che gli uomini vivono. E muoiono. I conflitti della Guerra Fredda hanno definito la mia generazione e delineato i contorni del presente. Le ceneri sono ancora accese e ci si può facilmente bruciare. Tuttavia, mi pare che oggi la distanza storica permetta di discuterne. Non certo con distacco, ma con la libertà e il rigore di un’analisi magnanima, seppur prudente. Senza farsi ingannare dalle maschere dell’ideologia. Mi interessa la storia moderna vista attraverso la lente della sua umanità, per come rivela nei suoi attori l’intima verità che definisce le azioni, la fede e gli errori. C’è un motivo per cui facciamo ciò che facciamo? Chi può essere giudice? Trascinati dalla ruota della storia, preda di demoni e illusioni, ma anche vittime di entrambi, gli attori nel dramma della politica sono nostri fratelli, così come noi siamo loro complici".