Sanremo 2019, Fabio Rovazzi ricorda padre scomparso: “So che il Festival arriva fin lassù”

Spettacolo
Fabio Rovazzi sul palco dell'Ariston (Ansa)

L’autore di “Andiamo a comandare” protagonista anche di un momento toccante dopo aver giocato parecchio sull’autoironia, definendosi “troppo ignorante” per l’Ariston

Canta, si prende in giro, ma commuove anche il pubblico, ricordando il padre. Fabio Rovazzi, tra gli ospiti della terza serata del Festival di Sanremo, fa quello che vuole, prendendo parzialmente in prestito il titolo di uno dei suoi successi. Ma il momento più toccante è l’omaggio al genitore scomparso. (IL PROGRAMMA DELLA FINALE)

“Caro papà, so che Sanremo arriva fin lassù”

"Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, prima di lasciare il palco - dice Rovazzi - vorrei dedicare due parole a una persona che non vedo da un po' di anni. Caro papà..... non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti visto che l'ultima volta non ho fatto in tempo". Parole che hanno commosso il pubblico, abituato a un Rovazzi divertente e che tiene la scena.

Lo show “troppo ignorante”

Lo show di Rovazzi all’Ariston gioca parecchio sull’autoironia. Il giovane sbucato dal nulla con “Andiamo a comandare” si autodefinisce "distruttore artistico" del Festival, poi debutta come ospite col suo tormentone dell’estate 2016. Dopo aver condotto Sanremo Giovani insieme a Pippo Baudo, Rovazzi assiste alle dimissioni ironiche del direttore d'orchestra che dice di avere toccato il punto più basso della sua carriera con “Andiamo a comandare”. "Troppo ignorante?", si chiede Rovazzi.

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