
Yves Saint Laurent, 10 anni senza lo stilista: i suoi look più famosi
Il genio della moda francese è morto l'1 giugno 2008 ma le sue creazioni rimangono iconiche. Simbolo dell'haute couture parigina, per decenni ha portato il mondo dell'arte in quello delle sfilate ispirandosi a Mondrian, Matisse e Picasso (a cura di Federica Villa)

Gli abiti ispirati alle opere d’arte, le trasparenze, lo smoking femminile e le stampe eccentriche. Lo stilista Yves Saint Laurent è morto a Parigi 10 anni fa, l'1 giugno 2008, ma i suoi look sono rimasti nella storia della moda. Innovative e fuori dagli schemi, ecco alcune delle sue creazioni più famose -
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Una delle grandi ispirazioni di Yves Saint Laurent viene dal mondo dell’arte. Le linee dei suoi abiti, così come le stampe, sono state un richiamo a grandi nomi come quelli di Mondrian, Matisse e Picasso. Intere collezioni sono state dedicate dallo stilista a questi artisti. Fra i capi più iconici svettano i vestiti che riprendono le tele di Piet Mondrian, a partire dal 1965 (foto) -
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Nella collezione autunno-inverno del 1981, lo stilista omaggiò anche gli artisti Henri Matisse e Fernand Léger. Le gonne ampie con forme floreali e geometriche diventarono subito un cult -
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I vestiti dello stilista furono un mix così potente tra arte e stile che gli fu anche dedicata una mostra al Met (Metropolitan Museum of Art), nel 1983. Pochi anni dopo, nell’88, furono le tele di Pablo Picasso le protagoniste di una nuova collezione (foto) -
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Altra fonte di ispirazione per Saint Laurent furono i classici capi maschili, primo su tutti lo smoking. Adattandolo alle forme del corpo delle donne, riuscì a renderlo un’icona dello stile femminile. Nella foto una creazione del 1967 e una del 1994 -
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Oltre allo smoking, lo stilista fu capace di convertire in un capo femminile e sofisticato anche la divisa militare. I suoi parka, gli impermeabili e le giacche che ricordano quelle di soldati o marinai sono così diventati un tratto distintivo di Saint Laurent. Nella foto, una look del 1969 e uno del 2002 (foto: Getty e Ansa) -
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A giocare un ruolo decisivo nella creazione delle collezioni, anche l’Africa che, nel 1967, venne omaggiata con la collezione “Bambara”. I protagonisti: miniabiti, conchiglie, perline e stampe tribali. Nella foto un’iconica sfilata del 2002 con al centro vestiti d’ispirazione africana -
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La passione per l’Africa e i tessuti fuori dal comune portarono Saint Laurent a usare sempre più stampe animalier abbinate a tessuti trasparenti e provocanti. Nella foto, una creazione del 1970 -
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Lo stilista fu anche l’apripista nel far sfilare modelle di colore sulle passerelle dell’haute couture parigina. Nella foto, la modella Katoucha Niane nel 2002 -
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Molte le muse che hanno reso i suoi capi iconici. Tra loro, Naomi Campbell: nella foto, la sua famosa sfilata in pelliccia verde (foto) -
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Protagonista delle passerelle di Ysl è stata anche la modella francese Laetitia Casta. Nella foto, a sinistra, la celebre sfilata “floreale” del 1999 in cui Casta indossò un vestito realizzato con delle rose. A destra, la passerella dell’anno successivo con un abito da matrimonio -
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Fra le top model che hanno indossato i capi delle collezioni Ysl, anche Carla Bruni, Claudia Schiffer e Kate Moss (in quest’ordine nella foto) -
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Nei look di Yves Saint Laurent non si incontrano solo arte e viaggi, ma anche forme visionarie. Come quella, entrata nella storia, dell’abito da sposa in maglia con cui lo stilista chiuse una sfilata nel 1965. Il vestito - a sorpresa - fu un richiamo alla Russia e alle matrioske -
La descrizione del vestito sul sito ufficiale del museo di Ysl
Un altro abito da sposa rimasto nella storia della moda è quello indossato da Claudia Schiffer nella sfilata del 1997. Insieme ad altri capi di Ysl questo è stato definito da Vogue uno degli abiti da sposa "più oltraggiosi di sempre" -
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