Atrofia muscolare, studiare il letargo degli orsi potrebbe aiutare a combatterla

Scienze
Orso (Getty Images)

A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto da un team di ricercatori coordinati dal Centro di medicina molecolare Max Delbrueck di Berlino, che ha cercato di comprendere come i grizzly riescano a preservare la massa muscolare nonostante l’inattività 

Studiare i meccanismi che regolano il letargo degli orsi potrebbe aiutare la ricerca a sviluppare nuovi trattamenti utili per prevenire e curare l’atrofia muscolare.
A suggerirlo sono i risultati di un nuovo studio condotto da un team di ricercatori coordinati dal Centro di medicina molecolare Max Delbrueck di Berlino, che ha cercato di comprendere come i muscoli degli orsi grizzly riescano a sopravvivere al letargo.

Il letargo degli orsi grizzly

Questi orsi, caratterizzati dalla presenza di una gobba particolarmente pronunciata e dal manto brizzolato, vanno in letargo nei mesi più freddi dell’anno. Durante questo periodo di inattività, che solitamente inizia tra i mesi di novembre e gennaio, per poi concludersi con l’arrivo della primavera, tra marzo e maggio, le funzioni fisiologiche degli animali si riducono drasticamente: la frequenza cardiaca e il metabolismo diminuiscono e la respirazione rallenta. Durante il letargo, inoltre, i grizzly diventano resistenti all’insulina, aumenta drasticamente la concentrazione di azoto nel sangue e i loro muscoli, nonostante l’inattività, non risentono in alcun modo della mancanza di movimento.

Lo studio nel dettaglio

Per compire lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Scientific Reports, gli esperti hanno studiato come gli orsi grizzly durante il letargo riescano a preservare la massa muscolare nonostante le difficoltà dell’ibernazione e dell’inattività, andando alla ricerca dei geni che proteggono i muscoli degli animali.
Per farlo, come spiegato sulle pagine della rivista, i ricercatori hanno “ottenuto delle biopsie muscolari del gastrocnemio (GA) da due cuccioli e due orsi grizzly più vecchi prima (ottobre) e durante il letargo (febbraio) e hanno isolato le proteine ​​totali per l'analisi mediante spettrometria di massa”.
Sequenziando il genoma dei muscoli degli orsi sono riusciti a rivelare la presenza di proteine in grado di influenzare fortemente il metabolismo degli aminoacidi degli animali durante il periodo di inattività: caratteristica che determina una maggior concentrazione di aminoacidi non essenziali nelle cellule muscolari dei grizzly.
In una successiva analisi, gli esperti hanno studiato i geni delle cellule muscolari degli orsi e li hanno confrontati con quelli di topi e uomini, tra i quali alcuni affetti da atrofia muscolare. Sono così riusciti a identificare un gruppo di geni che potrebbe spiegare come le cellule dei grizzly non subiscano gli effetti dell’atrofia muscolare: Pdk4 e Serpinf1, che influiscono il metabolismo del glucosio e degli aminoacidi e Rora che è coinvolto nello sviluppo dei ritmi circadiani.  

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