Gemelle con Dna modificato, scienziati: “Esperimento irresponsabile”
ScienzeDue articoli pubblicati sulla rivista Plos Biology definiscono l’esperimento di He Jiankui “irresponsabile e fuorilegge” e chiedono una normativa precisa, accompagnata da punizioni adeguate
Due articoli apparsi sulla rivista Plos Biology riaccendono la polemica, in realtà mai sopita, sull’esperimento di He Jiankui, che nel novembre del 2018 ha portato alla nascita delle due gemelle cinesi con il Dna modificato in modo tale da renderle immuni al virus dell’Hiv. Secondo i loro autori, infatti, l'esperimento messo in atto dallo scienziato cinese è stato “irresponsabile” e “fuorilegge”. Nelle scorse settimane, diversi esponenti della comunità scientifica erano già insorti, chiedendo l’interruzione di tutte le sperimentazioni con la tecnica Crispr, il taglia e incolla del Dna, negli embrioni umani e nei gameti, le cui mutazioni possono essere ereditate.
La scienza fuorilegge non può progettare esseri umani
Secondo i ricercatori cinesi Haoyi Wang, dell'Istituto di Zoologia, e Hui Yang, dell'Istituto di Neuroscienze, entrambi dell'Accademia Cinese delle Scienze, autori del primo articolo, l’esperimento "è stato ideato in modo sbagliato su più livelli” ed è stato condotto nella "totale violazione sia delle regole cinesi sia di quelle della comunità scientifica internazionale”. Nel secondo articolo, Arthur L. Caplan, esperto di etica medica della Scuola di Medicina dell'Università di New York, si interroga su come evitare che simili esperimenti si ripetano. Le moratorie, secondo lui, non sono sufficienti, ma servono invece una normativa precisa e punizioni adeguate, così da rassicurare il pubblico che la scienza fuorilegge non ha futuro nel progettare nuovi esseri umani.
Oms propone registro trasparente degli esperimenti
Dopo la notizia della nascita dei primi esseri umani con Dna modificato, l’Oms ha proposto la creazione urgente di un registro di tutti gli esperimenti in questo campo, al fine di comprenderli meglio e sviluppare un maggiore senso di responsabilità. Secondo gli esperti contattati dall’agenzia Onu per redigere la raccolta, al momento è da irresponsabili procedere con le applicazioni cliniche di modifica del genoma delle cellule germinali umane e con questo strumento si pongono l’obiettivo di definire gli “orientamenti essenziali per tutti coloro che usano questa nuova tecnologia, per garantire il massimo beneficio e il minimo rischio per la salute umana”. Per Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Oms, la modifica del Dna “costituisce un'incredibile promessa per la salute, ma pone anche alcuni rischi, sia dal punto di vista etico, sia medico”.