Cervello, scoperte le ‘autostrade’ delle cellule immunitarie

Scienze
Cervello (Getty Images)
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La ricerca, condotta da un team di ricercatori dell’Università di Harvard, ha permesso la scoperta della presenza di piccoli tunnel che attraversano il cervello, partendo dalla base del cranio fino a arrivare alla sommità 

Nel cervello esisterebbero delle scorciatoie la cui funzione è quella di velocizzare il percorso delle cellule immunitarie nella loro corsa verso gli organi di interesse. Permetterebbero, per esempio, di evitare alcuni dei danni che potrebbero derivare dagli ictus o da altre patologie neurologiche.
Questo è quanto è emerso da uno studio condotto da un team di ricercatori dell’Università di Harvard.

Piccoli tunnel che attraversano il cervello

La ricerca, pubblicata su Nature Neuroscienze, ha infatti permesso la scoperta della presenza di piccoli tunnel che attraversano il cervello, partendo dalla base del cranio fino ad arrivare alla sommità. Queste ‘autostrade’ sono funzionali al collegamento tra il midollo osseo e lo strato esterno dell’encefalo.
La scienza fino a ora non aveva mai preso in considerazione la possibile presenza di questi sistemi di connessione.
“Abbiamo sempre creduto erroneamente che le cellule immunitarie provenienti dalle braccia e dalle gambe viaggiassero attraverso il sangue fino a raggiungere i tessuti cerebrali danneggiati”, commenta Francesca Bosetti, dottoressa del National Institute of health (Nih), che ha partecipato all’esperimento.
I ricercatori, guidati da Matthias Nahrendorf, si sono focalizzati sullo studio di alcune particolari cellule immunitarie chiamate neutrofili. Questi ultimi sono delle unità biologiche fagocitarie e rappresentano circa il 60-70% dei globuli bianchi in circolazione. Sono presenti nel sangue periferico e vengono prodotti quotidianamente dal midollo osseo, data la loro breve esistenza della durata massima di 48 ore.

Monitoraggio dei neutrofili

Per compiere la ricerca, gli esperti hanno tracciato il percorso dei neutrofili dal midollo osseo del cranio o della tibia, fino al raggiungimento del tessuto cerebrale danneggiato. Questa operazione di monitoraggio ha coinvolto le unità biologiche precedentemente contrassegnate con etichette luminose.
Il test ha rivelato che durante un ictus la maggior parte delle cellule immunitarie che vengono inviate al tessuto interessato proviene dal midollo osseo del cranio. Nel corso di un infarto, invece, i neutrofili vengono spediti in egual misura, sia dalla tibia, che dal cranio.
Quest’ultimo produce un numero maggiore di cellule immunitarie, destinate al trattamento dell’area danneggiata, rispetto a quante create nelle altre ossa del corpo. I ricercatori sembrano essere intenzionati ad approfondire lo studio dei neutrofili e del tunnel, al fine di incrementare la conoscenza e il possibile trattamento di alcune patologie infiammatorie che coinvolgono il sistema nervoso centrale, quali l’ictus o l’ipertensione.

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