Il polo nord di Marte sembra gelato al fiordilatte variegato al cacao

Scienze

Nel 2006 la sonda Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea aveva immortalato uno scatto suggestivo del pianeta rosso, pubblicato solo nel 2020 in occasione della settima conferenza internazionale dedicata allo studio e all'esplorazione dei poli di Marte  

Ad uno sguardo superficiale sembrerebbe il contenuto di una vaschetta di gelato al gusto fiordilatte variegato al cioccolato. Invece si tratta dell’immagine del polo nord di Marte, così come è stata catturata dalla sonda Mars Express dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).

Il paesaggio suggestivo

Nella foto, ottenuta grazie alla potente camera ad alta risoluzione HRSC(High Resolution Stereo Camera) di Mars Express, si notano luminose placche di ghiaccio, profonde depressioni più scure e i segni di tempeste e forti venti, così come spiegano gli esperti dell’Esa. ll paesaggio in questa zona del pianeta rosso risulta infatti come un mix increspato di colori. Vasche di colore rosso scuro e ocra sembrano tagliare il bianco ghiacciato della calotta polare: si tratta di un più ampio sistema di depressioni che si snodano verso l'esterno dell’area. A sinistra della foto sono visibili alcune correnti di nuvole estese, allineate perpendicolarmente ad un paio di canali. Gli astronomi ritengono siano stati generati da piccole tempeste che sollevano polvere nell'atmosfera marziana, erodendo scarpate e pendii e modificando lentamente l'aspetto delle vasche nel corso del tempo.

Un panorama in continua mutazione

Si tratta di un panorama inedito e particolarmente suggestivo, in continua mutazione con il passare delle stagioni sul pianeta. Durante l'estate, infatti, il polo è coperto da spessi strati di ghiaccio composti in gran parte d'acqua. Durante l'inverno, invece, le temperature scendono particolarmente, arrivando anche oltre i 125 gradi sotto lo zero: questa condizione atmosferica consente all'anidride carbonica di precipitare accumulandosi sotto forma di ghiaccio, fino a creare un ulteriore strato, spesso circa due metri. La stagione invernale, tra l’altro, è contraddistinta anche dall'arrivo di nubi di anidride carbonica, che possono oscurare l'osservazione della sonda ma non è questo il caso di questo scatto, che mostra il polo nord di Marte come appariva nell'estate del 2006. Gli esperti dell'Esa, però, hanno deciso di pubblicarla solo nel 2020 anche in concomitanza con la settima conferenza internazionale dedicata allo studio e all'esplorazione dei poli di Marte (Icmpse), che si è svolta dal 13 al 17 gennaio in Argentina.  

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