Il primo identikit della nuova cometa esterna al Sistema solare

Scienze
Foto della cometa 2I/Borisov (Gemini observatory/Nsf/Aura)

Studiando le immagini raccolte dai telescopi Gemini Nord e William Herschel, gli esperti dell'Università Jagellonica di Cracovia, hanno delineato le caratteristiche del secondo ‘intruso’ dopo Oumuamua: è simile per aspetto a tutte le altre comete

Gli astronomi sono riusciti a realizzare il primo identikit del secondo intruso del Sistema solare dopo Oumuamua: la cometa interstellare 2I/Borisov.
Studiando le immagini raccolte dai telescopi Gemini Nord alle Hawai e William Herschel a La Palma, in Spagna, gli esperti dell'Università Jagellonica di Cracovia, coordinati da Piotr Guzik, sono riusciti a delineare le caratteristiche della cometa scoperta a fine agosto: ha una chioma vaporosa di colorazione rossiccia e una debole coda ed è uguale nella forma, nelle dimensioni e nel modo di brillare a tutte le altre comete, nonostante provenga dallo spazio profondo, al di fuori del Sistema solare.

Aspetto simile alle comuni comete

"Questa è la prima cometa conosciuta dalla scienza che è arrivata dall'esterno del sistema solare ed è completamente simile a quelle che vediamo all'interno del sistema solare", ha spiegato Michal Drahus, astronomo dell'Università Jagellonica di Cracovia, in Polonia.
“Abbiamo subito notato una chioma e una coda piuttosto comuni, che non avevamo visto intorno a 'Oumuamua’”.
L’identikit della nuova cometa interstellare, pubblicato sulla rivista specializzata Nature Astronomy, rientra nel programma informatico 'Interstellar Crusher’, sviluppato dai ricercatori dell'Università Jagellonica di Cracovia, che ha permesso l’identificazione del nuovo intruso dopo il suo primo avvistamento avvenuto il 30 agosto scorso per opera di Gennady Borisov, un astronomo amatoriale. Le prime immagini catturate dai telescopi della cometa, chiamata proprio Borisov in onore del suo scopritore, risalgono al 10 e al 13 settembre.

Rientra tra le comete interstellari mai viste prima

"Questo è davvero interessante perché significa che il nostro nuovo visitatore rientra tra le mitiche comete interstellari mai viste prima”, ha spiegato Michal Drahus.
2I/Borisov ha una morfologia dominata dalla polvere ed è caratterizzata da una chioma vaporosa dalla tonalità rossastra che ruota intorno a un nucleo solido dal diametro di circa 2 km. "In base a queste prime caratteristiche, l'oggetto sembra indistinguibile dalle comete native del Sistema solare", spiega Piotr Guzik, coordinatore dello studio. "La cometa sta ancora emergendo dal bagliore mattutino del sole e sta anche aumentando la propria luminosità: sarà osservabile ancora per qualche mese e questo ci fa pensare che il meglio debba ancora venire”.  

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