50 anni fa partì Apollo 10: sfiorò la superficie della Luna

Scienze
Luna (Ansa)

Il 18 maggio 1969 partì la prova generale che permise il successo del primo sbarco dell’uomo sulla Luna con Apollo 11 

Il 18 maggio 2019 si celebra l'anniversario di uno dei momenti che ha contribuito a scrivere la storia dei grandi successi dell'umanità.
50 anni fa, il 18 maggio 1969, partì la prova generale che permise il successo del primo sbarco dell’uomo sulla Luna con Apollo 11.
Apollo 10 fu lanciato dalla base di Cape Kennedy con a bordo tre astronauti statunitensi: Thomas Stafford, John Young ed Eugene Cernan. Il modulo lunare, soprannominato Snoopy, in omaggio alla mascotte del lancio, riuscì a sfiorare la superficie lunare, arrivando a 15,6 chilometri di distanza dal satellite della Terra.

La storia di Apollo 10

Mezzo secolo fa partì la quarta missione del programma Apollo della Nasa. 'Snoopy' fu il secondo rover a raggiungere l’orbita lunare, prima di lui solo Apollo 8. Il lancio del modulo lunare avvenne dalla base di Cape Kennedy, quella che ora è la base dell'Air Force di Cape Canaveral.
La missione aveva come obiettivo proprio quello di preparare il primo sbarco dell’uomo sulla Luna, testando i componenti e l’intero iter, senza però sbarcare sul satellite della Terra. John Young, il pilota del modulo di comando, soprannominato Charlie Brown, monitorò la riuscita della missione. Gli altri due esperti, Thomas Stafford e Eugene Cernan, condussero Apollo 10 fino a sfiorare la superficie lunare, proprio alla distanza in cui era previsto l’inizio della fase di atterraggio.

Le reazioni degli astronauti a bordo di Apollo 10

Gli astronauti rimasero colpiti dal panorama visibile da quella quota. Eugene Cernan, mentre comunicava con Young nel modulo di comando, esclamò, manifestando il proprio stupore: "Oh Charlie! Abbiamo appena visto la Terra sorgere ed è stato magnifico!". E ancora: "Sembra che ci stiamo avvicinando così tanto che tutto ciò che dobbiamo fare è solo mettere giù il gancio di arresto e siamo lì", gli fece eco Stafford. Cernan era altrettanto emozionato ed euforico, tanto da rivolgersi direttamente alla Luna con un’espressione piena d’affetto: "Siamo vicini, piccola!".

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