Elon Musk e Jeff Bezos finanziati dalla Nasa per la corsa alla Luna

Scienze
Immagine di archivio (Getty Images)

SpaceX e Blue Origin sono tra le 11 aziende selezionate dall’agenzia spaziale, che investirà un totale di 45 milioni di dollari per studi e prototipi di lander lunari 

Per accontentare le richieste degli Stati Uniti e ritornare sulla Luna entro il 2024 la Nasa avrà bisogno di tutto il supporto possibile da parte delle aziende private del settore aerospaziale. Ecco perché, come annunciato in una nota ufficiale, l’agenzia spaziale statunitense ha selezionato 11 compagnie “per condurre studi e realizzare prototipi di lander per il programma di esplorazione lunare Artemide”. Nella lista compaiono anche Elon Musk e Jeff Bezos, due ricchi imprenditori conosciuti per Tesla e Amazon ma che sono proprietari rispettivamente di SpaceX e della neonata Blue Origin, pronte quindi a collaborare con la Nasa per portare la prima donna, oltre al prossimo uomo, sulla Luna.

Nasa, partnership per realizzare Artemide

La Nasa ha da poco annunciato che Artemide sarà il nome della missione volta a riportare l’uomo e la prima astronauta donna sulla Luna, da completare entro il 2024 dopo le richieste di Mike Pence, vicepresidente degli Stati Uniti, e il budget extra accordato dall’amministrazione Trump. In un comunicato ufficiale, il direttore dei programmi di esplorazione lunare umana Marshall Smith ha spiegato che “per accelerare il ritorno sulla Luna, stiamo sfidando i nostri modi tradizionali di operare”, sottolineando che “le partnership pubbliche e private per studiare i sistemi per l’atterraggio dell’uomo sul satellite rappresentano uno step importante in questo processo”.

Space X e Blue Origin: ecco come aiuteranno la Nasa

In totale, i fondi concessi dalla Nasa alle compagnie selezionate ammontano a 45,5 milioni di dollari. Le 11 aziende che aiuteranno l’agenzia spaziale provengono da otto diversi stati degli Usa: in particolare, SpaceX e Blue Origin si occuperanno entrambe di realizzare studi riguardanti la discesa degli astronauti sulla superficie lunare, mentre toccherà soltanto alla compagnia di Jeff Bezos progettare un prototipo di un possibile veicolo in grado di portare i partecipanti alla missione all’interno dell’orbita bassa della Luna. Nel suo discorso tenuto a fine marzo, Mike Pence aveva incoraggiato la Nasa proprio a ridefinire le proprie partnership con i fornitori di veicoli spaziali, molti dei quali avrebbero fin qui chiesto troppo tempo per portare a termine i progetti. Forte di un nuovo piano e un budget aumentato, l’agenzia spaziale statunitense, in collaborazione con il settore privato, è pronta a viaggiar nuovamente verso la Luna, questa volta in tempi record. 

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