L’Agenzia Spaziale Italiana ha comunicato che, a causa delle attività di revisione, l’inizio della missione slitterà di alcuni giorni. Si tratta del secondo rinvio per il lancio, programmato inizialmente per il 15 marzo
L’Agenzia Spaziale Italiana (Asi) ha comunicato che il lancio del satellite Prisma (Precursore IperSpettrale della Missione Applicativa) è stato rinviato di alcuni giorni, "in attesa del completamento di tutte le procedure di controllo che coinvolgono il team in Guyana (ESA, Cnes, Arianespace e Avio)”. L’Asi ha fatto sapere che la decisione di posticipare l’inizio della missione concepita per raccogliere dati sull’ambiente, previsto nella notte fra il 14 e il 15 marzo, “nasce nell'interesse della sicurezza e dell'affidabilità del lancio; tutte le attività europee di review sono molto rigorose e in alcuni casi richiedono tempi più lunghi rispetto alle previsioni”.
La nuova data di lancio sarà definita nei prossimi giorni, una volta concluse tutte le attività di pianificazione attualmente in corso.
Secondo rinvio
Si tratta del secondo rinvio per il lancio del satellite, che partirà a bordo del razzo europeo Vega. Inizialmente, la missione avrebbe dovuto prendere il via alle 2.50 del 9 marzo, ma alcuni ritardi dovuti alla riprogrammazione di tutti i lanci in programma nella base spaziale europea situata a Kourou, nella Guyana francese, tra cui quello della Soyuz, hanno costretto l’Agenzia a ritardare i suoi piani una prima volta. Ora, a costringere l’Asi a posticipare nuovamente il lancio sono le attività di revisione, che stanno impiegando un tempo superiore a quello previsto per garantire la riuscita della missione. Nei prossimi giorni verrà comunicata la nuova data del lancio.
Lo scopo della missione
Prisma orbiterà a un’altezza di 620 chilometri e, viaggiando a una velocità di 27mila chilometri orari, osserverà continuamente la Terra tramite una sensore ottico iperspettrale capace non solo di catturare immagini del nostro pianeta, ma anche di eseguire un'analisi chimico-fisica di quanto osserva. Lo scopo della missione è quello di rilevare lo stato delle risorse naturali e gli effetti dei cambiamenti climatici e delle attività umane, monitorando le varie sostanze che si trovano a terra, nell'acqua e nell’aria. Infine, Prisma permetterà anche di studiare nel dettaglio le interazioni tra l’atmosfera, la biosfera e l’idrosfera.